Ternana, 7 gare vinte su 16: regna l’ansia

Il 3-3 con la Giana Erminio ha fatto scattare il pugno duro della società, Pordenone lontano. Ripresa a Campitello, Diakité in solitaria al Liberati. Lega Pro, proposte per la B

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De Canio e Marilungo

Sette gare vinte su sedici, il 43% sul totale, e una distanza ‘virtuale’ – considerando l’eventuale esito positivo del recupero con la Sambenedettese – dal Pordenone di cinque punti con stesso numero di match disputati. Tutto ciò a dicembre, ad un passo dal termine del girone d’andata e con il titolo di campione d’inverno ormai saldamente nelle mani dei ramarri di Attilio Tesser: alzi la mano chi, magari anche i più pessimisti, potevano aspettarsi questa situazione in casa Ternana al di là dei noti problemi legati al mancato ripescaggio. Una percentuale molto bassa, forse: tra loro di certo né Luigi De Canio né tantomeno Stefano Ranucci, costretto domenica in via pubblica ad alzare la voce e spedire la squadra in ritiro (cittadino). Intanto la squadra ha ripreso ad allenarsi a Campitello – sintetico – a causa delle condizioni dell’antistadio e del Liberati, altro problema cui porre rimedio.

STEFANO RANUCCI ALZA LA VOCE: «INGUARDABILI E MOLLI, FORSE NON SIAMO STATI CHIARI SU COSA VOGLIAMO» – VIDEO

Regna l’ansia rincorsa

Ternana-Giana

La Ternana ha già fallito – a certificarlo lo stesso presidente rossoverde – il primo obiettivo stagionale, ovvero «essere la lepre e non l’inseguitrice». Missione ardua considerando il gap iniziale (di fatto, per essere davanti, le Fere avrebbero dovuto piazzare una media punti di 2.5), ma è chiaro che una distanza così ampia dalla capolista e una generale instabilità di squadra dopo la serie senza sconfitte non era attesa. Nell’ultimo periodo anche la difesa ha iniziato a commettere errori individuali e di reparto clamorosi, compromettendo tutto il lavoro – non certo brillante per gioco ed efficacia, ma quantomeno domenica con la Giana Erminio tre marcature ci sono state – offensivo. Conseguenze? Dirigenza su di giri, De Canio in affanno nel gestire una situazione non proprio esaltante e necessità di fare un girone di ritorno di ben altro spessore.

VALANGA DI FISCHI AL LIBERATI, CURVE DIVISE

L’involuzione

Bifulco, prima doppietta ‘pro’ domenica

Sia chiaro, nessuno ha chiesto la Ternana di avere 48 punti dopo 16 giornate. Ma un ruolino di marcia con meno del 50% di successi è francamente poco accettabile – al netto delle dichiarazioni delle avversarie che, giustamente, indicano la Ternana come favorita – per un team esperto e con diversi assi per la categoria come questa squadra. Il problema è ancor più profondo: i rossoverdi, tenuti in piedi da Iannarilli nella striscia positiva iniziale, non solo non sono migliorati nello sviluppo del girone d’andata ma, ancor peggio, si sono involuti. Parlare di arbitraggi, infortuni, gare ravvicinate e guai – manti erbosi – per le sedute a lungo non è la soluzione.

MODIBO DIAKITÉ E IL SOLITARIO ALLENAMENTO AL LIBERATI – VIDEO

Diakité da solo al Liberati, il gruppo a Campitello

Diakité lunedì pomeriggio

Lunedì alla ripresa c’è stata una situazione anomala – la nota della Ternana parla di «
lavoro defaticante i giocatori impegnati domenica contro la Giana Erminio», difficile che sia un classico ‘differenziato’ per la squalifica a Ravenna – tra Campitello e Liberati. Da un lato il lavoro di scarico del gruppo, dall’altro – di pomeriggio – Diakité in solitaria a fare corsetta a bordo campo seguito a distanza da Daniele Marchetti e Fabrizio Fabris. Allenamento ‘plus’ per l’indisponibilità in terra romagnola? Contrasti interni da limare? Difficile ipotizzarlo. Nulla di certo, ma la scena allo stadio è abbastanza indicativa. Per ora bocche cucite. Le Fere scenderanno in campo sul sintetico anche martedì in attesa di tempi migliori per il Taddei.

Lega Pro, doppia proposta per format B in vista di martedì

Francesco Ghirelli al Liberati

Martedì – salvo sorprese – il presidente della Figc Gabriele Gravina ufficializzerà il format di serie B e Lega Pro 2019-2020. In giornata, in tal senso, si è svolto il consiglio direttivo della terza serie italiana con mandato al presidente Francesco Ghirelli di lanciare due ipotesi: format a 20 squadre con cinque promozioni, due delle quali tramite playoff con finale andata e ritorno; format  a 22 squadre con quattro promozioni e vincitrice dei playoff, più modulazione dei criteri di ripescaggio per «porre rimedio alla violazione dei diritti che sono stati stramati all’inizio di questo campionato». Bagarre in arrivo.

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