Ternana al Tar Lazio, ecco i protagonisti

Il collegio giudicante: Panzironi presidente, Dongiovanni relatore e Petrucciani consigliere. Focus sui due ricorsi della Pro Vercelli n merito alle decisioni del CGC

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Via Flaminia, il ‘tavolo’ della Sezione Prima Ter del Tar del Lazio è pronto. Dopo il clamoroso e inedito dietrofront sulle sospensive monocratiche – Gabriella De Michele ‘cancellata’ da Germana Panzironi – richieste da Ternana e Pro Vercelli e il respingimento del ricorso del Catania sullo stesso tema, mercoledì mattina camera di consiglio a Roma per l’udienza in merito alle decisioni 676 e 677 (11 settembre) del Collegio di garanzia del Coni: focus sull’inammissibilità e la conseguente improcedibilità dei ricorsi avanzati dalle società in lotta per il ripescaggio. Stabilito il trio di magistrati che si occuperà della questione.

IL PROGRAMMA DI MERCOLEDÌ MATTINA: MAGISTRATI E AVVOCATI COINVOLTI, IL DOCUMENTO

Si discute dei due ricorsi della Pro Vercelli

Flavia Tortorella e Cesare Di Cintio, difensori della Pro Vercelli

Si inizia alle 9.30. Al centro dell’attenzione ci saranno i ricorsi 10211 e 10243, entrambi depositati dalla Pro Vercelli: il primo tratta dell’«annullamento della decisione del Collegio di garanzia dello sport prot. 676 con la quale, riuniti i ricorsi 73, 74, 75 e 76, li ha dichiarati inammissibili ritenendo che avrebbero dovuto essere proposti innanzi agli organi di giustizia federale»; il secondo invece è sull’altro punto, «l’annullamento della decisione prot. 677 dell’11 settembre emessa dal Collegio di garanzia dello sport presso il Coni», quella riferita all’improcedibilità dei ricorsi.

L’ISTANZA ROSSOVERDE AL GOVERNO INSIEME AD ALTRI QUATTRO CLUB E L’INTERVENTO ‘AD ADIUVANDUM’ SUL RICORSO 10243 DELLA PRO VERCELLI. NE SEGUIRÀ  UN ALTRO

Non c’è il ricorso 10200 della Ternana, ma ci sono interventi ‘adesivi’

Giotti, Proietti e Spasiano al Coni il 7 settembre

La società rossoverde sarà protagonista grazie agli ‘interventi ad adiuvandum’ sui ricorsi dei piemontesi. Nell’ordine del giorno infatti non c’è la discussione in merito all’atto numero 10200, quello presentato dagli avvocati rossoverdi: «La domanda cautelare – le motivazioni espresse dalla Figc per richiedere la revoca del decreto cautelare della De Michele, poi accolta – è inammissibile, come illustrato nella memoria depositata in data 14 settembre, poiché la ricorrente ha chiesto esclusivamente la misura cautelare monocratica ex art. 56 c.p.a. e non anche quella collegiale ex art. 55 c.p.a., incorrendo in una causa di inammissibilità dell’istanza cautelare monocratica dal momento che la misura cautelare presidenziale è interinale al procedimento cautelare ex art. 55 citato e può essere concessa solo prima della trattazione collegiale, qualora ricorrano i presupposti della estrema gravità ed urgenza richiesti dalla norma; la domanda cautelare è, inoltre, inammissibile poiché generica ed indeterminata, dal momento che parte ricorrente non ha articolato né una domanda di sospensione del dispositivo impugnato, né ha specificato quali misure dovessero essere concesse». E quindi, aveva specificato la Panzironi, « attesa, nel caso di specie, la mancanza di un’istanza cautelare collegiale ai sensi dell’art. 55 del c.p.a., non si dà luogo al rinvio della causa all’udienza del 26 settembre».

LE DUE DECISIONI DEL COLLEGIO DI GARANZIA DELLO SPORT NEL MIRINO

I magistrati amministrativi coinvolti

Al centro Antonio De Rensis, legale del Siena

Saranno tre i membri del collegio in camera di consiglio. La ‘leader’ è la presidente della Prima Sezione Ter, la 55enne romana Germana Panzironi, già nota per aver ‘cancellato’ il decreto monocratico della De Michele (senza dimenticare il commento twitter dell’ex dg della Figc, Antonello Valentini, sul grado di parentela con il capo ufficio legale della Coni Servizi S.p.A.); il relatore sarà Daniele Dongiovanni, a chiudere il cerchio è il consigliere 43enne (anche lei di Roma) Francesca Petrucciani. La terza udienza di giornata sarà legata al ricorso del Palermo per l’iscrizione al campionato di serie A.

