Terni, area ex Hawaii: rinascita più vicina

Frazionamento dell’area in corso. Mutuo chiesto. Si attende la posa del primo mattone della Chianina Carni. E spunta un secondo bar

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Frazionamento in corso proprio in questi giorni – l’area era parzialmente demaniale – e dopo lungo penare, impasse definitivamente sbloccato per la realizzazione del bar (si chiamerà Hawaii come l’illustre predecessore? ndR) da parte della Chianina Carni di Pasquale Rago sulla ‘prua’ di ponte Carrara. Tanto che il mutuo per la realizzazione dell’opera sarebbe stato già chiesto. Si attende così la ‘posa’ del primo mattone della struttura che rappresenterà uno snodo chiave per la riqualificazione di un’area cittadina sin troppo degradata.

Il secondo bar

A ridosso del bar-braceria verrà anche realizzato – in campo il Comune di Terni in questo caso con le risorse, attese, del ‘bando periferie’ – l’ascensore che collegherà la piattaforma con lo spazio sottostante lungo il corso del Nera che potrebbe, con strutture ad-hoc, ospitare concerti ed eventi. Ma nelle idee progettuali dell’amministrazione c’è anche la realizzazione di una seconda struttura, di dimensioni ridotte, accanto alla derelitta fontana – mai entrata in funzione – che doveva, un tempo, accogliere una costosa scultura dell’artista Beverly Pepper.

La vasca mai utilizzata

La città ‘parla’ con il suo fiume

Se l’intervento sulla vasca, nascosta agli occhi dei passati ma davvero malmessa, potrebbe essere lasciato a coloro che si aggiudicheranno la possibilità di realizzare questo secondo chiosco-bar – compatibile con il primo -, nell’insieme l’idea è quella di rendere finalmente vissuta e vivibile un’area posta a due passi dal centro storico e che si affaccia sul Caos. Inclusa quella parte di lungo-fiume più prossima a ponte Garibaldi e che, unita alla precedente, rappresenterà il primo tentativo stabile di ‘vivere’ il Nera. Se il tutto andrà in porto, partendo dal locale-braceria più vicino al ponte Carrara, si inizierà finalmente a realizzare quello scambio città-fiume che rappresenta, potenzialmente, una chiave di volta nel superare il degrado e le tante problematiche di sicurezza e decoro che vanno dal parco di via Campofregoso a Lungonera Savoia.

Archeologia industriale in arrivo

Intanto qualcosa si muove sin da ora, visto che nei prossimi giorni – per volontà dell’assessore Enrico Melasecche – l’aiuola posta fra i due ponti potrebbe ospitare due opere di archeologia industriale a cui il Comune darebbe ‘nuova vita’, sottraendole all’incuria. Illuminate a dovere, in attesa che sul resto si stringano i tempi, dopo tante attese a vuoto.

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