Ternana, Unicusano: «Italianità e playoff»

Stefano Ranucci si presenta alla città: «Sarò il presidente della società. Si punta subito in alto, Pochesci ed Evangelisti con noi. Saremo proprietari al 100%»

Condividi questo articolo su

di S.F.

Ranucci e Proietti

Dagli appuntamenti a Roma per definire l’acquisizione delle quote di Edoardo Longarini alla periferia ternana per fare luce sulle idee per il progetto Ternana. Si è alzato il sipario sul nuovo corso di via Aleardi: il gruppo dell’università telematica privata si è presentato alla città per voce del manager Stefano Ranucci – Stefano Bandecchi ha già ribadito di voler puntare alla serie A in tempi stretti – in vista della stagione in arrivo. Con lui l’avvocato Massimo Proietti, in rappresentanza della famiglia romana che ha ceduto il 42.74% delle azioni all’imprenditore livornese. ‘Ufficialità’ per Pochesci ed Evangelisti, squadra di soli italiani, il calcio come veicolo di ‘propaganda’ dell’università, obiettivo playoff, presenza costante allo stadio, volontà di ‘battagliare’ per bene con Perugia – lato sportivo e non -, decisione ribadita nel voler affiancare il nome Unicusano alla Ternana, Noif permettendo, e appello alla tifoseria per far sì che il ‘Liberati’ si riempi. Una cinquantina i tifosi che hanno assistito alla ‘prima’ del futuro presidente rossoverde, con apertura di Ranucci sulla possibilità di rateizzazione per la quota abbonamento: «Sono già affezionato alle ‘Fere’».

MERCOLEDì 21 GIUGNO IL GIORNO DEGLI ANNUNCI

Stefano Ranucci

Obiettivo playoff Le prime parole sono di grande fiducia: «Puntiamo ai playoff immediati – ha detto Ranucci, che ha anche annunciato che ricoprirà il ruolo di presidente appena gli sarà possibile, ci sono dei tecnicismi da risolvere – e faremo il ritiro a Norcia. Mi sembra giusto portare con noi alcuni giocatori che avevamo a Fondi, hanno fatto un buon percorso». E conferma che «Sandro Pochesci sarà allenatore ed Luca Evangelisti il direttore sportivo». Poi parla delle questioni economiche: «Per la fideiussione è tutto ok, ho aspettato in banca per diverse ore con mio figlio. Ho visto la ‘carta’ e sono andato via». Ad aprire la conferenza – al tavolo anche il responsabile della comunicazione Unicusano Gianluca Fabi e l’addetto stampa della Ternana Lorenzo Modestino – un breve intervento dell’avvocato Proietti: «Nasce una nuova realtà. Quella che la famiglia Longarini cercava: Unicusano ha dimostrato di avere solidità e le giuste garanzie. Loro hanno tanto voglia di fare».

PARLA RANUCCI: «APPENA POSSIBILE SARÒ IL NUOVO PRESIDENTE»

La questione politica Tra una parola e l’altra Proietti però decide di ribadire un concetto sulla scia delle polemiche di stampo politicocon tanto di replica del sindaco Di Girolamo – delle ultime 24 ore: «Questa trattativa ha avuto solo due colori, il rosso e il verde. Stop. Dispiace per ciò che ho letto». E all’interno di Forza Italia potrebbe esserci qualche problema, quantomeno a giudicare dal post lanciato da Francesco Maria Ferranti su facebook: «L’attribuzione parentale – si riferisce a Guido e Raffaele Nevi, ndr – di meriti e di ragioni viene smentita da più parti. È proprio vero che chi si loda si sbroda e chi ritiene di aver ragione in realtà non capisce un cazzo». Acque agitate.

