Terni, al teatro Secci torna la prosa

Saranno 11 in totale gli appuntamenti – tra cui uno di danza – in programma dal 30 ottobre al 4 aprile. Andre Giuli: «Siamo soddisfatti»

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«Felicità e soddisfazione per un calendario di livello». Così il vicesindaco e assessore alla cultura del Comune di Terni Andrea Giuli, ha presentato martedì mattina, insieme al direttore del Teatro Stabile dell’Umbria Nino Marino, gli appuntamenti della stagione di prosa 2019-2020 in programma al teatro Secci. Saranno 11 in totale gli appuntamenti – tra cui uno di danza – in programma dal 30 ottobre al 4 aprile. Non mancherà l’offerta per le scuole: 4 spettacoli dall’11 novembre al 2 aprile, scelti tra quelli in calendario. Invariati i prezzi dei biglietti e degli abbonamenti. Tutti gli spettacoli saranno in programma alle 21.

‘La locandiera’ e ‘Commedia con schianto. Struttura di un fallimento tragico’

Si parte con ‘La locandiera’ di Carlo Goldoni, il 30 e il 31 ottobre, con Amanda Sandrelli. Nel feroce mondo nuovo che Goldoni sa dipingere, la locandiera chiude tutte le porte, piega e stira panni, allontana il vero amore, sposa senza sentimenti il suo servo: resta l’indiscussa padrona della sua vita, ma scalza, la testa e il cuore svuotati. Dall’11 al 14 novembre sarà la volta della ‘Commedia con schianto. Struttura di un fallimento tragico’ di Liv Ferracchiati. Il gioco metateatrale è un pretesto per raccontare lo smarrimento di una generazione senza padri, che sta ricostruendo le proprie basi artistiche e umane su un vuoto di senso.

‘1984’ e ‘Lo Schiaccianoci’

Novembre si chiude con ‘1984’ di George Orwell, in programma il 26 e il 27. A partire da un’indagine sulla verità e sulle diverse forme di controllo del pensiero attraverso i mezzi di comunicazione di massa, il regista Matthew Lenton mette in luce quanto Orwell sia attuale oggi più che mai. È poi la volta della danza, il 4 e il 5 dicembre, con ‘Lo Schiaccianoci’ coreografato da Massimiliano Volpini. Cosa rappresenta la festività del Natale? Volpini l’ha voluta immaginare come una Pandora dei tempi moderni, sorpresa a scoperchiare un grande vaso di verità.

‘Nostalgia di Dio’ e ‘L’onore perduto di Katharina Blum’

Con ‘Nostalgia di Dio’ di Lucia Calamaro, il 17 e il 18 dicembre si conclude il 2019. la rappresentazione si muove in uno strano crocicchio tra la nostalgia di casa e quella dell’infanzia onnipotente, maturata dalla regista ma senza ancora averla capita del tutto. Il nuovo anno parte, dall’8 all’11 gennaio, con ‘L’onore perduto di Katharina Blum’ dal romanzo di Heinrich Böll, con Elena Radonicich e Peppino Mazzotta. Nonostante siano passati più di 40 anni dall’uscita del romanzo, restano attuali alcune problematiche emerse come quelle riguardanti l’uso dei mezzi di comunicazione di massa e le forme di violenza intrinseche al linguaggio mediatico.

‘La leggenda del pallavolista volante’ e ‘Donchisci@tte’

Il 22 e il 23 gennaio il teatro Secci accoglie il pallavolista Andrea Zorzi ne ‘La leggenda del pallavolista volante’ di Nicola Zavagli. Uno spettacolo in cui lo sport incontra il teatro e si fa metafora della vita. Andrea Zorzi, detto ‘Zorro’ – due volte campione del mondo e tre volte campione europeo con la nazionale di Julio Velasco – sale per la prima volta sul palcoscenico e racconta la sua grande avventura. Liberamente ispirato a Don Chisciotte della Mancia di Miguel de Cervantes, il 5 e il 6 febbraio sarà la volta di ‘Donchisci@tte’ di Nunzio Caponio, con Alessandro Benvenuti e Stefano Fresi. Con vesti sgangheratamente complottiste e una spiritualità naif, accompagnato da Sancio, disorientato adepto, Don intraprende un corpo a corpo disperante e ‘comico’ contro un mondo sempre più virtuale.

‘Uomo solo in fila’, ‘Dolore sotto chiave. Sik-sik l’artefice magico’ e ‘Le affinità elettive’

Sarà poi la volta, il 18 e il 19 febbraio, di ‘Uomo solo in fila’ di e con Maurizio Micheli. Protagonista sarà l’attesa di un uomo solo in coda in un anonimo ufficio di Equitalia, accanto ad altri esseri umani che come lui aspettano di conoscere il loro destino. Il 3 e il 4 marzo è poi in programma ‘Dolore sotto chiave. Sik-sik l’artefice magico’ di Eduardo De Filippo. Torna in scena, in chiave comica, il tema della morte. Un testo immediato, comprensibile da chiunque e allo stesso tempo raffinato. La stagione si chiude, dal 1° al 4 aprile, con ‘Le affinità elettive’ di Johann Wolfgang von Goethe. Un gioco di equilibri e contrasti tra essere e dover essere, tra istinto e ragione, tra sensualità e moralità, tra immediatezza e riflessione, tra destino e volontà

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