Ternana tra mea culpa, record e dietrofront

Il largo ko di Bari ha fatto scattare l’allarme in Pochesci: «Devo lavorare sulle loro sicurezze e non sulle mie». Ora ‘mese Liberati’ da sfruttare, Ranucci ‘richiama’ all’ordine

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di S.F.

Diego Albadoro, penalty fallito a Bari

Sì, calcio tutto attacco e arrembante, ma Sandro Pochesci non è – era – abituato a prendere con costanza tre gol a partita. E il tecnico romano, a giudicare dall’atteggiamento e dalle parole postpartita di Bari-Ternana, sembra aver accusato il colpo, perché di certo vuole evitare che ciò diventi una consuetudine: «Forse sto andando troppo – il mea culpa – avanti nei loro confronti, mettendogli troppo pressione. Devo lavorare su certi concetti, sulle loro sicurezze e non le mie. Stanno interpretando un gioco diverso, lo riprenderemo più in là». Il classico ‘qualcosa non va’ evidentemente è scattato nella mente del trainer delle ‘Fere’ per quel che concerne lo schieramento da trasferta e, visto l’andazzo, per i rossoverdi è in arrivo un mese con calendario in discesa: dal 30 settembre al 30 ottobre ben quattro gare casalinghe su sei. Pochesci ci conta: «È al Liberati che dobbiamo costruire il nostro percorso». Protezione del gruppo, responsabilità accettate e testa al Venezia, con ‘richiamo’ del presidente Stefano Ranucci.

IL TRACOLLO DI BARI TRA ERRORI DEI SINGOLI, PENALTY FALLITO E MEA CULPA

La difesa con Valjent, Gasparetto e Signorini

Il record negativo L’allenatore delle ‘Fere’ ha riproposto quel 3-3-3-1 (o 3-3-1-3, a seconda delle transizioni) già schierato a Chiavari. Le costanti – in Liguria quantomeno c’era stata notevole produzione offensiva  – in maggior misura sono negative: banali errori individuali (spiccano Gasparetto e Valjent) e una certa sensazione di instabilità nella copertura degli spazi. Pochesci in estate aveva indicato la sua difesa ‘tipo’ con i due più Signorini dopo l’addio di Meccariello, ma ora le certezze del tecnico sembrano scricchiolare in seguito all’ennesima débâcle difensiva: mai la Ternana in serie B aveva incassato tre o un numero maggiore di marcature in altrettante gare consecutive – l’ultimo precedente tra settembre e ottobre 2004 tra coppa Italia e campionato contro Bologna, Modena e Treviso, Vavassori e Tobia alla guida – fuori dalle mura amiche. Vuoi per uno spirito offensivo a tratti estremo, per le gravi sbavature dei singoli o per dei concetti di squadra ancora da assorbire, quest’anno è successo dopo appena un mese. Ed ecco la riflessione di Pochesci sul da farsi: perseguire comunque la strada già intrapresa o appoggiarsi – un disegno tattico che ha portato in dote buone trame offensive, velocità, efficacia e punti, con tanto di meritati applausi per lui e i giocatori – con continuità alla difesa a quattro? Le indicazioni portano alla seconda ipotesi. D’altronde l’allievo di Claudio Di Pucchio ripete spesso che sta conoscendo la serie B e dunque, durante il processo di know-how, possono esserci anche dei cambi di direzione.

CINISMO, EQUILIBRIO E OTTIMA GESTIONE CON IL CESENA

Filippo Tiscione, 15 tiri finora: manca la segnatura

9 gol in 3 trasferte di fila hanno attivato l’allarme in seno allo staff rossoverde. Anche perché o si segna altrettanto o il numero delle sconfitte è destinato ad aumentare: la Ternana per ora non è in grado di andare di pari passo con il settore offensivo a causa di una certa imprecisione – al di là del penalty fallito di Albadoro – nei venti metri finali in zona avversaria. Perché a ben vedere, nonostante la mentalità offensiva del tecnico e la propensione nel voler attaccare con molti giocatori, le ‘Fere’ sono riuscite a segnare più di una rete solo a Salerno nei sei incontri ufficiali (Trapani compreso) disputati: un problema che si lega a quello della retroguardia e dunque c’è necessità di trovare un nuovo ‘punto d’incontro’ tra le due fasi di gioco. Così com’era avvenuto – perfetta la gestione – al cospetto del Cesena. Sabato al ‘Liberati’ arriva il Venezia di Filippo Inzaghi e sarà già un bel banco di prova per i rossoverdi, opposti all’unica formazione del torneo in grado di non subire gol su azione in oltre 570 minuti di gioco. Lunedì pomeriggio via alla preparazione con la seduta al ‘Taddei’.

