Terni, biblioteca e Sec: «Problemi e annunci»

L’Usb: «Manutenzione e lavori in bct, perché non si parte». Sul Grillo Parlante: «Esposizione del libro dei sogni»

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di Cinzia Colagrande
Federazione Usb di Terni

Per la Bct ciò che cambia, incrementandosi, è solo il numero di problemi che ha la struttura ed il disagio del personale che vi opera.Nel 2017 l’odissea è continuata: l’impianto di condizionamento, allo stremo, si è arreso agli anni e  soprattutto all’incuria, che ha sempre fatto da concreto contraltare ai deliri su improbabili nomine di Terni a ‘Città della cultura’.

GRILLO PARLANTE E RICONVERSIONE

Manutenzioni mai fatte in maniera sistematica e rappezzi in emergenza, hanno determinato un quadro irrecuperabile e costretto alla chiusura della Bct in estate, diventata invivibile e infrequentabile, pena il colpo di calore! E il 2018? Come si prospetta la prossima estate? Sentiremo la ormai consueta litania del ‘non ci sono soldi’? Probabilmente è anche vero, ma è altrettanto vero che anche quando i soldi ci sono, la negligenza ha il sopravvento e non si procede con i necessari lavori e manutenzioni.

Agenda Urbana prevede lo stanziamento di circa 100 mila euro per l’adeguamento dell’impianto di illuminazione della Bct, ma non è dato sapere quando i lavori potranno essere effettuati, mancando il progetto per tale intervento. Nei 100 mila euro non sono comprese le risorse per i costi di progettazione, che avrebbe dovuto essere fatta internamente all’ente. Cosa è successo, dunque? Perché un tale ritardo? Perché il progetto di intervento per la Bct ancora non parte? Siamo portati a credere, invece, che la strategia sia quella solita di gettare fumo negli occhi, con annunci roboanti che poi non avranno un seguito, con danno diretto per i cittadini che non avranno un servizio adeguato e gli operatori che dovranno continuare a soffrire disagi.

Un po’ come succede da vari anni anche per i servizi educativi comunali. Sono state chiuse scuole dell’infanzia, con misere scuse e ridicoli risparmi, sbandierando come contropartita l’incremento di posti e di servizi per i più piccoli. Intanto però si progetta un servizio ‘nuovo’, si mettono in sofferenza i servizi superstiti, si sottopone il personale a carichi sempre più pesanti di lavoro, non sostituendo quasi mai le assenze con supplenze.

Si procede poi con l’ennesimo annuncio, dichiarando conclusa la progettazione pedagogica del ‘nuovo’ servizio polifunzionale, Grillo Parlante. Finita però l’esposizione del libro dei sogni, si mettono avanti le mani, come ormai si è allenati a fare: se il servizio avvierà la propria attività più tardi del previsto, o come noi temiamo mai, la colpa sarà di chi non ha provveduto all’adeguamento della struttura. Si glissa volutamente sullo stato della progettazione di quei lavori di adeguamento e soprattutto sulla questione finanziaria: quanti fondi occorreranno?

L’annuncio in pompa magna della fine della progettazione del progetto per il Grillo Parlante, è funzionale anche per gettare fumo negli occhi sul versante del personale che occorrerà per il servizio, vista l’attuale impossibilità ad assumere. Guardando anche ai prossimi pensionamenti, quale personale comunale si pensa di assegnare a tutti quei servizi e laboratori previsti, oltre a quello che fino a questo momento si è occupato, da un ufficio, della progettazione? Personale che, per inciso, essendo terminata la fase progettuale, dovrebbe riprendere il lavoro in classe/sezione, in attesa dell’avvio della fase attuativa, ammesso che ci siano fondi e progetto e che la struttura di via Botondi venga davvero adeguata.

Non occorre purtroppo troppa fantasia per immaginare come questo grosso sforzo progettuale andrà a vantaggio di qualche privato, al quale verrà affidata, esternalizzandola, un’altra fetta di servizi educativi comunali, coerentemente ad un perverso disegno strategico che da tempo denunciamo.

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