Ripescaggio, Ternana: ostacolo Novara

Doccia gelata: i piemontesi rientrano in corsa e sono primi in lista. Sogna anche il Catania. Bandecchi «Potrei vendere a 5 milioni se riottengo la B». Fari puntati sull’Avellino

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Stefano Bandecchi lo scorso 5 maggio (foto Mirimao)

Profumo di ripescaggio dopo i ‘forfait’ di Bari e Cesena. In città non si parla di altro, sponda calcistica: la Ternana, vista la vacanza di organico – il 20 luglio tocca alla Figc cristallizzare la situazione – per il torneo 2018-2019, è in corsa per evitare la discesa in serie C. Sarebbe un discreto ‘regalo’ per via della Bardesca, specie considerando il nefasto cammino che ha condotto all’ultimo posto. In tutto ciò rispunta Stefano Bandecchi che, come da prassi, spiazza – soprattutto per tempistiche – con un nuovo annuncio: «Ottenuto il ritorno in B potrei decidere di vendere». Prezzo già lanciato: 5 milioni di euro. Non la prima ‘boutade’ dell’imprenditore livornese che, superfluo specificarlo, ha un obiettivo. Se ne poteva fare a meno in linea di massima. Ma intanto arriva la doccia gelata: tra le pretendenti rientrano in gioco anche il Novara e il Catania, che erano davanti a tutti facendo la somma dei criteri di ripescaggio. Accolto il ricorso presentato al Tribunale nazionale federale. A questo punto fari sulla situazione dell’Avellino.

LA DECISIONE DEL TFN CHE CAMBIA LA STORIA A POCHI GIORNI DAL CONSIGLIO FEDERALE: NOVARA E CATANIA TORNANO IN GIOCO

Lo striscione per Bandecchi fuori lo stadio il 18 maggio

La chance ripescaggio e il vanto Si parte dalla stretta attualità, che vede la Ternana in lizza – in pole in compagnia del Siena, salvo ‘giochini’ della Figc post richiesta della Lnpb – per il ripescaggio nel torneo cadetto: «Ho promesso ai tifosi che avrei riportato la squadra in serie B e grazie alla nostra contabilità precisa, perché ricordo che siamo l’unica squadra in Italia ad aver già pagato gli stipendi di giugno, contributi compresi, posso provare a mantenere la promessa cercando di usufruire del ripescaggio. Non abbiamo un solo euro di debito, a differenza delle altre società: quelle fallite hanno accumulato oltre 7 milioni di debito l’anno, e ce ne sono altre che sono in situazione simile». L’imprenditore livornese pubblicizza la società, quasi a voler invogliare a farsi avanti. In una fase dove è del tutto inutile fare comunicazioni del genere, ma tant’è. Capitolo mercato: atteso a Cascia a stretto giro Rigoberto Rivas, il primo honduregno dela storia rossoverde. Altro ‘under’ dopo Riccardo Cagno, per ora il vice Iannarilli.

TERNANA E RIPESCAGGIO: CESENA E BARI SONO OUT, L’AVELLINO RISCHIA. ORA MANCA LA FIGC

La squadra al lavoro a Cascia (foto ternanacalcio.com)

L’esborso necessario e l’ipotesi di vendita Ma ora arriva la parte interessante. Quella in cui – nei suoi modi, particolari – fa cenno a una possibile, immediata vendita della società con tanto di prezzo: « Se riusciremo a tornare con la squadra in serie B, manterrò ovviamente anche l’impegno di cambiare il nome e metterò sul piatto altri 700 mila euro – vista l’opportunità, ci mancherebbe che non fosse fatto, ndr – necessari per sfruttare questa opportunità. Detto questo, ottenuto il ritorno in B, potrei anche decidere di vendere la squadra a 5 milioni di euro e lasciare ai tifosi ternani un imprenditore che abbia la possibilità di fare meglio di quanto non abbia fatto io. Su questo sto riflettendo, come credo sia giusto una volta mantenuto l’impegno preso con la città e i tifosi dopo la retrocessione. D’altronde ricordo che in tanti mi hanno chiesto di farmi da parte, potrei quindi uscire di scena tenendomi 5 milioni in tasca (espressione non utilizzata a caso, dà forza al tipo di comunicato), piuttosto che rimanere a dispetto di chi non mi vuole spendendo tanti milioni l’anno». Nuova stagione e ‘vecchio’ Bandecchi. Vendere con ritiro in atto e mercato già iniziato? Più che inveromisile. Lo scopo appare un altro.