LA DIFESA A TRE E LA TRASFERTA DI CHIAVARI, RIMPIANTI OFFENSIVI E DIFESA KO

Sandro Pochesci, trend esterno da invertire

La ‘disabitudine’ Un passo indietro – ad annunciarlo lo stesso Pochesci, almeno per ora – per venire incontro ai giocatori e dargli magari un attimo di ‘respiro’ rispetto ai suoi dettami offensivi. «Sono stato sconfitto, battuto e dominato, non mi piace perdere così», ha ammesso inoltre il trainer 54enne post-gara, non abituato a vedere il proprio portiere superato per tre volte in match ravvicinati: nella scorsa stagione (coppa Italia compresa), all’Unicusano Fondi, gli era successo appena una volta ad aprile contro la Virtus Francavilla. Allargando all’intera esperienza in terra laziale, si aggiungono – gare in trasferta – le sfide con Aprilia (novembre 2014), Lupa Castelli (dicembre 2014), Viterbese (maggio 2015) e Serpentara Bellegra (gennaio 2016). Insomma, tutt’altro che abituato a score del genere. ‘Rivalutazione’ in corso e possibile assestamento per affrontare un mese che prevede gli scontri casalinghi con Venezia, Brescia, Spezia e Ascoli, più le sfide di Cremona e Frosinone. Per il tecnico rossoverde intanto è in arrivo un nuovo viaggio a Coverciano: mercoledì mattina – salvo improbabili defezioni, si tratta di un appuntamento previsto dal sistema delle licenze nazionali – alle 11 ci sarà l’incontro di inizio anno tra arbitri, dirigenti, capitani e allenatori di serie B con la presenza del presidente Figc Carlo Tavecchio, del presidente Aia Marcello Nicchi, del commissario straordinario della Lnpb Mauro Balata e dei rappresentanti Aic-Aiac. Al termine spazio all’assemblea ordinaria di Lega per discutere degli orari della 18°, 20° e 21° giornata, della mutualità di sistema, dei nuovi format di sponsorizzazione e dei diritti audiovisivi 2018/2021. Lavoro per Ranucci.

Stefano Ranucci e Stefano Bandecchi

TERNANA MARTEDÌ POMERIGGIO IN PIAZZA DELLA REPUBBLICA, ECCO ‘UN CALCIO AL FUMO’

«Minor spregiudicatezza. Ora si guarda classifica» Il dirigente romano – sulle pagine de Il Corriere dello Sport – fa capire che forse è il caso di cambiare qualcosa: «Si riparte con maggiore concentrazione e con maggiore consapevolezza. Sicuramente il tecnico ri…fletterà su questa sconfitta e sul cinismo del campionato di serie B. Bisogna lavorare molto, fare attenzione e forse anche avere una minore spregiudicatezza. Il gruppo dovrà essere ancora più concentrato perché abbiamo visto che con certi avversari non esistono prove d’appello. Se sbagli vieni punito: indubbiamente si è chiesto troppo ad alcuni uomini e si è arrivati in campo con troppa spregiudicatezza. Io salverei tutto, perché per molti di noi è la prima volta in questa categoria: il gruppo c’è ed è quello che conta, soprattutto dopo una sconfitta. A fine partita sono entrato negli spogliatoi dicendo che non bisogna fare drammi, anche se è innegabile che ora bisogna cominciare a guardare anche la classifica».

Giovanili, buon weekend Cinque punti per le squadre nazionali delle ‘Ferette’. L’unica sconfitta è della ‘Primavera’ sul campo del Palermo, quindi il pareggio di lusso con la Roma per l’Under’ 17 (in gol Mercuri), la vittoria sul Foggia degli ‘Under’ 16 (2-1, reti di Onesti e Brevi) e il pareggio al cospetto dei pugliesi per l’Under’ 15 (marcatura Borriello).

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