Ternana rinvigorita, guai per Nicastro

Il 3-0 al Rimini dona un pizzico di tranquillità. C’è poco da godere: sabato ci sono i marchigiani di Destro. Problemi muscolari per la punta. Bandecchi vola basso

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Rigoberto Rivas mercoledì in campo

Un rotondo 3-0 per respirare e fermare un periodo troppo lungo senza vittorie con prestazioni insufficienti. «Siamo ancora convalescenti» ha ammesso Luigi De Canio al termine del tris al Rimini e non può essere altrimenti dopo i ko con Pordenone e Vicenza: la Ternana ancora una volta ha mostrato gli artigli – non c’è stato nemmeno tanto bisogno, romagnoli mediocri in ogni aspetto – contro una formazione in lotta per salvare la categoria. Ciò che manca è il risultato pieno al cospetto di squadre più organizzate e la sfida di sabato sera alla Fermana di Flavio Destro rappresenta un test più probante per verificare se le ‘Fere’ sono davvero in fase di ripresa. Mercoledì mattina ripresa al ‘Taddei’ con qualche guaio, Bandecchi vola basso: «Dimostrato nulla martedì sera. Chiedo ai tifosi di starci vicini»

IL 3-0 AL RIMINI: BRILLANO GIRAUDO E POBEGA NELLA GARA SENZA DEFENDI E LÓPEZ

Noie muscolari Nicastro

Salzano abbattuto da López

Aria più serena – si scherza anche su qualche difficoltà con le casacche, con citazione del ‘caso’ pettorina Balotelli durante il periodo al Manchester City – per tutti, all’apparenza. La prima seduta di preparazione al confronto con i marchigiani si è svolta a ranghi ridotti: esercitazioni di scarico per chi ha avuto più minutaggio, partitella 7 vs 7 su cinquanta metri per tutti gli altri. Tra loro da segnalare un Walter López – ben sostituito da Giraudo, tra i migliori in campo martedì sera – particolarmente attivo: chiedere ad Aniello Salzano e Fabrizio Fabris (entrambi ‘abbattuti’ nel corso della seduta, l’ex Bari colpito duro per un intervento fuori tempo) per conferme. Chi invece ha dovuto lasciare anzitempo la seduta è stato Nicastro, dolorante a livello muscolare tra l’inguine e il bicipite femorale della gamba destra a giudicare dai movimenti durante il check del dottor Mariano Crapa. Problemi fisici anche per uno zoppicante Hristov, fermo a bordo campo durante la seduta.

DE CANIO, LA DEDICA ALLA CURVA NORD E LA CONVALESCENZA

Si rivede Albadoro, corsa Rivas

Diego Albadoro in gruppo

Alla partitella – di recente non si era allenato con il gruppo – ha preso parte anche il 29enne attaccante campano (a proposito, non sarà ora di aggiornare la rosa e la foto sul sito ufficiale?), fuori lista da mesi e in attesa di trovare sistemazione in un club professionistico con l’apertura della finestra invernale del mercato. Novità – o meglio, altro tentativo di ripartenza – anche per Rigoberto Rivas: il talento honduregno ha corso per oltre venti minuti a ritmi blandi sul manto erboso del ‘Taddei’, nella speranza magari che possa tornare a disposizione per fine dicembre. Certo, il precedente di Vives non conforta.

Bandecchi, la tifoseria e l’antico De Canio

Stefano Bandecchi e Filippo Orlando

L’imprenditore livornese parla – lo aveva fatto già nel pre gara – anche dopo la vittoria sui romagnoli: «Tutti sono contenti quando si vince, e lo sono anche io. In primis va un ringraziamento alla tifoseria della Ternana che, dopo due pareggi e due sconfitte, era lì presente e numerosa, quindi a loro va un grande grazie. Con me sono stati molto tranquilli e rispettosi, forse dandomi ancora una possibilità, e quindi a loro va anche un grazie personale per questa ulteriore flessibilità che la tifoseria ha dimostrato nei miei confronti; per quel che riguarda quello che è successo martedì, per certi momenti ho visto un bel gioco perché cinico, un gioco mirato per conseguire un risultato che era quello che avevo chiesto ai ragazzi negli spogliatoi ricordando loro che questa squadra è nata per vincere questo campionato. Da parte mia ci ho messo molti investimenti e ai ragazzi ieri ho chiesto di ricordarsi questa cosa, di scendere in campo per vincere perché solo così si vince un campionato. La squadra ha dimostrato però carattere e alla fine è arrivato il 2-0: non si è fermata ed è andata avanti cercando il risultato. ecco, questa è la squadra che desidero e che io voglio, una squadra che mentre gioca pensa solo a vincere e non si vince finché – prosegue Bandecchi – il risultato non è più che congruo e più che comodo. Dobbiamo smettere di pensare di essere una squadra che vincerà sicuramente il campionato: Il nostro girone è difficile, pieno di squadre organizzate, ci sono 4-5 squadre che potrebbero giocare in serie B. I miei calciatori, che stimo molto, sono chiamati a sputare l’anima e lo devono fare per i nostri colori, per la nostra maglia, lo devono fare per me e la tifoseria. Il nostro allenatore, al quale io voglio bene, è una persona all’antica, ha una dignità difficilmente riscontrabile oggi in Italia: una persona che ha grandi doti e che ha un suo carattere, con i suoi pregi e i suoi difetti,ne ha pochi di difetti  e come tutti ovviamente: io ho sempre cercato di prendere da De Canio le cose migliori, che sono tante, e può dare tanto a me, alla squadra e alla Ternana».

«Dimostrato niente. E il campionato non finisce a maggio»

Si vola basso: «Martedì sera non abbiamo dimostrato niente. Non siamo la squadra che distruggerà il campionato, anzi la smettessero di dirci che siamo forti perché, lo ribadisco,  ci stanno togliendo la sete con il prosciutto. Sabato ci aspetta un appuntamento importantissimo: la Fermana è una squadra fortissima, attualmente ci precede, è una di quelle che potrebbe giocarsi il 1° posto e che va trattata con il massimo del rispetto perché è ben organizzata al livello societario, di staff e anche dal punto di vista dei giocatori. Tutto quel che dobbiamo fare è vincere: abbiamo bisogno di questi tre punti, non dobbiamo perdere contatto con la vetta della classifica, perché dobbiamo continuare a sperare che la partita che dobbiamo recuperare possa essere quella che forse ci può portare davanti a tutti, ma prima di recuperare quella partita voglio che la mia squadra sia prima. Per me il campionato non finisce a maggio, il campionato finisce ogni sabato e ogni domenica sera, ogni volta che le squadre giocano. Essere 2°-3°-4°-5° mi fa rabbia in modo incredibile: credo che la nostra sia una squadra da serie B, oggi sta facendo un campionato difficilissimo ma lo deve fare nelle prime posizioni e dovendo scegliere, per il carattere che ho, dovendo stare nelle prime posizioni meglio stare nella prima posizione e starci dall’inizio alla fine del campionato. Chiedo alla tifoseria di sopportare il momento: vi faccio presente che anche recuperare 5-6 partite è un incubo, la nostra squadra non riesce ad avere un allenamento serio, i ragazzi non riescono a riposarsi, dobbiamo stare vicino alla squadra perché è facile andare in confusione e dobbiamo stare attenti a criticare la Ternana, se gli vogliamo bene, perché giocatori e allenatore sentono molto le critiche che arrivano dalla tifoseria e quando si gioca il mercoledì e poi il sabato e poi a ancora il mercoledì e di nuovo il sabato non ci si riesce a godere la vittoria né a capire la sconfitta ma le critiche ti arrivano addosso e ti demoralizzano. Restiamo – conclude – vicino ai nostri ragazzi e vederete che alla fine porteremo a casa il risultato o almeno sputeremo tutto il sangue che abbiamo in campo per portare a casa quel risultato».

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