Terni, bando Cascata Marmore: tutti out

Raggruppamenti misti e non orizzontali, ‘tagliate’ cordate guidate da Alis e Umbria Risorse. Martedì udienza al Tar per ricorso CoopCulture: «Noi ancora interessati»

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di S.F.

«Purtroppo nessuno dei due soggetti può essere ammesso alla gara». Con questa frase Luca Tabarrini alle 9.10 di venerdì mattina – prosecuzione della seduta iniziale per l’apertura delle buste – ha ufficializzato lo stop temporaneo alla gara per la gestione dei servizi turistici della Cascata delle Marmore: il problema è legato al tipo di associazione del raggruppamento temporaneo d’impresa. Sono miste e non orizzontali, come prevede il capitolato. A differenza della prima occasione c’era anche un rappresentante di Vivaticket, Daniele Garrasi, mentre per l’altra parte c’era Diego Pieroni della Let’s travel srl. Martedì a Perugia è prevista al Tar Umbria la discussione del ricorso presentato dalla società Cooperativa Culture e che riguarda proprio questa tematica. Caos in arrivo e M5S all’attacco.

L’APERTURA DELLA BUSTA AMMINISTRATIVA DELLA SCORSA SETTIMANA: TUTTI I COINVOLTI

La seduta di venerdì 17 maggio

La motivazione tecnica

In sostanza nessuna delle due ha rispettato le prescrizioni minime per i requisiti di ammissione: il capitolato infatti non prevede categorie secondarie e di conseguenza l’unico raggruppamento possibile è quello di tipo orizzontale. Si tratta di un prerequisito – vuol dire che ogni operatore dei gruppi doveva possedere tutti ciò che era necessario per accedere al bando – che manca in entrambi i casi come affermato venerdì mattina a palazzo Spada. E non solo: «Per Umbria Risorse ci sono anche altri elementi che dovrebbero essere oggetto di soccorso istruttorio. La gara al momento è chiusa qui con i due soggetti non ammessi e ci saranno delle riunioni a livello politico», è stato specificato: a colloquio con Tabarrini pre apertura di seduta c’era il vicesindaco Andrea Giuli ma, pare, per altre ragioni. Insomma, si va verso un nuovo bando con tutti i problemi che comporta: da tenere in mente che l’attuale gestione con Vivaticket a capo ‘scade’ a settembre. Il presidente della cooperativa Alis, Stefano Notari, è giunto nell’ufficio di Tabarrini a giochi fatti: di certo si tratta di un esito quantomeno sorprendente.

VIVATICKET IN AZIONE DAL 1° MARZO

Le società del gruppo guidato da Umbria Risorse

CoopCulture vs il Comune al Tar, il perché del ricorso

Gruppi orizzontali, misti e verticali. Proprio su questo tema a fare ricorso contro il Comune di Terni e l’area territorio e sviluppo (costituiti in giudizio da mercoledì) è stata la Società Cooperative Culture – difesa dagli avvocati Antonietta Favale, Angelo Annibali, Gabriele Tricamo e Matteo Valente – lo scorso 7 maggio, a poche ore dalla scadenza per la presentazione delle offerte: «La ricorrente lamenta – si legge nel dispositivo – che il bando di gara, impone la partecipazione unicamente di raggruppamenti temporanei di imprese e/ orizzontale, e/o misto, rimanendo non chiara la possibile costituzione di Rti tipo verticale esponente e rendendo così impossibile la partecipazione della esponente alla gara e, in ogni caso, difficoltosa la partecipazione della maggior parte delle imprese sia Pmi che grandi, operanti, come l’odierna ricorrente, nel settore della valorizzazione dei beni paesaggistici e culturali».

IL CAPITOLATO D’APPALTO PER LA GARA TRIENNALE DA 1,7 MILIONI DI EURO

Le società del gruppo Alis

Istanza cautelare respinta, martedì trattazione collegiale

Nel decreto cautelare del magistrato Raffaele Potenza tuttavia viene sottolineato come «la tempistica osservata nella impugnazione del bando (depositata due giorni prima rispetto all’odierno termine, il dispositivo è del 9 maggio, ndr), fissato per la presentazione della domanda, a sua volta iniziato a decorrere un mese prima, contrasta con il concetto di estrema urgenza presupposto dalla misura monocratica richiesta, oltre a ingiustificatamente restringere lo spazio temporale necessario persino per la sommaria valutazione richiesta dalla legge; la complessa natura interpretativa delle questioni sollevate , nonché il confronto svoltosi con l’amministrazione per chiarire la portata delle disposizioni di gara, contraddicono nella fattispecie la tesi che dette disposizioni fossero indiscutibilmente immediatamente preclusive della partecipazione alla gara e quindi tali esonerare la ricorrente dalla presentazione della domanda; per contro la presentazione di quest’ultima, seguita da eventuale esclusione applicativa della legge di gara, avrebbe comunque consentito la riproposizione delle questioni formulate a suo carico». Domanda respinta e martedì trattazione collegiale per la richiesta di sospensiva che, tuttavia, a questo punto perde di significato post interruzione odierna.

Dg CoopCulture: «Noi ancora interessati». Umbria Risorse in attesa

In attesa dell’udienza di martedì mattina, sulla questione si espone la direttrice generale della Coop Culture e presidente dell’Assemblea nazionale dei delegati: «Siamo molto sorpresi – spiega a umbriaOn Letizia Casuccio – dal fatto che non ci sia data la possibilità di competere anche se, in questo settore, siamo tra i player più importanti in Italia. Erano stretti e poco calzanti i requisiti per l’universo mercato; la gara era di nostra interesse e avremmo fatto un’ottima offerta per la gestione di un asset così importante». La partita non è chiusa qui: «L’Umbria per noi è d’interesse visto che gestiamo già a Todi, Foligno e città d’arte umbre». Non è escluso che ci siano ulteriori – questa volta contro la decisione odierna – ricorsi, tutt’altro, ovviamente da parte delle escluse. «Abbiamo una riunione – spiega Marcello Bigerna, Ceo di Umbria Risorse – martedì mattina e valuteremo». La sensazione è che si voglia attendere il responso di martedì al Tar.

Thomas De Luca

De Luca attacca: «Ecco la competenza di Latini»

Non si fa attendere troppo l’attacco del consigliere pentastellato: ‘Il primo requisito per il sindaco di questa città deve essere l’onestà. L’onestà si deve associare a competenza e concretezza. Un sindaco onesto e incapace non serve a Terni, ma serve onesto e con le idee chiare e quelle abbiamo dimostrato di averle’. «C’è da scompisciarsi dalle risate a pensare a queste parole del ‘Capitano’, Matteo Salvini, nel comizio prima del ballottaggio. A distanza di un anno non passa giorno in cui non si registri uno scivolone amministrativo di una delle Giunte più pagate della storia della città: al Comune di Terni le gare non s’hanno da fare. Siamo passati da una classe politica che le evitava, per procedere con proroghe e affidamenti diretti ad una che non ha le competenze minime nemmeno per ‘scrivere’ i bandi. A pagare saranno per l’ennesima volta i lavoratori e l’immagine turistica della città. Ritengo ridicolo questo tiro al piccione nei confronti del vicesindaco Andrea Giuli, che ha responsabilità irrisorie in questa storia, anche da parte di neo-consiglieri della Lega. Mesi e mesi in cui proprio la Lega che aveva promesso il cambiamento sta conservando i fattori strutturali interni all’amministrazione che hanno portato il comune al dissesto, a partire dalla ‘nuovissima’ riorganizzazione del personale. Mesi in cui stiamo ‘pagando la formazione’ a questa nuova classe dirigente con scarsissimi risultati. Abbiamo aspettato, la pazienza è finita. È ora che Latini faccia quello che fino ad ora non ha mai fatto: assumersi le sue responsabilità».

«Travisato ‘ad arte’»

A De Luca arriva la replica del ‘neo consigliere’ della Lega – Federico Brizi – che, chiamato in causa, chiarisce il senso del suo post su Facebook: «Il sostegno all’opera dell’amministrazione, e quindi al vice sindaco, è massimo ed il rammarico è per le problematiche di carattere burocratico. Consiglio al collega De Luca di leggere meglio ciò che uno scrive, in tal modo eviterebbe interpretazioni personali e di parte che non hanno ragione d’essere».

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