Terni, 2015 di dolore: troppe morti assurde

Quattro omicidi, le vittime della strada e del lavoro, gli incidenti sportivi. Ma anche gravi incendi e fatti di cronaca giudiziaria

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Se i numeri che accompagnano i bilanci sulla sicurezza descrivono una città in cui i reati – soprattutto i più odiati dalla gente, come i furti in casa – sono in calo, dall’altro non si può nascondere come il 2015 a Terni sia stato segnato da gravi fatti di sangue e, purtroppo, da ben quattro omicidi. Non gli unici episodi di cronaca – altri, gravi, ne sono accaduti e la risposta delle forze dell’ordine non si è fatta attendere – ma senz’altro i più cruenti e preoccupanti.

Gabriella Zeli Listanti

Gabriella Zeli Listanti

Anno ‘nero’ I primi mesi del 2015, da questo punto di vista, sono stati terribili. L’anno è iniziato nel modo peggiore, con l’uccisione – la sera del 13 gennaio nella sua casa di Santa Maria Maddalena – della 69enne Gabriella Zelli Listanti, colpita a morte da un ladro (forse non l’unico) che la donna si è trovata davanti dopo aver aperto la porta di casa. Le indagini, fra sospetti e cerchi più o meno stretti, non sono finora riuscite ad individuare i responsabili.

Giulio Moracci, la vittima

Giulio Moracci, la vittima

Banda assassina Responsabili che, invece, sono stati subito individuati per l’omicidio del 91enne Giulio Moracci, morto soffocato nel suo letto dopo essere stato legato e imbavagliato da una banda di rapinatori rumeni. Il fatto, avvenuto il 28 aprile nella casa di via Andromeda dove l’anziano viveva con la moglie, ha portato all’arresto di sei persone: gli autori materiali della rapina e i tre presunti basisti, ora a processo.

David Raggi

David Raggi

David Ma il 2015 è stato segnato anche, e forse soprattutto, da una tragedia che ha sconvolto l’intera comunità ternana e non solo: quella del 27enne David Raggi, trafitto alla gola con un pezzo di vetro in piazza dell’Olmo dalla mano assassina di Amine Aassoul. La condanna del 29enne marocchino a 30 anni di carcere ha restituito un po’ di giustizia, in mezzo a tanto dolore, ai familiari e agli amici del ragazzo ternano, ucciso senza un perché.

Ancora sangue E l’anno si è purtroppo concluso come era iniziato: nel segno del sangue. Nella notte fra il 7 e l’8 dicembre, dopo una lite in discoteca, il 20enne albanese Oltjan Nela è stato accoltellato a morte dal connazionale Mariel Mjeshtri, reo confesso. Un’altra giovane vita spezzata per nulla, stroncata da un barbaro atto di violenza.

Andrea Arcangeli

Andrea Arcangeli

Condanne Sul fronte giudiziario, nel 2015 sono arrivate alcune importanti sentenze legate a fatti di sangue: oltre alla vicenda di piazza dell’Olmo, il tribunale ha condannato il 46enne ternano Andrea Arcangeli a 16 anni di carcere per l’omicidio del rumeno Victor Marian Iordache, il 67enne Franco Sorgenti (18 anni di carcere) che nell’ottobre del 2014 ha ucciso la giovane moglie Laura Livi a coltellate e il 49enne Franco Rinaldi, condannato a 30 anni di reclusione per l’omicidio della moglie Giuseppina Corvi avvenuto nell’aprile del 2014 in una palazzina di borgo Rivo.

Incidenti Ma la cronaca, nel 2015, ha dovuto registrare anche altre vicende dolorose. Quelle legate agli incidenti stradali: otto persone, alcune delle quali giovanissime, hanno perso la vita nel solo territorio di Terni. E in molti casi le responsabilità, oltre che nella guida scriteriata, vanno cercate nella scarsa sicurezza che troppo spesso caratterizza le strade del territorio.

Incidente a San Liberatore collestatte

L’incidente di Collestatte

Pirata senza nome Purtroppo non si è riusciti ancora ad individuare il pirata della strada che il 31 marzo ha travolto e ucciso l’86enne Chiara Clavelli a Collestatte. Le indagini non si sono fermate ma, ad oggi, un responsabile non c’è. Il 4 luglio un’altra donna, la 61enne narnese Lorena Filiberti, ha perso la vita andando a finire con l’auto contro il muro di una casa lungo strada della Selva, teatro di altri gravi sinistri. Appena quattro giorni dopo in un altro grave incidente – un violento frontale fra due auto lungo la statale Ortana, nei pressi di Stifone – ha perso la vita il 50enne ternano Massimo Capotosti.

Stefano 'Teto' Galletti

Stefano ‘Teto’ Galletti

Giovanissimi Ma il mese più brutto, sul fronte delle strade a Terni, è stato quello di settembre. Con due giovani vite spezzate: quelle di Stefano ‘Teto’ Galletti, morto il 12 settembre in un altro drammatico – e assurdo – scontro frontale, in cui ha perso la vita anche il 60enne americano Donald Lee Burgoon, e quella del 19enne ternano Riccardo La Gatta – era la sera del 19 settembre – sbalzato dal proprio scooter dopo l’impatto con un’auto all’incrocio fra via Turati e via Di Vittorio. Fatti entrambi segnati da un dolore profondo per tutta la comunità e accompagnati da riflessioni e polemiche, tutt’altro che sopite, sulle condizioni di sicurezza delle strade.

