Ternana in picchiata, salta Calori. C’è Gallo

Fatale la sconfitta contro la cenerentola Albinoleffe in questo sciagurato inizio d’anno. Si chiude per il 48enne: giovedì prima seduta a due giorni dalla Triestina

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Tutti in attesa alle 14.50

Ci risiamo: aria di nuova ‘rivoluzione’ per la Ternana dopo la sconfitta infrasettimanale contro la cenerentola Albinoleffe e la sconcertante prestazione di Bergamo. L’ennesima débâcle di questo 2019 iniziato nel peggiore dei modi, costa caro a mister Alessandro Calori ed al suo staff. Mercoledì pomeriggio al ‘Liberati’, saluti in serie e clima di smobilitazione, si ricambia. Fra i papabili per la panchina, che ad oggi ‘scotta’ come poche altre in categoria, c’è soprattutto Fabio Gallo (c’è anche chi invoca Sandro Pochesci e Dino Pagliari) già in predicato dopo l’esonero di Gigi De Canio: è lui il prescelto di via della Bardesca. Una trentina i tifosi presenti all’esterno del Taddei per seguire la situazione, mentre sul terreno di gioco si sono visti solo Bifulco, Iannarilli e Paghera. Tutti in palestra gli altri.

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Proseguono in queste ore i contatti con il 48enne di Bollate, protagonista in casacca rossoverde nell’annata 2001-2002 (la stessa di Fabris, Brevi, Miccoli e Schenardi, per citarne alcuni): fu ceduto al Como nella sessione invernale anche a causa di problemi con la piazza che, successivamente, si ripesero in occasione di un Ternana-Treviso 3-2 del febbraio 2005 (questa volta con la maglia avversaria). Trattativa a buon punto e destinata a trovare la definitiva ‘fumata bianca’ tra mercoledì sera e giovedì mattina: con lui dovrebbero avere anche i membri dello staff tecnico. Mercoledì infatti hanno salutato – l’ultimo è stato il magazziniere Paolo Farroni – il vice di Calori Giulio Giacomin, il preparatore atletico Fabio Munzone e quello dei portieri Franco Paleari. Niente presentazione immediata visto la squadra si trasferirà a Roma per un breve ritiro pre Triestina. Il viavai in casa Fere prosegue, il problema è che la squadra non dà segnali di cambiamento. Compleanno amaro per il presidente Stefano Ranucci, che oggi compie 56 anni. Come lo scorsa stagione, quando si era nel bel mezzo del caos tra il periodo Pochesci e l’avvento di De Canio. 

 

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