Terni, bando mense: «Diffida al Comune»

Il Cosec: «L’amministrazione si era impegnata a discuterlo pubblicamente, se questo non avviene ci sorge qualche dubbio»

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di Fra.Tor.

«Sul bando per la refezione scolastica che uscirà a breve non c’è stata nessuna discussione pubblica. Si tratta di un atto consigliare e per questo abbiamo diffidato il Comune di Terni». Queste le parole del Cosec che torna a discutere sul tema mense e refezione scolastica.

No trionfalismi «Il dibattito sulla refezione scolastica è stato riportato nei giorni scorsi dai sindacati in maniera un po’ troppo trionfalistica», esclama Rodolfo Graziani, del Cosec. «Prima di tutto perché loro conoscono il bando e noi no? Non si devono esaltare gli obiettivi raggiunti a marzo e ad aprile – il mantenimento delle cucine in loco e il ‘no’ alla plastica a beneficio del coccio, ad esempio -, perché gli obiettivi reggono e hanno una funzione soltanto se nel bando che regolerà il servizio le caselle verranno incastrate nel modo giusto, altrimenti rischiamo di ritrovare i problemi riscontrati nel vecchio bando».

Il bando Cosec, Comitato commissari mensa e sindacati erano d’accordo sul fatto che la «bozza del bando doveva essere presentata a tutti per verificare che contenesse tutti gli elementi che sono stati prodotti dai tavoli di lavoro, consegnati e approvati in consiglio comunale a maggio, in sede di approfondimento in seconda commissione. Finché non si discute di questo non possiamo sapere i contenuti del bando. Fondamentale dovrà essere l’attività di vigilanza e controllo per la tutela dei minori, dato che a quanto ci risulta, in passato, non è stato preso nessun provvedimento nonostante siano stati trovati vari oggetti all’interno dei piatti».

Il Regolamento Ad aprile, inoltre, «avevamo consegnato al Comune le nostre proposte per il regolamento per la costituzione dei comitati di controllo. Ma anche questo – spiega ancora Graziani – deve essere discusso in consiglio comunale per poi essere allegato al bando. Chi vince il bando deve sapere le modalità di pagamento Isee e quelle di controllo. Il regolamento, poi, è importante anche perché il bando deve tener conto delle incompatibilità dei ruoli. Non può essere approvata da determina dirigenziale senza sapere quali sono i regolamenti».

Rimodulazione Isee Altro impegno preso ad aprile riguardava la rimodulazione Isee. «A noi interessa il futuro adeguamento delle rette: servono più fasce Isee e quelle più basse non dovranno essere toccate da incrementi. Per il resto siamo disposti a dialogare purché la refezione rimanga di qualità e l’aumento venga adeguatamente giustificato. Se anche queste verifiche non avverranno parallelamente al bando, il rischio è quello di affidare prima un servizio e poi rivedere le modalità di pagamento».

I debiti Secondo Luca D’Abramo del Cosec, però, non è solo questo il problema. «Quanto affermato dall’assessore Piacenti D’Ubaldi e dalla dirigente Daniela Virili, sulla situazione debitoria del Comune di Terni, non è del tutto vero. Abbiamo potuto vedere, da alcuni documenti, che nel 2013 il Comune ha ricevuto un contributo dalla Cassa depositi e prestiti di 7 mila euro, da utilizzare per pagamenti a fornitori, tra i quali All Foods. Che fine hanno fatto quei soldi visto che il debito non ha fatto altro che salire? E le rette mensili dei genitori che fine hanno fatto?».

Sito internet Nei prossimi giorni sarà online «il nostro sito internet – www.cosec-sec.info – e avrà due funzioni», hanno detto in conclusione. «La prima è simbolica, perché chi pensava che il Cosec si sciogliesse come neve al sole, ha sbagliato. Noi continueremo ad essere presenti nel tempo anche dopo la presentazione del bando, facendo verifiche e controlli sulla gestione e qualità. L’altro aspetto è prettamente informativo perché il sito sarà suddiviso in varie sezioni in cui l’utente potrà consultare tutti gli atti e le delibere del Comune di Terni, della Regione Umbria, dello Stato e della Comunità europea; la cronistoria dei servizi educativi e della refezione scolastica; le varie proposte elaborate nel tempo; i comunicati stampa e il dibattito che si è sviluppato. Una vera e propria memoria storica di tutta la vicenda».

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