Terni, Asm e Comune: «Tariffa Tari giusta»

Il direttore Tirinzi e l’assessore Piacenti D’Ubaldi: «In linea con la normativa vigente». Scintille tra i consiglieri comunali di minoranza Ferranti e Melasecche

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Ad anticipare la cosa era stato, nella mattinata di martedì Enrico Melasecche, consigliere di minoranza al Comune di Terni – «ho controllato io, è tutto in regola» – replicando ad un altro rappresentante delle opposizioni, Francesco Ferranti, che aveva annunciato di aver chiesto chiarimenti a Comune ed Asm sul calcolo della tariffa Tari. Ma adesso è tutto ufficiale. 

Stefano Tirinzi

«Siamo a posto» Il direttore dell’Asm di Terni, Stefano Tirinzi fa sapere – nella mattinata di martedì lo aveva già ‘confidato’ al presidente della seconda commissione del consiglio regionale, Eros Brega, in audizione – con una nota condivisa con l’assessore comunale Vittorio Piacenti D’Ubaldi, «che nei Comuni ove attualmente gestisce la riscossione della Tari e precisamente Terni, Narni, Amelia, Arrone, Calvi dell’Umbria, Montecastrilli, Montecchio, San Gemini e Stroncone, la cosiddetta ‘parte variabile’ viene calcolata in linea con le disposizioni del Mef, ovvero una sola volta per ogni nucleo familiare anche in presenza di pertinenze (garage, cantina). Si conferma quindi la corretta applicazione della stessa, nei Comuni sopracitati dell’ex Ati4, in linea con la normativa vigente ed a tutela degli interessi di tutti gli utenti del servizio».

La polemica Tra i due consiglieri comunali di minoranza, però, la polemica potrebbe essere destinata a continuare, visto che Ferranti, dopo che Melasecche aveva di fatto spento sul nascere i dubbi, sul suo profilo Facebook è andato già deciso: «Nella città di Terni sussiste da 30 anni un consigliere comunale per la verità poco votato, che pur essendo eletto nel centrodestra non perde occasione di attaccare quel centrodestra unito capace di vincere in Sicilia, a Perugia, ad Amelia, a Todi e anche il Liguria. Questo buontempone pur di avere visibilità e attaccare il centrodestra oggi si trasforma nell’avvocato difensore dell’assessore comunale al bilancio del Pd e dei vertici dell’azienda municipale multiservizi (forse poiché vuole riproporre il curriculum di qualche parente come presidente di Asm?). Davvero un peccato questo signorino si metta di traverso al centrodestra unito che potrà con buona volontà essere l’alternativa di governo al fallimento ormai manifesto del Pd Umbro e Ternano». Così, tanto per toccarla piano, come si dice.

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