Ospedale Terni, acqua ‘vietata’: disagi

In alcuni reparti rubinetti inutilizzabili da metà luglio, l’azienda rassicura: «Manutenzione ordinaria, ma è slittata. Problema sarà risolto a breve»

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Serpeggia malumore e preoccupazione in alcuni reparti esterni al corpo centrale dell’ospedale Santa Maria di Terni, dove da alcune settimane è stato vietato l’utilizzo dell’acqua proveniente dalla rete di distribuzione idrica, in particolare presso i servizi dialisi, clinica di malattie infettive, servizio psichiatrico di diagnosi e cura-Sim, oncoematologia, anatomia patologica, medicina legale e obitorio. I cartelli (con tanto di intestazione dell’ufficio igiene ed epidemiologia dell’azienda) che annunciano l’impossibilità di utilizzare l’acqua dai rubinetti – fino a nuove disposizioni – sono comparsi già a metà luglio e hanno allarmato alcuni dipendenti ospedalieri in merito alle cause del prolungato disservizio. L’azienda, interpellata sul punto da UmbriaOn, rassicura: l’interruzione è stata decisa in occasione di una procedura di ordinaria manutenzione dell’impianto idrico, manutenzione che si sarebbe dovuta svolgere il 28 luglio scorso, ma che non è stata effettuata per «sopraggiunti problemi tecnici».

«A breve risolveremo»

L’azienda ospedaliera spiega che l’intervento sarà riprogrammato a breve, in una delle prossime domeniche o in un altro giorno festivo, quando cioè normalmente si registra un uso ridotto dei rubinetti. Intanto, «in via cautelare, permane il divieto di utilizzare alcuni terminali di erogazione di acqua». La direzione aziendale «si rammarica per il disguido e il prolungato, seppur limitato disagio, e si impegna a fare tutto il possibile per fissare l’intervento a domenica prossima, nella speranza di ridurre quanto più possibile ricadute negative sulla regolare operatività dei servizi interessati. Ricorda inoltre che i rubinetti oggetto della manutenzione, e quindi temporaneamente non utilizzabili, sono appositamente segnalati e che l’intervento sarà effettuato nell’arco di una stessa giornata».

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