Terni, acqua ‘vietata’: «Problema ai filtri»

La SII spiega le ragioni del grave disservizio. Sindaco vieta l’utilizzo «per il consumo umano e gli usi domestici» nell’area più popolosa della città. Arrivano le autobotti

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Acqua maleodorante dai rubinetti della zona di Terni Nord, da Acquavogliera a Borgo Rivo. Sabato mattina il centralino del Servizio Idrico Integrato è stato ‘preso di assalto’ dai cittadini che, preoccupati dalla puzza – un ‘misto’ fra odore sulfureo e di fogna – hanno chiesto spiegazioni al numero verde della SII: il problema riguarda i pozzi di Fontana di Polo e in particolare alcuni filtri utilizzati nell’impianto.

Brutto risveglio Per i ternani che vivono nella zona più popolosa della città, il risveglio non è stato certamente dei migliori. E nel primo pomeriggio di sabato, dopo alcune riunioni fra i tecnici di SII, Usl Umbria 2 e Protezione Civile, il sindaco Leopoldo Di Girolamo ha deciso di vietare l’utilizzo dell’acqua nelle zone di Borgo Rivo, Campitello, Gabelletta, Acquavogliera, Cesi, Campomaggiore e Condotto. Un provvedimento che riguarda migliaia di cittadini ternani. Analoga misura è stata presa dal sindaco di San Gemini, Leonardo Grimani, per la zona di Acquavogliera e la relativa area industriale.

L’ORDINANZA DEL SINDACO DI TERNI
L’ORDINANZA DEL SINDACO DI SAN GEMINI

Paolo Rueca e Stefano Puliti (Sii Terni)

Arrivano le autobotti «Il provvedimento – spiega il Comune di Terni in una nota – è stato assunto in base alle indicazioni pervenute dalla Usl Umbria 2 a seguito di un problema ai filtri nel centro idrico di Fontana di Polo, gestito da Asm per conto del Servizio Idrico Integrato». Attraverso l’ordinanza il sindaco ha imposto alla SII di istituire un servizio di emergenza con le autobotti in via del Centenario (parcheggio dello stadio e area della protezione civile), parcheggio centro commerciale ‘Le Fontane’, parcheggi via delle Madonnine a Cesi e viale Regina Elena a Cesi, parcheggio area industriale a Gabelletta.

I numeri si emergenza «Ci siamo attivati prontamente, appena giunta la segnalazione della Usl2 – spiega il sindaco Di Girolamo – con provvedimenti che mirano a salvaguardare la salute dei cittadini. Lavoriamo insieme alla SII, all’Asm e alla Protezione Civile Comunale che è mobilitata». I cittadini per ulteriori informazioni possono contattare i numeri 0744-42.60.00 e 800.91.30.34. I tecnici comunali raccomandano «di prestare attenzione anche ai serbatoi domestici di accumulo, autoclavi compresi, in quanto prima di essere riutilizzati – una volta cessato l’allarme – devono comunque essere svuotati dell’acqua precedentemente immagazzinata».

Il Servizio Idrico spiega, attraverso una nota, le cause del grave disservizio e parla di «guasto improvviso e imprevedibile ad una batteria filtri del campo pozzi di Fontana di Polo, gestito da Asm per conto del Servizio Idrico. Coordinati dal direttore generale Paolo Rueca – si legge nel documento – in stretta collaborazione con Comune ed Asm, sono stati subito avviati: il blocco dei filtri danneggiati, lo scarico della rete e dei serbatoi, la clorazione e l’attivazione, sin da subito, di una serie di controlli puntuali e costanti. Grazie alla rapidità e alla qualità degli interventi – affermano dal Servizio Idrico Integrato – si è riusciti a contenere il problema e ad eliminare la fonte di potenziale inquinamento. Contestualmente sono stati prelevati campioni di acque per l’esecuzione delle analisi necessarie a stabilire l’entità e la tipologia del problema insorto. Il sindaco di Terni ha emanato un’ordinanza che vieta l’uso dell’acqua potabile, sia nei consumi umani che negli usi domestici. Particolari accorgimenti vanno presi anche per i serbatoi privati che, prima del loro riutilizzo, devono essere svuotati e ripuliti. Stessa ordinanza ha emanato anche il sindaco di San Gemini per la zona di Acquavogliera e l’area industriale ivi situata, entrambe interessate dall’erogazione di acqua potabile dai pozzi di Fontana di Polo».