I CRITERI PER IL RIPESCAGGIO E LE MOTIVAZIONI PER LE ESCLUSIONI: SOGNANO NOVARA E CATANIA

La T verrà ‘formata’ mercoledì

Caos serie B, chiesto il -15 per Chievo e Cesena Un estate decisamente complicata da gestire per i piani alti della Figc. In giornata la procura federale ha chiesto per i due club, coinvolti nel giro di plusvalenze fittizie spalmate su più anni, 15 punti di penalizzazione (5 per ciascuna stagione, dal 2015): se accolta, per i clivensi si aprirebbero le porte della serie B da retrocessa. I romagnoli conoscono già il loro destino, la ripartenza dalla serie D. Ma con lo slittamento all’ultimo posto della scorsa serie B sarebbe la Virtus Entella a beneficiare della riammissione. Altro problema. Senza dimenticare il Pama, nei guai per il presunto tentativo di combine pre trasferta di Spezia: chiesti 2 punti di penalizzazione sullo scorso campionato – niente serie A, in tal caso – e quattro anni di squalifica per Emanuele Calaiò (la punta mandò tre messaggi whatsapp di natura scherzosa a Terzi e De Col). Da non dimenticare che giovedì saranno noti gli esiti dei ricorsi – Foggia, Virtus Entella e procura federale – alla corte d’appello federale: particolare attenzione sulla richiesta di proscioglimento della società pugliese. In caso di esito negativo, retrocessione all’ultimo posto dei ‘satanelli’ e chance di guadagnare decimali nella graduatoria di ripescaggio. Tutte ipotesi.

I DUE PUNTI DI PENALIZZAZIONE DEL NOVARA SCONTATI NELLA STAGIONE 2015-2016

Parla il ds del Siena Il tema ripescaggio tiene banco anche in casa bianconera. A parlarne, in un’intervista concessa a Tmw, è Giovanni Dolci: «Una giornata – ha spiegato in merito agli sviluppi nel corso di lunedì – come le altre, noi ci siamo allenati normalmente, anche se chiaramente abbiamo saputo delle sorti di Bari e Cesena. Come aveva già dichiarato il vice presidente Trani, siamo pronti da tempo per il ripescaggio, ma adesso ci saranno tutte le formalità di rito che si concluderanno con la risposta del consiglio federale. Sperando che questa sia positiva. Quanto pesa l’attesa? Niente, alla fine è una partita che si gioca solo a livello burocratico, sulle scrivanie. Al momento per noi è serie C, se dovesse poi essere B ne saremmo ben felici, ma anche in caso di mancato ripescaggio ripartiremo con lo stesso entusiasmo».

Ternana-Novara del 12 novembre 2017

Il Novara rientra in gioco, Catania sogna I piemontesi rientrano in gioco a tre giorni dal consiglio federale. Come? Con l’accoglimento del ricorso presentato in merito alla delibera dello scorso 30 maggio – legato ai criteri di esclusione, giudicati non legittimi dalla società di De Salvo per l’applicazione della retroattività non prevista dagli ordinamenti giuridici e sportivi – di Roberto Fabbricini: «Le società che hanno scontato nelle s.s. 15-16, 16-17 e 17-18 sanzioni per il mancato pagamento, nei termini prescritti, degli emolumenti dovuti ai tesserati, lavoratori dipendenti e collaboratori addetti al settore sportivo o delle ritenute Irpef, o dei contributi Inps o del fondo fine carriera relative ai suddetti emolumenti, saranno computate ai soli fini della redazione della classifica finale, ma saranno in ogni caso escluse dalla possibilità di colmare vacanze di organico». Ecco, gli azzurri avevano subito una penalizzazioni due punti nell’annata 2015-2016 per irregolarità amministrative. Il Novara aveva subito penalizzazioni ed era escluso dalla contesa. Fino a martedì sera. Le motivazioni saranno pubblicate in un secondo momento. E occhio anche al Catania – sì, illeciti sportivi, ma non scontate nelle stagioni 2016-2017 e 2017-2018 – questo punto. Cambiare le carte in tavola a metà luglio, succede anche questo nel magnifico mondo del calcio italiano. Bel caso tra riammissioni e ripescaggi.

Parla Lo Monaco: «Sì, siamo dentro» Esultano anche in Sicilia, sponda Catania. Il via libera al Novara dà chance concrete anche agli etnei e l’amministratore delegato Lo Monaco si scatena: «Dopo il ricorso vinto dal Novara, il Catania – le parole rilasciate a itasportpress.it – rientra a pieno titolo per il ripescaggio in B. Ci sono due posti certi per la B dopo il fallimento di Bari e Cesena e in un’ipotetica classifica ripescaggi sembrerebbe che il Catania sia primo. Comunque se non è primo è secondo dietro il Novara. La Pro Vercelli mi ha chiamato dicendomi che alla luce di questo ricorso vinto dal Novara, al primo posto c’è il Catania. Non sto più nella pelle ma speriamo di festeggiare la B in piena estate».

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