Terni, ‘antismog’: la controproposta M5s

De Luca: «Misure inadeguate. Creare quattro livello di emergenza e limitare traffico e fonti emissive in base a quelli»

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Non tardano ad arrivare le reazioni alle decisioni ipotizzate da Comune di Terni e associazioni di categoria – che dovrebbero tradursi in un’ordinanza sindacale ad hoc – in merito alle misure ‘antismog’, a partire dalle limitazioni al traffico veicolare dal prossimo 1° novembre e fino al 30 marzo 2019. Decisamente critico è Thomas De Luca (M5s) che parla di «misure non solo inutili, ma fanno rimpiangere le crociate Di Girolamo-Giacchetti contro i caminetti».

«Ma quale miglioramento ambientale?»

«Partendo dalla clamorosa inapplicabilità dei pittoreschi controlli da parte della polizia municipale sul modello Isee – osserva De Luca -, passando per l’iniquità di un’amministrazione convinta che con una situazione economica familiare di 15 mila euro ci si possa permettere una macchina più ecologica, sempre si giunge a misure che nulla hanno a che vedere con il miglioramento della qualità ambientale. Un blocco irrazionale che penalizza tutti i cittadini proprio mentre si annuncia la riapertura della Ztl e l’incenerimento del combustibile solido secondario (Css)».

La controproposta

«In piena continuità con la linea del Pd – prosegue il consigliere comunale pentastellato -, il blocco del traffico diventa quindi uno strumento per schivare eventuali sanzioni. La nostra proposta l’abbiamo avanzata durante la campagna elettorale e copia in parte ciò che viene fatto a Torino. Quattro livelli di emergenza inquinamento: verde, giallo, arancione e rosso. Più l’inquinamento si alza, più le misure diventano restrittive, interessando non solo il traffico ma anche le altre fonti emissive. Più i livelli sono nella norma, più è possibile circolare liberamente. Incentivi e disincentivi: questo è l’unico modo per sostenere un comportamento virtuoso da parte dei ternani e una presa di coscienza della nostra comunità Auspichiamo nell’ottica di un confronto costruttivo, per il bene della città, un cambio di rotta radicale prima dell’emanazione dell’ordinanza contenente i provvedimenti annunciati».

Parla Federconsumatori: «Vogliamo incontro urgente con Latini»

«È la prima volta – la nota di mercoledì – che su una questione importante come il blocco della circolazione le associazioni dei consumatori non vengono coinvolte. L’amministrazione ha infatti avviato il confronto solo con alcune categorie di rappresentanza del commercio, come se le problematiche legate al traffico fossero un appannaggio dei soli commercianti e non riguardassero, al contrario, tutta la cittadinanza. Non è tuttavia solo il metodo con cui sono state elaborate le proposte dell’amministrazione a suscitare più di un malumore. Nel merito dei contenuti riteniamo il provvedimento sbagliato e cervellotico, poiché allungare di una giornata il fermo degli autoveicoli crea un ulteriore disagio ai cittadini senza produrre un miglioramento proporzionale all’ambiente. Inoltre garantire la possibilità di circolare per coloro che hanno un Isee al di sotto dei 14 mila euro lede la privacy dei cittadini e non è una scelta equa, dato che l’indicatore ha poco a che fare con chi è in reale difficoltà economica. Per tutte queste ragioni come Federconsumatori chiediamo un incontro urgente al sindaco e all’assessore competente per discutere in merito ai provvedimenti presi». Il presidente Franco Todaro inoltre sottolinea che «se davvero si hanno a cuore le condizioni di chi è in difficoltà non si capisce perché sono state cancellate tutte le corse degli autobus da e per Battiferro e Cecalocco, mettendo in grave difficoltà soprattutto le persone anziane e costringendole all’isolamento forzato».

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