Terni accelera sulla ‘Gabelletta – Maratta’

Lavori sul tratto conclusivo, chiuso il rapporto con l’impresa Giubilei-Forti. Prosegue l’iter per riaprire il ponte esistente: solo macchine, livellamento e guardrail

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di S.F.

Collegamento viario ‘Gabelletta-Maratta’, fine del rapporto tra il Comune di Terni e l’associazione temporanea d’impresa Giubilei-Forti. Sospiro di sollievo per tutti in attesa della riapertura – manca il tratto conclusivo, quello che consente di arrivare in strada di Casanova e nella zona industriale – e della definizione del progetto esecutivo per il nuovo ponte: l’amministrazione comunale, con una delibera di mercoledì, ha chiuso in maniera bonaria la liaison con la ditta ‘titolare’ dell’appalto dopo le problematiche nate negli scorsi anni. Un atto utile per accelerare le tempistiche nel tentativo di riaprire l’ultima parte della bretella entro fine anno.

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Bega risolta, accordo transattivo La partita tra Comune e Giubilei si era aperta sulle riserve, vale a dire gli esborsi extra derivanti da cause non dipendenti dall’impresa. La ditta appaltatrice – c’erano stati incontri anche sul progetto tecnico per la prosecuzione dei lavori – aveva presentato un ‘conto’ a più zeri (con tanto di attacco di Giubilei sulla lentezza del Comune), sul quale palazzo Spada era tutt’altro che concorde. Soluzione? Un accordo transattivo bonario che, da un lato, consente al Comune di dare impulso all’idea di riapertura entro il 2017 e dall’altro a Giubilei di uscire dalla questione in forma bonaria. Senza contenziosi o beghe legali.

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Gli step Risolto un problema, c’è da mettersi all’opera per dare seguito alle parole pronunciate dal sindaco Di Girolamo e dall’assessore Sandro Corradi lo scorso agosto. In sostanza servono lavori tra i 60 e gli 80 mila euro per ‘livellare’ la struttura esistente – ci sono oltre 30 centimetri di differenza, guaio causato dal ritrovamento di reperti archeologici in zona e successivo innalzamento del ponte – e posizionare i guardrail mancanti. A fare pressione per dare impulso alla questione era stato il consigliere comunale Francesco Filipponi (Pd).

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Solo macchine Palazzo Spada in definitiva, in attesa del progetto esecutivo e del bando per il nuovo ponte (non sarà un’operazione rapida), vuole riaprire la tratta utilizzando quello esistente. C’è già l’ok verbale dell’Anas, tuttavia manca ancora il via libera ufficiale in forma scritta: ottenuto il documento, semaforo verde al bando per il completamento dei lavori iniziati da Giubilei. Il tutto – la speranza dell’amministrazione – nel giro di due-tre mesi. Poi si potrà pensare alla parte più complicata e lunga della questione: l’abbattimento e la costruzione del ponte definitivo. Con calma, anche perché occorre trovare una cifra compresa tra i 500 e i 700 mila euro. E il periodo non è favorevole.

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