Ranucci a colloquio con alcuni tifosi

CESSIONE TERNANA E POLITICA, DI GIROLAMO: «NIENTE CAPPELLU POLITICI»

«Portaci in Europa». Unicusano e il calcio In avvio subito un invito a gran voce per Ranucci – più volte interrotto per gli applausi dei supporter presenti, specie sui temi legati alla fideiussione e alla tifoseria -, poi spazio al progetto Unicusano: «Abbiamo oltre 20 mila immatricolati e tre sedi all’estero, Parigi, Londra e Barcellona. L’obiettivo è reclamizzare l’università attraverso la passione per il calcio, vogliamo dare forza alla ricerca di Unicusano e, di pari passo, portare la squadra ad alti livelli. Fideiussione? Ho appena ricevuto l’email di conferma, se volete ve la mostro». Ancora applausi dalla tifoseria, rassicurata dalla comunicazione. Ranucci, infortunatosi durante la partita di Telethon, è stato accompagnato dalla moglie e dal figlio Emanuele.

L’avvocato Massimo Proietti

Sede, stadio, organigramma e ritiro a Norcia In giornata visite in via Aleardi e contatto – la responsabile marketing Agnese Passoni, il responsabile delle relazioni esterne Sergio Salvati e la segretaria di Simone Longarini, Maria Grazia Fazi, hanno assistito alla conferenza – con l’ambiente rossoverde, in attesa dei primi confronti con l’amministrazione comunale: «Venerdì mattina ho in programma una visita allo stadio per vedere bene la situazione, se ci sarà bisogno di un maquillage lo faremo. Ho visto la sede e mi sono emozionato: le due parole chiave sono programmazione e progetto, sia nella ricerca scientifica che nel rettangolo di gioco. In quest’ultimo caso far gol è più complicato, serve tempo. Andremo a Norcia dalla prima decade di luglio, perché siamo impegnati anche nel sociale: dopo il sisma del 2016, abbiamo mandato alcuni nostri ingegneri per lavorare su chiese e scuole». Accenno a Stefano Bandecchi: «Lui è il ‘patron’, il nostro portafoglio. Non occorre necessariamente che abbia degli incarichi in società». Confermato lo staff sanitario attuale: «Sarebbe sciocco cambiarlo, ne parlano molto bene». C’è qualcuno che ha particolarmente colpito Ranucci: «Il responsabile del campo è molto simpatico».

Gianluca Fabi

Mercato e conferme Sandro Pochesci e Luca Evangelisti. Tecnico e ds pronti, con loro lo staff – Coraggio, Basile e Persico in rampa di lancio – e un gruppo di giocatori provenienti da Fondi, Tiscione e Varone su tutti: «Vorrei che il pubblico mettesse da pate lo scetticismo, noi ascoltiamo anche loro e le soluzioni magari possono venire da quella sponda. Mi auguro che ci sia molti abbonamenti per venire allo stadio». E su questo argomento c’è l’apertura dopo un intervento di un tifoso: «Rateizzazione? Un buon consiglio, ci pensiamo». Brusio dei tifosi quando Ranucci, nell’elogiare il lavoro di Evangelisti a Fondi, ha spiegato che «il direttore sportivo è riuscito a fare bene nel giro di pochi giorni». Pensiero alle recenti stagioni rossoverdi e alle problematiche – consuete – tra luglio e agosto, tra calciatori ridotti al lumicino e difficoltà nel condurre un mercato ‘lineare’. La Ternana riavrà un pullman personalizzato.

Contatti con il Comune in vista, Moreno Rosati sul posto

L’italianità, il nome e ‘Ternanello’ La nuova Ternana, dice poi Ranucci, «sarà composta solo da italiani per difesa del calcio nostrano e non per razzismo; c’è il divieto di acquisizione di stranieri per il settore giovanile, tutto parte da questo punto», mentre conferma che «la collaborazione con la Ternana femminile andrà avanti regolarmente, ho un appuntamento con il responsabile per venerdì». Per quel che concerne il cambio di denominazione il manager romano ha ribadito che «vogliamo mettere il nome Unicusano davanti a Ternana, senza stravolgere nulla. Credo che sarà possibile. Logo e colori immutati, ci sarà la scritta sulla maglia. Serve cassa di risonanza per l’università, mentre la squadra avrà il suo spazio quotidiano su Il Corriere dello Sport, anche per iniziative legate alla città e alla provincia». Per ora nessun approfondimento sul centro sportivo – progetto da 7 milioni, ok del Coni arrivato nel 2013 – e sulle quote in mano al custode giudiziario Costantino Franci: «Posso solo dire – ha specificato Proietti in merito – che Unicusano sarà proprietaria al 100% quando sarà risolta la questione. Per ora abbiamo individuato dei sistemi che consentiranno a Unicusano di prendere tutte le decisioni». Con aggiunta di Ranucci: «Al momento lo siamo in deroga, poi si sbloccherà. La priorità è stata data alla fideiussione, prematuro parlare di altro».

