Terni: «Ast migliorata in un anno complesso»

Tradizionale messa di Natale celebrata dal vescovo Piemontese. Burelli: «Bene i risultati, ma scenario sfidante. Costretti ad aprire cassa integrazione»

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Massimiliano Burelli e Paolo De Biagi

Sì, un Natale «sereno per i risultati raggiunti», ma ottenuti in un «contesto sfidante che ci ha costretto ad aprire la cassa integrazione per 500 persone a causa della carenza di carico d’ordine». Molto lavoro da fare per Massimiliano Burelli in questo periodo: tra un piano industriale ‘bocciato’ dalle organizzazioni sindacali, il pensiero ai dazi statunitensi, fermate lunghe e il timore per il costo dell’energia non va proprio tutto liscio se si guarda allo scenario generale. Il 48enne amministratore delegato dell’Ast ha fatto il punto della situazione in occasione della tradizionale messa di Natale celebrata dal vescovo Giuseppe Piemontese nel reparto fucine, cui ha fatto seguito il concerto della Big Band dell’istituto ‘Briccialdi’: in arrivo intanto c’è la firma per definire la contrattazione – appalto scorie – con il gruppo finlandese Tapojärvi Oy.

MASSIMILIANO BURELLI: «NATALE SERENO PER RISULTATI AST, MA CONTESTO SFIDANTE. CASSA INTEGRAZIONE PER 500. APPALTO SCORIE? CONFERMO FIRMA ENTRO NATALE» – VIDEO

Il Natale sereno, la cassa integrazione, Trump e le scorie

Burelli può festeggiare i risultati di Ast, ma non certo lo scenario esterno a viale Brin: «Natale sereno – ha commentato l’ingegnere friulano – se guardiamo i risultati ottenuti, mentre il contesto è molto sfidante e siamo costretto ad aprire la cassa integrazione per 500 persone a causa della carenza di carico d’ordino: stiamo lavorando per minimizzare al massimo l’impatto delle condizioni macro-economiche attuali. Recuperare la perdita di produzione? Mercato difficile ad oggi, dipenderà molto dagli sviluppi legati a dazi e le misure di salvaguardia. Sembra che con l’incontro di sabato tra Donald Trump e Zi Jinping ci siano dei primi segnali di disgelo: come abbiamo già visto tra un venerdì e un lunedì può cambiare il mondo di come operano i commerci internazionali. Siamo fiduciosi». Alla celebrazione presenti anche il prefetto Paolo De Biagi, il sindaco di Terni Leonardo Latini (con lui anche il vicesindaco Andrea Giuli e l’assessore Marco Cecconi, oltre al presidente del consiglio comunale Francesco Ferranti), il presidente della sezione ternana di Confindustria Umbria Giammarco Urbani e i rappresentanti delle forze dell’ordine.

PREMIO DI RISULTATO PIÙ POVERO: DA 600 A 532 EURO

L’immediato futuro: «Sicurezza e legalità, molte cose in cantiere»

Per quel che concerne il 2019, Burelli ha sottolineato che «potete aspettarvi di rimanere ulteriormente sorpresi perché abbiamo veramente molte cose in cantiere tra legalità, sicurezza e all’essere parte di un territorio del quale siamo molto orgogliosi. Sono contento che possiamo ancora ospitare la messa con il vescovo Piemontese e vedere le famiglie dei nostri colleghi che quest’anno hanno fatto tanto per aiutarci ai migliorare». In prima fila per Ast anche il direttore di stabilimento e divisione fucine Massimo Calderini, Tullio Camiglieri delle relazioni esterne e il presidente del Circolo Lavoratori Terni Giovanni Scordo. L’ad dell’azienda ha confermato – non c’è la data certa per ora – che la firma con Tapojärvi Oy per l’appalto scorie ci sarà entro Natale.

WE CARE AWARD PER L’AST

L’utile e il contorno difficoltoso

Massimiliano Burelli

Questo è «il terzo anno – il discorso di Burelli durante la messa – che ci troviamo insieme in questa giornata e per il terzo anno voglio cogliere l’occasione per fare un bilancio e condividere con voi i risultati raggiunti da tutta la nostra squadra. Anche il 2018 conferma per Acciai Speciali Terni quel percorso di miglioramento avviato negli ultimi due anni fiscali. Per la seconda volta, il bilancio di Ast si chiude con numeri importanti, che raccontano più di ogni parola la crescita dell’azienda: l’utile è passato dagli 87 milioni dello scorso anno ai 98 di questo appena chiuso. Un risultato che conferma come la strategia intrapresa sia quella giusta, che il riposizionamento di Ast sul mercato globale sta portando i suoi frutti e che l’azienda opera in relativa serenità. Questo è accaduto nonostante il 2018 sia stato, per tutto il mercato siderurgico, un anno particolarmente complesso. A partire dall’introduzione dei dazi statunitensi sull’acciaio provenienti dall’Asia, che ha esposto l’Europa al rischio di divenire il luogo di approdo per milioni di tonnellate di prodotto asiatico che non trova più sbocco sui mercati del nord America. Un rischio serio che si aggiunge ad un altro pericolo che grava sull’industria siderurgica italiana: il prezzo dell’energia».

