Ternana, Zadotti resta ai ‘domiciliari’

Misura cautelare confermata anche per il ternano Maurizio Tonnetti. I legali: «Andremo al riesame»

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Il presidente della Ternana, Francesco Zadotti e il ternano Maurizio Tonnetti restano – almeno per il momento – agli arresti domiciliari. Lo ha deciso il gip di Viterbo e le posizioni di entrambi, oltre che sul piano personale, rischiano di pesare – e molto – sulle ‘aziende’ per le quali lavorano. Seppur in maniera diversa. Ad entrambi, così come agli altri arrestati, viene contestata l’associazione a delinquere finalizzata alla frode in pubblica fornitura.

Zadotti Il presidente della Ternana è coinvolto in quanto responsabile amministrativo della Ecologia Viterbo srl, società che gestiva l’impianto di trattamento dei rifiuti di Casale Bussi finito sotto la lente della magistratura viterbese per una presunta truffa ai danni del Comune. Ma la sua posizione rischia di mettere in grande difficoltà la società calcistica rossoverde, alle prese con la ricostruzione della squadra, la ricerca di un nuovo allenatore e, più in generale, la programmazione della prossima stagione agonistica.

La Ternana A fine mese la squadra va iscritta al campionato e con il presidente fuori gioco, appare quanto meno problematico che la proprietà decida di procedere affidando la ‘procura’ al solo direttore sportivo Cozzella: non è escluso, quindi, che il cda possa stringere i tempi e prendere in mano la situazione.

Il legale Sul fronte giudiziario, l’avvocato Nicola Madia – difensore di Zadotti – si dice «sorpreso dalla decisione, ma fino a un certo punto. Riteniamo – spiega – che il dottor Zadotti abbia già chiarito la propria posizione in maniera approfondita. Sappiamo però che l’iter giudiziario è per sua natura lungo, complesso e scandito anche da passaggi negativi. Tuttavia – afferma l’avvocato Madia – siamo certi della totale estraneità del dottor Zadotti rispetto alle contestazioni mosse dalla procura. Tutto ciò emergerà con chiarezza già dai prossimi passaggi».

Tonnetti Il consigliere della Viterbo Ambiente, il ternano Maurizio Tonnetti, resta a sua volta ai ‘domiciliari’ per il filone di indagine che riguarda la società. Tonnetti è anche un dirigente della Cosp Tecno Service di Terni, il cui presidente, Danilo Valenti, fin dalle prime notizie circolate era stato chiaro: «L’azienda è completamente estranea alle indagini e quindi alle contestazioni mosse». Garantendo comunque «la massima collaborazione, oltre che piena fiducia fiducia, nei confronti degli inquirenti».

La difesa L’avvocato Giovanni Ranalli, che difende Tonnetti insieme al collega Manlio Morcella, spiega come, stando alle carte, l’indagato rappresenti «una figura di secondo piano, assolutamente defilata nel contesto dell’indagine. Il suo stesso ruolo di consigliere del Cda senza deleghe operative e senza poteri di rappresentanza, la dice lunga sul ruolo ricoperto. Di fatto – spiega l’avvocato Ranalli – è stato indagato soltanto sulla base di una telefonata con il responsabile tecnico della Viterbo Ambiente, incentrata solo su aspetti operativi e di lavoro. Siamo certi che il Riesame riconoscerà tutto ciò e in questo senso ci sentiamo molto sereni».

 

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