CLAMOROSO AL TAR DEL LAZIO: IL DECRETO DELLA PANZIRONI ‘CANCELLA’ QUELLO DELLA DE MICHELE. LA DOMANDA CAUTELARE ‘DIFETTOSA’ DELLA TERNANA

Gli avvocati, ecco Angeletti e Viglione oltre ai ‘soliti noti’. Niente Catania

I legali del Catania

Dal Salone d’onore del Coni al Tar del Lazio, sarà ancora valanga di avvocati. Per la Ternana Fabio Giotti, Massimo Proietti e Mario Rosario Spasiano, quindi si prosegue con Flavia Tortorella e Cesare Di Cintio (Pro Vercelli), Giulio Napolitano e Giorgio Vercillo (Figc), Avilio Presutti e Marco Laudani (Lnpb), Francesco Di Ciommo e Antonio De Rensis (Siena, quest’ultimo nel contempo diventato dg dei toscani), Roberto Cota, Alessandro Lolli e Fabrizio Duca (Novara e altre). La novità sul ricorso per la decisione 676 del Collegio (inammissibilità) è il legale del Coni, Alberto Angeletti. Per l’altro riguardante la decisione 677 figurano Giancarlo Viglione, in difesa della Lega Pro, Gabriele e Pierpaolo Cacciotti: affiancheranno la Tortorella nella difesa del Novara. Scorrendo la lista si nota – il tentativo etneo è stato respinto, ricorso numero 10417 depositato giovedì 20 per l’annullamento della decisione 676) – l’assenza dei legali del Catania: non ci saranno Edoardo Chiacchio, Giuseppe Gitto, Ida Linda Reitano e Federico Tedeschini.

LA TERNANA VINCE 3-1 IN PIEMONTE CONTRO LA PRO VERCELLI, MARILUNGO IN LUCE

Cesare Mastrocola e Vito Branca in attesa, Ranucci: «Vogliamo invalidare il campionato di B»

Ultima parte di lavori al Taddei

Il presidente del Coni Giovanni Malagò fa sapere che l’atto di mercoledì chiuderà la vicenda in via definitiva. In linea teorica no, perché il Tar del Lazio dovrà – in sostanza – dire se la palla deve ripassare al Collegio di garanzia dello sport del Coni per il ‘riesame’ (il presidente della I° sezione, per le eventuali due udienze programmate, potrebbe essere Vito Branca) dei ricorsi o, la peggior soluzione per le ricorrenti, ripartire dal I° grado della giustizia sportiva andando il 28 settembre al Tribunale federale nazionale (sezione disciplinare) del presidente Cesare Mastrocola. In tutto ciò la Ternana riprenderà ad allenarsi martedì al Liberati – l’antistadio Taddei ancora non è pronto, si sono allungati i tempi e al momento mancano circa venti metri da completare- dopo il buon 3-1 di Alice Castello contro la Pro Vercelli. Se tutto dovesse andare storto, non è escluso – Gabriele Gravina ha già ufficializzato che la 4° giornata si giocherà – che i rossoverdi possano debuttare il 30 sul campo della Vis Pesaro. Anzi. Infine da registrare l’intervento di Stefano Ranucci al portale graffisulpallone.com: «Abbiamo privato fin troppo gli appassionati di quello che è il calcio giocato. I tifosi sono la parte più sana di questo sport. Il 30 settembre dobbiamo giocare per forza, ce lo ha fatto sapere il presidente Gravina, quindi finirà questa situazione almeno sul piano sportivo. Ma non vorremmo essere sconfitti a causa dei tempi. Solo se ci sono motivazioni giuridiche. Inizieremo il campionato con riserva. Qualora, il 26 settembre, il Tar non dovesse farci tornare al Collegio di Garanzia, proseguiremo la nostra battaglia. Ci sono dei precedenti in cui sono stati tolti degli scudetti. Faremo di tutto per rendere non valido il campionato di Serie B: iniziare a giocare non significa abbandonare la presa. Non si sa se l’Entella debba rientrare scalando la classifica, intanto ha giocato. Ranking ripescaggio? A mio avviso, adesso la Ternana è in un’ottima posizione. Al di là del fatto che venga riammesso in Serie B o meno, ormai è noto a tutti che il Cesena è finito ultimo in classifica e significa che noi siamo penultimi, e con quel punteggio abbiamo scavalcato il Siena. In teoria, dovremmo – conclude – essere i primi ad essere ripescati».

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