AST E CARENZA DI ORDINI, SCATTA LA CASSA INTEGRAZIONE

Produttività, consegne, qualità e certificati

Passando al dettaglio, l’ad di Ast ha poi puntualizzato che «nonostante un quadro complessivamente poco favorevole, abbiamo raggiunto risultati positivi, migliorando la produttività, intervenendo sulle inefficienze e proseguendo il percorso avviato a settembre 2016 con il miglioramento continuo, puntando con decisione alla qualità e all’innovazione. In questi anni abbiamo aumentato i controlli e migliorato i processi di acquisto, privilegiando la puntualità delle consegne e riducendo in maniera importante il numero dei reclami. Abbiamo ottimizzate procedure e processi produttivi, con strumenti aziendali fortemente innovativi per la siderurgia. Non dobbiamo dimenticare che il raggiungimento di questo traguardo è stato possibile grazie a un insieme di piccoli passi compiuti da tutta la nostra comunità. Ringrazio ogni singolo dipendente, perché insieme abbiamo dato prova di sapere reagire alle difficoltà, rimettendo in ordine i conti, avviando un cammino di rinnovamento e trasformando la nostra cultura del lavoro: un cambiamento che ha permesso ad Ast di ottenere importanti riconoscimenti. Solo poche settimana fa abbiamo ricevuto ufficialmente le 5 certificazioni di qualità ottenute nell’ultimo anno. Cinque certificati in un anno: è un risultato davvero sorprendente. Il percorso di Ast verso un miglioramento delle proprie certificazioni è partito a maggio 2017, quando il sistema di qualità da ufficio burocratico generatore di procedure è diventato un ente di supporto per rendere tutto il sistema aziendale più competitivo, consentendo all’azienda di presentarsi sul mercato con un sistema che garantisce la qualità del prodotto».

«UTILI OK, TEMO IL COSTO DELL’ENERGIA»

Il percorso e il governo italiano

«Abbiamo conquistato – ha proseguito – nuovi spazi di mercato, intrapreso un percorso di responsabilità sociale e di apertura al territorio. Al centro del percorso di rinnovamento abbiamo messo il contrasto alla corruzione in tutte le sue forme, coltivando onestà, coerenza e lealtà, come valori fondamentali per l’Acciaieria e per tutto il territorio. Un impegno concreto, che ha avuto il suo riconoscimento con l’adesione di Acciai Speciali Terni a Transparency International: tra pochi giorni saremo a Washington per condividere la nostra esperienza in occasione del Business Integrity Day, il progetto lanciato dal ministero degli Affari Esteri in collaborazione con Transparency per presentare all’estero i modelli di compliance e le pratiche d’integrità e anticorruzione di società che si sono distinte anche sotto questo profilo. Per il secondo anno Ast è tra queste aziende modello. Acciai Speciali Terni inoltre è entrata a fare parte del Biac Task Force on Anti-Corruption dell’Ocse e, grazie al progetto del Bif Road Show, ha contribuito a diffondere sul territorio le migliori pratiche messe in campo delle aziende italiane, per renderle patrimonio comune e arricchire la cultura industriale del nostro paese». Rapida battuta col sorriso off-records sul governo italiano: «Cosa mi aspetto? Che non aumentino le tariffe energetiche».

La sicurezza e gli infortuni

«Al primo posto della nostra agenda – le parole del 48enne ingegnere – resta sempre l’impegno forte e determinato per la sicurezza. Proseguono in Ast i workshop dedicati alla Safety Leadership organizzati con la Fondazione Lhs (Leadership in health and safety), un’organizzazione no profit costituita nel 2010 per sviluppare attività di ricerca, programmi di formazione e campagne di informazione in ambito di salute e sicurezza. In tema di sicurezza non si fa mai abbastanza e finché ci sarà un infortunio non saremo soddisfatti. Fare in modo che le persone rispettino le regole, migliorino le proprie performance e quelle dei colleghi è un punto su cui stiamo lavorando e su cui dovremo fare sempre di più. Disponiamo di un efficiente sistema di gestione della sicurezza che contempla strumenti, metodi e procedure all’avanguardia. Un sistema moderno, adeguato e capillare, ma assolutamente insufficiente se noi per primi non rispetteremo le regole e non orienteremo il nostro comportamento, rendendoci ‘proattivi’ nell’identificare i rischi. La scorsa settimana abbiamo firmato in Prefettura il Protocollo d’intesa tra Ast, istituzioni e organizzazioni sindacali per garantire sempre più elevati livelli di salute, sicurezza e tutela ambientale all’interno dell’acciaieria. È un altro passo in avanti verso il più significativo dei nostri obiettivi: ‘infortuni zero’. È importante sottolineare che il protocollo è sia stato ampliato anche al tema dell’ambiente. Su questo argomento voglio ricordare che, dopo un complesso lavoro di verifiche tecniche, analisi, sopralluoghi ed incontri, ad agosto abbiamo scelto la società finlandese Tapojärvi Oy per gestire il processo di trattamento delle scorie dell’acciaio inossidabile prodotto a Terni, con l’obiettivo di trasformarle in materiali da riutilizzare e commercializzare. Un risultato che rafforza il nostro impegno per la tutela dell’ambiente, in un costante lavoro di ricerca e di innovazione. Un altro tassello che si aggiunge alla costruzione di quel modello di economia circolare fortemente voluto da Ast, in sintonia con le indicazioni della Comunità Europea».

‘CINEMA IN PEDIATRIA’, L’AST AIUTA ‘I PAGLIACCI’

Report sostenibilità, ricalcolo. ‘Cinema in pediatria’

Alessandro Rossi

A stretto giro ci sarà la pubblicazione: «Avverrà nei prossimi mesi. Uno strumento destinato a rappresentare uno spartiacque nel rapporto tra fabbrica e territorio e un importante esperimento nel campo siderurgico italiano: il primo report di sostenibilità per un’azienda del settore». L’azienda si è presa un paio di mesi in più per ricalcolarlo – altrimenti il report era già pronto, basato sull’anno non ‘fiscale’ – e allinearlo anche sotto l’aspetto finanziario. «Il nostro percorso di miglioramento continuo ha come obiettivo principale quello di trasformare la qualità della nostra vita lavorativa, rendendola più sicura, serena e gratificante. Un impegno e una promessa che facciamo a noi stessi e ai nostri cari». Infine conclusione dedicata ad un’opera benefica: «Permettetemi di ricordare che all’ingresso di Ast e accanto all’altare troverete due salvadanai, dove sarà possibile offrire una libera donazione per sostenere il progetto promosso dall’Associazione I Pagliacci ‘Cinema in Pediatria’, all’interno dell’Azienda ospedaliera ‘Santa Maria’. Consentitemi ora di formulare i miei più sinceri auguri di buon Natale e felice anno nuovo a tutti voi e alle vostre famiglie».

LA GALLERY DI ALBERTO MIRIMAO

L’omelia del vescovo Piemontese

«Seguendo una antica tradizione, la città, rappresentata dalle istituzioni, si ritrova attorno alla grande famiglia delle acciaierie, ai lavoratori, impiegati, dirigenza, proprietà per uno scambio di auguri in una delle feste più importanti e sentite dell’anno. L’atmosfera natalizia ravviva i ricordi, accende la speranza, rafforza le attese di benessere e l’impegno per un futuro migliore. La liturgia richiama la nostra attenzione sulla venuta del Signore Gesù, che è quella che si manifesta ogni giorno a ciascuno di noi, alla chiesa e al mondo. Una venuta che si realizza nella parola di Dio, nei sacramenti, nei poveri che incontriamo, nelle opere di giustizia che compiamo. In questo luogo di lavoro dove si svolge una gran parte della vostra vita, riconosciamo anche un progetto che è affidato ad ognuno dal Signore, per realizzare voi stessi e per contribuire al benessere e al progresso della nostra società. In questo appuntamento annuale ognuno è invitato a chiedersi con quale spirito vive questa missione. Certo c’è tanta fatica, tanto sudore a volte insofferenza. Il figlio di Dio si è fatto uomo, ha voluto egli stesso provare la fatica e il sudore, e insegnarci a viverla con dignità, come missione da compiere. Maestranze, imprenditori, proprietari, dirigenza, sono tutti coinvolti, attraverso la missione del lavoro, ad accogliere e a preparare l’incontro con il Signore. Nella verità, nella giustizia, nella correttezza dei rapporti, quelli personali, quelli aziendali e quelli sociali, noi ci giochiamo il valore e il destino della nostra esistenza e anche delle persone che ci sono state affidate. La nostra preghiera la condivisione del medesimo destino, l’incontro con il Signore in preparazione al Natale, la nostra presenza qui, sta ad indicare la volontà comune di vivere secondo giustizia, nell’accoglienza reciproca e del Signore che viene. Gli auguri di buon Natale, l’allestimento del presepe e dell’albero, delle luminarie, avranno senso se vivremo con intensità e nella giustizia le nostre relazioni e le scelte fondamentali della nostra vita, le stesse che Gesù Cristo ha voluto sperimentare per primo e che ci ha insegnato a vivere in attesa del suo ritorno».

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