Ternana, De Canio sulla scia di Delneri

Le Fere imbattute dopo i primi otto turni, non accadeva dalla stagione 1997-1998: «Fatto nulla ancora, ma ora il problema è degli altri. Chissà dove potremo arrivare»

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L’undici titolare del derby con il Gubbio

«Se vinciamo pur non giocando benissimo e con ampi margini di miglioramento, chissà dove potremo arrivare». La sintesi è di Guido Marilungo e arriva dopo il netto 3-0 della Ternana a danno del Gubbio, ben  messo in campo per oltre un’ora di gioco prima di crollare sotto i colpi rossoverdi: un derby che mette ancor di più evidenza lo strapotere tecnico – nell’intero girone – delle ‘Fere’ nei confronti delle avversarie. La squadra vince, segna e soprattutto non incassa reti, in attesa che il pubblico rossoverde possa assistere a match più fluidi e ben disputati (male non farebbe, lo spera anche Luigi De Canio) sotto il profilo della manovra. Per ora tutto liscio, da domenica prossima inizia la serie di sfide alle formazioni che occupano i primi posti della graduatoria.

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Tre vittoria di fila, una rarità

L’esultanza finale

Cinque vittorie e tre pareggi, difficile imputare qualcosa – le delusioni con Renate e Vis Pesaro sono state ‘annullate’ dai recenti successi – a livello di risultati. Ciò che manca è la velocità d’azione e un gioco migliore, come ha puntualizzato lo stesso tecnico: i 18 punti in classifica sono per lo più frutto delle molte individualità a disposizione del gruppo rossoverde, dove finora spiccano in particolar modo Marilungo e López. L’uruguaiano, insieme all’ex Spezia e Iannarilli, è stato il più continuo in questo scorcio iniziale di campionato. Bene. Come detto tre successi consecutivi per la Ternana: non c’erano dal pazzesco finale di stagione 2016-2017 (Vicenza, Spal e Ascoli, salvezza conquistata in extremis con Liverani in panchina), quindi il ‘vuoto’ della pessima annata successiva. In precedenza il filotto ci fu tra dicembre e gennaio 2014 (con Attilio Tesser in panchina) e l’avvio del campionato 2012-2013 sotto la guida di Domenico Toscano.

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Le analogie

Walter López

Ottimi numeri difensivi (grazie in particolar modo al portiere ciociaro) e buon cinismo per questa Ternana. Ed imbattibilità mantenuta nelle prime otto giornate di campionato: anche in questo caso una rarità negli ultimi anni visto che l’ultimo precedente è datato addirittura 1997-1998. Sì, la stagione della promozione dalla serie C1 alla B con Luigi Delneri in panchina: le ‘Fere’ – in quel gruppo c’erano anche Fabrizio Fabris ed Ezio Brevi, più i vari Massimo Borgobello, Giacomo Modica, Cristian Stellini e Daniele Bellotto – venti anni fa conclusero senza sconfitte l’avvio di campionato contro Ascoli, Avellino, Giulianova, Cosenza, Nocerina, Acireale, Palermo e Gualdo, con tre affermazioni e cinque pareggi. Subendo appena due gol, una in meno rispetto allo score attuale. Come finì la stagione – seppur attraverso i playoff – è ben noto. Mantenuta l’imbattibilità alla pari di Juventus, Virtus Entella e Juve Stabia tra i ‘pro’.

IL RACCONTO FOTOGRAFICO DI ALBERTO MIRIMAO

Il giusto mantra: «Fatto nulla»

Defendi accoglie Vantaggiato dopo il gol

Da un lato è giusto mettere in evidenza il buon ruolino – la Ternana è la squadra più forte dell’intera serie C, sta facendo il suo dovere – rossoverde, dall’altro è innegabile che si deve migliorare la qualità di gioco. «Stiamo diventando squadra, se vinciamo – ha spiegato Marilungo – e abbiamo ampi margini di miglioramento chissà dove potremo arrivare». López invece ci tiene a far presente che ora «il problema ora è degli altri, nove punti in una settimana per noi. Non abbiamo fatto nulla però, solo in sudamerica le squadre vincono il campionato a dicembre con il torneo di clausura». Infine Vantaggiato, travolto dall’affetto dei compagni dopo la prima realizzazione in campionato: «Era importante sbloccarmi perché sto trovando poco spazio. Non giochiamo benissimo però otteniamo risultati, ci siamo calati bene nella mentalità della serie C: come gruppo è eccezionale – il paragone con la squadra promossa in B lo scorso anno – come quello di Livorno, a livello di squadra abbiamo qualche valore in più rispetto a quel Livorno». Lunedì pausa, la preparazione per l’Imolese inizierà martedì senza Karlo Butić, impegnato – con lui anche un altro ‘italiano’, il doriano Ivan Vujčić – con la Croazia ‘under’ 20 di Robert Jarni in due test amichevoli contro la Bielorussia a Zagabria mercoledì e venerdì.

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