«Acqua non potabile» L’ordinanza emessa da primo cittadino vieta l’utilizzo «per il consumo umano e gli usi domestici, per il tempo strettamente necessario al ripristino dei valori di conformità delle acque che, al momento, vengono dichiarate ‘non potabili». Il provvedimento riguarda le zone di Borgo Rivo, Campitello, Gabelletta, Acquavogliera, Cesi, Campomaggiore e Condotto.

Leopoldo Di Girolamo

L’ordinanza «Con nota del 29 aprile – si legge nell’ordinanza – l’Usl Umbria 2 ha comunicato che in seguito a segnalazione di forte odore di zolfo emanato dall’acqua di rete nella zona nord della città di Terni, servita dai pozzi di Fontana di Polo, ha effettuato un sopralluogo presso la scuola elementare di via Gabelletta 96/A con prelievo di acqua, verificando l’esistenza di una ‘non conformità’ dell’acqua potabile erogata dai pozzi di Fontana di Polo. In attesa di comunicazione da parte del gestore del Servizio Idrico Integrato del ripristino dei parametri, ha ritenuto di sconsigliare l’utilizzo dell’acqua per gli scopi potabili».

«Stato di potenziale pericolo» «Dato atto che l’attuale situazione non consente più l’attivazione di azioni ordinarie, dato che occorre agire con il principio di massima precauzione ed evitare una gestione emergenziale del problema, con rischi e pericoli nel campo igienico-sanitario nei confronti degli abitanti della zona servita dal sistema di distribuzione di acqua potabile provenienti dai pozzi di Fontana di Polo. Considerato che quanto riscontrato rappresenta uno stato di potenziale pericolo per la salute pubblica, ravvisata la necessità di assicurare una rapida ed efficace azione di emergenza al fine di eliminare ogni prevedibile pregiudizio per la pubblica e privata incolumità, prevedendo così gli inconvenienti di carattere igienico-sanitario. Considerando che le operazioni di pulizia convergono sull’efficacia degli interventi di campionatura, analisi, igienizzazione dei sistemi di trattamento delle acque, dei serbatoi e della rete idrica di distribuzione domestica e ripristino dei parametri. Al fine di proteggere la salute dagli effetti negativi derivanti dalla contaminazione delle acqua, garantendone la salubrità e la pulizia. Ritenuto pertanto indispensabile dichiarare la temporanea inutilizzabilità delle acque destinate a consumo umano, per la preparazione di cibi e bevande o per gli altri usi domestici e dalle imprese di qualunque genere per la somministrazione all’utenza. Considerato che le acque destinate al consumo umano devono essere salubri e pulite e non devono contenere microrganismi e parassiti, né altre sostanze in quantità o concentrazioni tali da rappresentare un potenziale pericolo per la salute umana».

Il divieto «L’autorità d’ambito, sentito il parere della Usl in merito al possibile rischio per la salute umana ordina: all’Auri di mettere in atto i necessari adempimenti di competenza e dispone che vengano presi provvedimenti intesi a ripristinare la qualità delle acque; alla popolazione residente nel Comune di Terni nelle zone di Borgo Rivo, Campitello, Gabelletta, Acquavogliera, Cesi e Campomaggiore e Condotto di non utilizzare le acque potabili per il consumo umano e per gli usi domestici per il tempo strettamente necessario al ripristino dei valori di conformità delle stesse che al momento vengono dichiarate ‘non potabili’; al SII di attivare un servizio di emergenza mediante sistemi di autobotte per garantire le quantità minime di acqua per il consumo umano e per gli usi domestici per tutti i residenti delle zone interessate dal provvedimento di limitazione; di incaricare Usl e Arpa di effettuare campionamenti ed analisi e di comunicare il ripristino dei valori di conformità delle acque o se sono necessarie misure integrative a quelle disposte. Il provvedimento sarà revocato al ripristino delle condizioni di conformità dell’acqua potabile, comunicato formalmente dalla Usl Umbria 2».

San Gemini Stesso divieto è stato emesso dal sindaco di San Gemini, Leonardo Grimani, per ciò che attiene l’utilizzo dell’acqua pubblica «nella zona di Acquavogliera, compresa la zona industriale ivi situata». Le autobotti del Servizio Idrico, scrive il primo cittadino, saranno presenti «presso l’area parcheggio situata di fronte al distributore carburanti Q8 in località Gabelletta».

Cosa è successo? Sul punto le autorità, a partire dal Servizio Idrico, non hanno ancora fornito particolari. Sembra però che il problema riguardante i pozzi di Fontana di Polo sia legato ad alcuni filtri ai ‘carboni attivi’ applicati sugli stessi. Una specifica fornitura, in particolare, non avrebbe funzionato adeguatamente, implicando la diffusione nel sistema di distribuzione, di acqua con una determinata carica batteria. I filtri ‘guasti’ sarebbero stati già sostituiti e le analisi – per i primi risultati servirebbero almeno 12 ore – diranno che tipo di contaminazione c’è stata. Intanto, alle viste, non è esclusa un’azione legale verso la ditta fornitrice dei sistemi di depurazione.

Arpa Umbria Riceviamo e pubblichiamo anche il comunicato diffuso da Arpa Umbria sull’accaduto: «Stamane un dipendente della Usl 2 che risiede nella zona di Terni Nord ha avvisato l’azienda sanitaria del fatto che dai rubinetti di casa promanava un forte odore di zolfo. A seguito della verifica in loco si è avuta l’emanazione da parte del sindaco di Terni di un’ordinanza che vieta l’uso dell’acqua potabile. I campioni prelevati sono stati consegnati dalla Usl 2 al laboratorio multisito di Arpa Umbria che si è attivato per analizzarli e fornire i risultati all’autorità competente».

In serata è arrivata anche la nota ufficiale di Asm e Sii che «in merito all’emergenza idrica verificatasi a Terni Nord e alla numerose richieste di informazioni circa la possibilità di utilizzo dell’acqua provenienti da cittadini residenti anche in zone diverse da quelle indicate nelle ordinanze dei sindaci di Terni e San Gemini, precisano ulteriormente quanto segue: ai fini della fornitura di notizie e informazioni il più chiare, tempestive e puntuali possibile, Sii e Asm, oltre agli altri canali di diffusione, hanno potenziato anche i servizi di numero verde a cui operatori è stata fornita da Asm la mappa dettagliata delle zone, via per via, coinvolte. Chiamando è possibile ottenere con precisione informazioni sulle vie e le zone interessate dall’emergenza e per le quali le ordinanze dei Comuni di Terni e San Gemini hanno vietato attualmente l’utilizzo dell’acqua;
le zone interessate all’ordinanza di divieto di utilizzo dell’acqua sono soltanto quelle di Borgo Rivo, Campitello, Gabelletta, Cesi, Acquavogliera (nel comune di terni) Campomaggiore e Condotto, indicate dal provvedimento del Comune di Terni. Tutte le altre zone della città e la porzione di territorio narnese confinante con Terni non sono coinvolte nell’emergenza; a seguito di una seconda ordinanza del sindaco di San Gemini, il divieto di utilizzo dell’acqua potabile è imposto, e limitato, alla zona di Acquavogliera, nel comune di San Gemini, e all’area industriale ivi situata, entrambe interessate dall’erogazione di acqua potabile dai pozzi di Fontana di Polo».

 

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