Terni, 2,5 chili di droga: operaio in manette

Sequestrata anche la temibile Amnèsia, una marijuana ‘modificata’ con eroina e anfetamine. L’uomo è un 41enne ternano

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Amnèsia

Si chiama Amnèsia e sembra marijuana. Sembra. Perché non solo può contenere eroina, metanfetamine e metadone, ma dà dipendenza – al pari delle droghe ‘pesanti’ – e causa danni neurologici gravi e permanenti: ansia, attacchi di panico, difficoltà a camminare, perdita di memoria e di conoscenza. A ‘spingerla’ sono le organizzazioni criminali – è stata ribattezzata anche ‘la droga della camorra’ – che cercano, attraverso questa erba ‘corretta’ e dal colore rossastro, di allargare il mercato dello spaccio, coinvolgendo sempre più giovani rendendoli dipendenti dalle droghe.

Gli agenti dell’antidroga

Anche a Terni E purtroppo l’Amnèsia – che con il suo nome accattivante richiama il divertimento dell’isola di Ibiza – è sbarcata anche a Terni. Per la prima volta, infatti, gli agenti della sezione antidroga della squadra Mobile di Terni hanno effettuato un arresto per possesso – ovviamente ai fini di spaccio – della pericolosa droga che viene assunta come se fosse un ‘semplice’ spinello ma che contiene principi attivi di sostanze semplicemente devastanti, in qualche caso addirittura acido delle batterie per auto. Queste vengono spruzzate sulle foglie essiccate di marijuana, creando un cocktail micidiale che viene spacciato a basso costo: una dose può essere pagata anche solo 5 euro.

Arrestato L’uomo finito in manette, venerdì a Terni, è un operaio ternano di 41 anni (C.D. le sue iniziali) nella cui abitazione – situata in periferia – gli agenti della narcotici, coordinati dal dirigente Alfredo Luzi, hanno trovato ben 2,5 chilogrammi di droga fra Amnésia, hashish, marijuana ‘semplice’ e anfetamine. Tutto materiale abilmente nascosto anche nelle tubature e nei sifoni dell’appartamento. L’uomo, con alle spalle un precedente specifico piuttosto ‘datato’, era sospettato per via del continuo viavai di persone presso la sua abitazione. Un ‘giro’ troppo strano e che, infatti, celava una fiorente attività di spaccio.

Il block notes Oltre alla droga, la polizia ha anche sequestrato circa 1.400 euro in contanti, un bilancino di precisione, il classico materiale per confezionare le dosi e un interessante block notes in cui l’uomo appuntava con cura i dettagli dei propri ‘affari’. Elementi in base ai quali l’indagine non può dirsi affatto conclusa. L’arresto, in flagrante, è stato disposto dal pm Elisabetta Massini e sabato mattina il giudice, oltre a convalidare l’arresto, ha applicato la misura degli arresti domiciliari. L’operaio è stato trovato in possesso anche di alcuni grossi petardi che hanno fatto scattare un’ulteriore denuncia all’autorità giudiziaria.

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