Strade ‘killer’ Sempre a settembre, il 22, un’altra donna, 77enne di Terni, ha perso la vita in strada di Santa Giusta, sbalzata fuori dal finestrino e schiacciata dall’auto condotta dal marito 81enne. Appena tre settimane dopo un altro grave incidente, lungo E45 all’interno della galleria Collecapretto, è costato la vita al 52enne ternano Luciano Fiaschini che con la sua Punto ha tamponato un tir bloccato sotto il tunnel da un problema ai freni.

L'aero di Manlio D'Onofrio

L’aereo di Manlio D’Onofrio

Passioni fatali Ma le cronache del 2015 raccontano anche di persone che hanno perso la vita mentre facevano ciò che più amavano, dando spazio alle loro grandi passioni sportive. Tre gli incidenti legati a volo e paracadutismo e altrettante vittime: il 42enne romano Massimiliano Piraccini, precipitato l’8 marzo con il suo paracadute in un terreno fra Terni e San Gemini, e i piloti Manlio D’Onofrio e Massimo Bonicelli. Fatali per quest’ultimi – il primo 64enne di Latina e il secondo 58enne romano, entrambi con lunga esperienza nel volo – gli istanti successivi il decollo dall’aviosuperficie Leonardi, caratterizzati in tutti e due i casi da problemi tecnici ai rispettivi velivoli.

Francesco Radicchi

Francesco Radicchi

Uniti nel destino La passione per lo sport e la natura e un destino ingrato: è ciò che accomuna Bianca Panzarino e Francesco ‘Zebbaro’ Radicchi. Il 10 aprile la 41enne free climber ternana è rimasta vittima di una rovinosa caduta lungo le pareti rocciose di Monterivoso di Ferentillo. Per il 39enne di Montefranco, consigliere comunale del borgo della Valnerina, è stato fatale l’incidente avvenuto in Francia il 15 settembre, mentre praticava torrentismo, sport che lui stesso ha contributo a diffondere e ad insegnare a attraverso le sue tante attività.

Morti bianche Ma in un anno ‘nero’ per il lavoro, c’è anche chi ha perso la vita lavorando: Jacopo Fioramonti aveva soltanto 24 anni e aveva trovato posto con un contratto interinale alla Green Asm di Nera Montoro. L’incidente fatale è avvenuto la mattina del 27 maggio, con il ragazzo finito sotto un mezzo da lavoro condotto da un collega: per lui – l’indagine è tutt’ora in corso – ogni tentativo i soccorso si è rivelato purtroppo inutile.

La Forestale all'Ast

La Forestale all’Ast

Operazioni-simbolo Tante anche le operazioni condotte dalle forze dell’ordine su più fronti. Fra queste ne abbiamo scelte quattro per il loro significato dal punto di vista economico, sociale e della sicurezza. Due – ‘Acciaio d’oro’ e ‘Do ut des’ – riguardano l’Ast e hanno fatto emergere, ciascuna nel proprio ambito – comportamenti e ‘consuetudini’ tutt’altro che leciti nell’ambito delle attività esterne e interne alla stessa azienda. Le altre, l’operazione anti droga ‘Nerone’ della squadra Mobile di Terni e il recente arresto da parte dei carabinieri di due genitori ternani accusati di maltrattamenti verso i figli di 4 e 7 anni, offrono uno spaccato dell’impegno quotidiano delle forze dell’ordine, non sempre visibile ma che produce risultati concreti.

Sibillo e la foto in questura

Sibillo e la foto in questura

Terni e la camorra Discorso a parte merita l’arresto del baby boss della camorra di Forcella, Pasquale Sibillo, effettuato a Terni lo scorso 4 novembre. La presenza del camorrista, ricercato dalla polizia (e non solo) e che è riuscito a trovare ospitalità a Terni presso alcuni familiari, ha riacceso la discussione attorno all’effettivo ruolo della malavita organizzata in Umbria. Dalle istituzioni – in attesa dell’arrivo in città del nuovo prefettosono giunte più volte rassicurazioni, anche se le domande, visto anche il ripetersi di alcuni fatti, è giusto e doveroso continuare a porle.

Terni incendio Cores Vascigliano Stroncone14

Il rogo alla Cores

Incendi Infine, ultimi ma non certo per importanza, i vigili del fuoco sono stati protagonisti di centinaia di interventi in tutta la provincia. Alcuni di questi – come i due roghi scoppiati in due aziende di Vascigliano di Stroncone, in particolare quello alla Cores-Corecom ma anche più di recente, alla Celi – hanno richiesto sforzi e competenze particolari, con gli uomini del 115 che sono riusciti a risolvere entrambe le situazioni – interessate da altrettante successive indagini – in tempi celeri e tutelando ancora una volta tutta la comunità.

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