RANUCCI SULLA SQUADRA TUTTA ITALIANA, SUL PROGETTO, SUL CAMBIO DI DENOMINAZIONE, SULLA MAGLIA E SULLA DOPPIA SFIDA CON PERUGIA NEL DIALOGO CON I TIFOSI, VIDEO

Perugia e il flashback Non poteva mancare un richiamo alla rivalità con Perugia, ma Ranucci allarga il campo: «Vogliamo batterli – dice – sia sul campo che sul campo professionale», facendo riferimento ovviamente all’attività dell’ateneo online che è dietro tutta l’operazione. C’è dell’altro e il romano lo sa: «So che in città c’è una nostra – non la cita, si tratta di Unipegaso, ndr -concorrente». Sfida sulle immatricolazioni lanciata e non solo: «Sarò presente soprattutto al derby, cercheremo di vincere e ascoltare i consigli». Ranucci poi torna indietro di 38 anni per tornare a parlare più a fondo di Ternana: «Mi chiamarono e per fare l’imbecille mi spaccai tibia e perone, mi lasciarono alla Lodigiani. Ora ad anni di distanza rieccomi, con problema alla gamba sinistra. Voglio rifarmi». Il tutto con tono scherzoso e ben augurante.

Tifosi, club e giocatori A Ranucci viene fatto notare che ci sono due club affiliati – Rocca Rossoverde e Ali Rossoverde – ufficiali e allora «i calciatori dovranno frequentarli a turno – ha risposto il futuro presidente -, alla pari delle scuole. Ripeto che Unicusano agisce anche nel sociale». Infine un accenno alla possibilità di consentire ai supporter – coloro che sono privi di tessera del tifoso – di seguire la squadra in trasferta: «Se c’è un’alternativa lo faremo, vediamo». Buone intenzioni sul tavolo, ora i fatti. Con Valjent ai saluti viste le premesse.

LA PRESENTAZIONE VISTA DA ALBERTO MIRIMAO, FOTO

Stefano Ranucci con un gruppo di tifosi al termine della conferenza

La curva est Mercoledì si era espresso il club Rocca Rossoverde, in giornata è il gruppo della curva Est Ternana 1925 a prendere posizione in merito all’ingresso di Unicusano in società e ai saluti dei Longarini: «Finalmente si cambia. Salutiamo la proprietà più longeva e allo stesso tempo più odiata della storia della Ternana, con la speranza che sia un cambiamento in meglio dopo anni di silenzi e menefreghismo. Quattordici maledetti anni di umiliazioni, denunce e mancanze di rispetto nei confronti di Terni e dei  ternani. Si chiude l’era Longarini e si apre una nuova pagina della Ternana Calcio 1925. Siamo abituati a vedere i fatti prima di giudicare: non chiediamo molto, non siamo così presuntuosi. Ci sentiamo però in dovere di dire la nostra riguardo al futuro e alla nuova proprietà: programmazione,  rispetto,  trasparenza, questa è la sola ricetta che conosciamo per tornare ad essere un tutt’uno ambizioso e voglioso di arrivare a risultati importanti.  Sappiamo che il calcio di una volta rimarrà un ricordo, tutto è business, tutto è  ritorno economico, non possiamo purtroppo fare altrimenti. Vi sollecitiamo però, con forza,  a valutare con attenzione ogni vostra scelta nel rispetto massimo della città e dei suoi tifosi, sempre oltre ogni categoria».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli