Terni, al parco Ciaurro una palestra all’aperto

Per il capogruppo di ‘Terni Civica’ Michele Rossi, però, «senza garantire prima la sicurezza è inutile ogni nuovo intervento»

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Sarà inaugurata a breve la nuova palestra all’aperto al Parco Ciaurro. L’intervento si inserisce in un piano organico che coinvolge molte aree verdi attrezzate della città da San Carlo a viale Trento, da Le Grazie ai giardini di via Tre Venezie, passando per Collerolletta, via Marzabotto, via Matteotti, parco La Mola e via Mola di Bernardo. Interventi che si stanno realizzando con una base d’asta di 100 mila euro. Ma Michele Rossi, capogruppo di ‘Terni Civica’ in Comune, ha qualcosa da dire.

Vandalismo

«Al parco Ciaurro – scrive Michele Rossi – da giorni sono già montate le strutture di quella che sarà una vera e propria palestra all’aperto a disposizione dei tanti sportivi che da sempre frequentano il parco. Si tratta di ben sedici attrezzature per un allenamento completo tra slalom, esercizi per busto e gambe, spalliere. Queste nuove strutture, lo sappiamo tutti, dovranno però fronteggiare e cercare di sopravvivere al dilagante vandalismo che già in passato ci ha privato di queste dotazioni. Non ci si può solo affidare alla speranza che questo non possa più accadere: che queste strutture vengano di nuovo distrutte. Ricordo addirittura che la precedente palestra all’aperto del parco Ciaurro fu data alla fiamme».

Videosorveglianza e chiusura notturna dei parchi

Il consigliere comunale trova dunque «che non abbia molto senso aver proceduto all’installazione prima di aver dotato il parco di un sistema di videosorveglianza in grado di prevenire eventuali danneggiamenti vandalici o per colpire i responsabili in caso di accadimento. Occorre poi ripristinare la chiusura notturna del parco. È da inizio consiliatura che chiedo che si provveda almeno al rispetto degli orari di apertura e chiusura dei parchi cittadini, cosi come accade in ogni città del mondo. Allo stato attuale i cancelli del parco Ciaurro, come de La Passeggiata rimangono sempre aperti, mettendo a serio repentaglio questi luoghi, le loro essenze arboree, le aree giochi, le varie attrezzature e addirittura le presenze archeologiche».

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