Ternana, scuola calcio: «Rispettate regole»

Presentazione al De Santis con ‘consigli’ di De Canio e Pagliari: «Non pensate a diventare grandi calciatori ora. Genitori, tolti piccoli e banali ‘conflitti d’interessi»

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Dirigenti e staff tecnici

In una fase dove l’attenzione è tutta per le sorti della prima squadra – il pool di avvocati e Stefano Ranucci sono già a Roma, ‘briefing’ generale prima dell’udienza di venerdì mattina al Salone d’onore del Foro Italico, idem per Siena e Pro Vercelli – c’è spazio anche per la scuola calcio della Ternana. Giovedì pomeriggio il palatennistavolo ‘De Santis’ ha ospitato la presentazione degli staff tecnici e degli apicali di settore: a Campitello anche il tecnico Luigi De Canio, il club manager Paolo Tagliavento e una rappresentanza di rossoverdi. Messaggi vari soprattutto in direzione genitori – scuse comprese per qualche disagio organizzativo – e un monito dal trainer lucano: «Non pensate adesso a diventare grandi giocatori. Giocate, divertitevi e rispettate le regole».

GLI STAFF AL COMPLETO DELLA SCUOLA CALCIO ROSSOVERDE (TERNANACALCIO.COM)

L’anno zero, l’educazione e il rispetto delle regole

Notevole la partecipazione – a tal punto che la Ternana non ha abbastanza gadget da offrire a tutti, arriverà il mea culpa del responsabile del settore tecnico giovanile Dino Pagliari – al De Santis. Il tempo di far accomodare i genitori, breve introduzione del ‘capo’ della comunicazione rossoverde Lorenzo Modestino e parola a Tagliavento: «Uno spettacolo vedervi tutti qua, una gioia. Spero che l’avrete durante tutto l’anno calcistico, deve essere un grande orgoglio per noi e voi: rappresentate una città intera». Poi ‘lezione‘ di De Canio: «Si tratta di un anno zero e siamo felici di cominciare con idee nuove, per migliorare ciò che è stato fatto. Ai piccoli dico che dovete giocarvi e divertirvi, non pensate adesso a diventare dei grandi giocatori. Rispettate regole e compagni perché da parte nostra c’è l’aiuto nel formare i ragazzi anche sotto l’aspetto educativo». Come detto erano cinque le ‘Fere’ presenti: Walter López, Dario Bergamelli, Daniele Gasparetto, Daniele Altobelli e un timido Giuseppe Vives, invocato a gran voce dal tecnico materano. «Hai una certa età, vieni in mezzo ai giovani». Tono scherzoso ovviamente. Assente il direttore sportivo – già era nota il suo forfait – Danilo Pagni. In linea di massima prosegue una sorta di ‘gelo’ (nemmeno mascherata) tra le parti.

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Pagliari, il latino e l’aggressione da mettere da parte

Silvio Paolucci e Dino Pagliari

Tocca poi al numero due – in testa c’è è Silvio Paolucci, presente alla pari del responsabile della scuola calcio Silvano Sini e del segretario del settore giovanile Franco Castellano – esporsi sulla stagione in arrivo: «Cerchiamo di costruire – le parole di Pagliari – un calcio collaborativo e competitivo perché vi ricordo che competere, dal latino, significa ‘andare insieme verso. Nel calcio e, in generale, nell’esistenza le cose si fanno meglio se fatte insieme: come ad esempio le foto con gli avversari. Ecco, bisogna farle all’inizio e anche alla fine delle partite, mi piacerebbe che fosse chiesto. Serve abbassare i toni e togliere tutto ciò che c’è di aggressivo nel mondo del calcio, deve essere vissuto nel modo più piacevole possibile. Vogliamo un filo conduttore dai primissimi calci fino, speriamo, alla Primavera (in caso di C sarà Berretti) sia dal punto di vista tecnico, tattico, atletico ed etico».

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I genitori e la sorveglianza: «Via conflitti d’interessi». I campi e le scuse

De Canio, Tagliavento, Bergamelli e Altobelli

Poi un passaggio curioso: «Chiederemo ai genitori delle norme, come le abbiamo noi e come i ragazzi. Li abbiamo ringraziati per l’apporto dell’anno scorso e ora ad altre persone di fare gli accompagnatori: tolti piccoli, banali conflitti d’interessi. Eliminata la sorveglianza paterna durante l’attività calcistica. Faremo degli errori, sì, ma è da lì che riusciremo forse a migliorare e crescere». Poi un paio di mea culpa: «Chiedo scusa per i gadget, ne avevamo 140 ma non pensavamo che l’afflusso fosse così massiccio. Risolveremo. E mi scuso anche per le difficoltà dei campi di calcio, non era facile incastrare tutte le squadre: ne abbiamo tre in più per un totale di 57 ragazzi rispetto all’anno scorso. Lo stesso vale per i kit». Insomma, bisogna attrezzarsi. In conclusione accenno agli impianti che ospiteranno i piccoli: «Angel Soccer dai 2009 ai 2013 più le bambine, sintetico Sant’Antonio per i 2007-2008, sintetico Arrone per gli under 16 e 15, Campomaggio per i giovanissimi 2006-2007, femminile under 17 e under 15». Più l’auspicio: «Da novembre ci hanno assicurato che potremo utilizzare la nuova palestra del Leonino».

Querelle stadio nell’era Longarini con il Comune di Terni, le motivazioni della Cassazione

Intanto – tema stadio, in questi giorni è in atto un nuovo restyling del manto erboso – la Cassazione ha pubblicato la motivazione della sentenza del 10 aprile 2018, con il quale – dando ragione alla società rossoverde – ha cassato la sentenza impugnata dall’allora club di via Aleardi, per poi rinviarla alla Corte di appello di Perugia con diversa composizione. Su cosa si litigava? Sull’ingiunzione di palazzo Spada in merito al pagamento dei canoni di concessione del ‘Liberati’. Il giudice d’appello (siamo al gennaio 2016) aveva rilevato «che la società non aveva contestato la sussistenza e l’ammontare del credito vantato dal Comune, ma ne aveva eccepito la compensazione col proprio controcredito derivante dai lavori di adeguamento dell’impianto». Storia lunga. La giurisdizione spetta al giudice ordinario e quindi la partita prosegue.

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