Terni: «Anche la Curia delude sull’ambiente»

Associazioni ambientaliste scrivono al vescovo ed esprimono sorpresa e disappunto per la vendita di un’area a Miranda dove sarà posto un ripetitore radio

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delle associazioni ambientaliste di Terni
Vas (Verdi ambiente e società), Federazione provinciale Verdi, Wwf, Pronatura

Esprimiamo sorpresa e disappunto alla notizia della vendita da parte della curia vescovile dell’area di sua proprietà, in località Miranda, a Radio Subasio, emittente perugina che probabilmente verrà ceduta al network radiofonico Mediaset. La società Radio Subasio Srl, già proprietaria di un ripetitore di circa 10 metri di altezza, ha intenzione di sostituire il traliccio esistente con un altro megapilone alto circa 30 metri.

La vendita di tale area, circa un ettaro di terreno, è avvenuta al rialzo, nel silenzio più assoluto da parte degli organi di informazione ed è calata a sorpresa sulla testa degli abitanti di Miranda che, attraverso una autotassazione, avevano offerto alla curia circa ventimila euro per acquistare il terreno, cercando di sottrarlo in questo modo a qualsiasi tipo di speculazione da parte di soggetti privati il cui unico obiettivo è quello di massimizzare i profitti a scapito della salvaguardia ambientale e della salute dei cittadini.

Negli ultimi trenta anni, in concomitanza con il proliferare di ripetitori delle eminenze radiotelevisive e della telefonia mobile, la popolazione di Miranda è stata colpita da un aumento notevole di malati di cancro; su 100 residenti 40 sono morti di tumore e 15 sono tutt’ora ammalati. Facendo riferimento all’enciclica di Papa Francesco ‘Laudato si’, riteniamo che quanto sopra illustrato rappresenti un esempio emblematico di quello che viene definito ‘paradigma tecnocratico’, applicato troppo spesso nella società moderna e dalle istituzioni pubbliche attraverso una scarsa valutazione del rischio rispetto ai benefici e la reiterazione di atteggiamenti che provocano degrado ambientale e degrado sociale e distruggono il bene comune presente e futuro.

Ci dispiace dover constatare che la curia di Terni, in questo caso specifico, non abbia preso in considerazione l’importanza della tutela degli abitanti di un piccolo centro quale Miranda che da anni lottano per il diritto ad una vita sana e alla conservazione del loro patrimonio paesaggistico di cui si sentono custodi naturali.

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