Terni, Ast: è scontro sulla terziarizzazione

L’ufficio del personale non si presenta all’incontro con le Rsu ed è polemica. Lettera a Burelli per l’assenza di protezioni di sicurezza in acciaieria

Condividi questo articolo su

di F.L.

Nuove ‘frizioni’ tra Rsu e vertici di Ast, questa volta sul tema della terziarizzazione dei reparti centro di finitura e Pix2. Venerdì era in calendario una riunione tra le parti per affrontare una delle questioni che stanno preoccupando le forze sindacali, ma all’incontro si è presentato solo il responsabile di Cdf, Roberto Marricchi, e non i rappresentanti dell’ufficio del personale.

Il Centro di finitura Ast

Le assenze Le Rsu hanno quindi preso atto della mancata presenza, benché più volte sollecitata, e hanno diffidato l’azienda nel proseguire unilateralmente ai processi di terziarizzazione, chiedendo inoltre di conoscere eventuali progetti che riguardano l’intero stabilimento. E’ stato quindi sollecitato un incontro in tempi brevissimi in merito ai reparti interessati, in assenza del quale vengono minacciate «le iniziative necessarie». Già nei giorni passati i sindacati avevano espresso perplessità in merito ad esternalizzazioni e appalti, nell’ambito di un riassetto complessivo del sito, che porterebbero alla perdita del controllo diretto di servizi strettamente collegati alla produzione.

Questione sicurezza La giornata era già iniziata con l’invio all’ad Massimiliano Burelli e al management dell’azienda di una mail da parte della Rsu di stabilimento, irritata per l’insufficienza, all’interno dell’area a caldo dell’acciaieria, dei dispositivi di protezione dei lavoratori. Un problema che riguarda da vicino il tema delicato della sicurezza dei dipendenti.

Massimiliano Burelli

Problema guanti «Per l’ennesima volta le Rsu/rls – si legge nella missiva – denunciano la mancata presenza dei Dpi (dispositivi di protezione individuale, ndr). Nello specifico per il reparto Acc, i guanti che sostituiscono la fornitura corretta non garantiscono una continuità lavorativa svolta in sicurezza, in quanto dopo il primo utilizzo l’efficacia dell’isolamento al calore viene meno».

Risposte celeri Per questo i rappresentanti di fabbrica chiedono che «i dispositivi vengano approvvigionati il più presto possibile» . «Se tale problema non si risolvesse in tempi celeri – concludono – saremo costretti ad intraprendere delle iniziative».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli