Terni, acciaieria ferma: sindacati ‘gelati’

L’azienda ufficializza l’anticipo dello stop per gli impianti e i sindacati sembravano intenzionati a proclamare 24 ore di protesta per il 20 gennaio. Ma ci hanno ripensato

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Mica è la prima volta. Anzi. Il fatto che il reparto Acciaieria della ThyssenKrupp Ast di Terni si fermi una volta al mese e per qualche giorno è la regola. Da mesi e mesi. Ma di solito gli impianti che producono fisicamente l’acciaio si fermavano a fine mese. Stavolta invece no.

Le scorte Perché – la conferma è arrivata mercoledì mattina – stavolta la fermata verrà anticipata (lo stop agli impianti ….) e le motivazioni – anche in questo caso mica si tratta di una novità, perché era già successo in passato e l’azienda era pure corsa ai ripari, almeno ufficialmente – sono in apparenza banali: mancanza di materie prime causa neve

Sciopero I sindacati, stavolta, l’avrebbero presa male. Tanto che avrebbero seriamente pensato alla proclamazione di uno sciopero di 24 ore per il 20 gennaio prossimo. «Si è da poco concluso l’incontro con la Direzione aziendale – è la prima informazione che era arrivata dalle Rsu – per quanto riguarda la fermata del reparto ACC che sarà da venerdi 20 gennaio alle ore 06:00 a mercoledì 25 ore 06:00 per tutto il reparto. Sarà anticipata la fermata di fine mese che cmq prevedeva 4/5 gg di stop. Le motivazioni sono da attribuire al mancato approvvigionamento di materie prime. Le Rsu nn hanno condiviso ciò e hanno chiesto all Azienda di trovare soluzioni alternative ma nn sono state accettate. Sono state fatte altre richieste di incontro sull ODL ancora nn convocate. A fronte di ciò abbiamo provveduto ad inoltrare una dichiarazione di sciopero a sostegno e di rispetto per i lavoratori dell area caldo che continuano a subire inefficienze aziendali. Seguirà comunicato ufficiale».

Massimo Calderini

Massimo Calderini

Convocazione Subito dopo Massimo Calderini ha indetto una riunione d’urgenza con le stesse Rsu: evidentemente nel tentativo di ricondurle a più miti consigli. E c’è riuscito: «Dopo la lettera di sciopero inviata all’Azienda per tutta la giornata di venerdì, le RSU sono state riconvocate dal Direttore di Stabilimento per analizzare la situazione. Dopo ampia e approfondita discussione, durata diverse ore, dove le RSU con forza hanno espresso tutte le problematiche organizzative presenti nei reparti, dove si sono registrati momenti di tensione si è concordato quanto segue: sulle consuete fermate produttive sarà salvaguardata la domenica, la quale sarà lavorativa. Per i mesi di gennaio e febbraio tutti i lavoratori interessati alle fermate impiantistiche avranno la possibilità di venire a lavoro nei turni di appartenenza, svolgendo attività formativa e/o operativa, per chi resterà a casa sarà aperta la CIGO. In questi due mesi si avvierà un confronto con l’obiettivo di ricercare soluzioni definitive. Oltre ciò dalla prossima settimana inizierà un confronto con la Direzione Aziendale in materia di ODL a partire da Pix e Logistica. Contemporaneamente all’arrivo del capo del personale le RSU chiederanno subito l’ avvio della discussione in merito ad Impiegati, Quadri e Vigilanza. A fronte di ciò le RSU revocano lo sciopero per venerdì 20 gennaio 2017. Valutiamo positivamente questo risultato in quanto permette ai lavoratori di salvaguardare il salario e di aprire un confronto a 360 gradi con l Azienda, fermo restando che l’obiettivo finale è trovare una soluzione definitiva agli scarichi produttivi». Calderini ha di che essere soddisfatto.

 

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