Terni Biomassa, Regione autorizza

L’impianto d Maratta ha ricevuto l’Autorizzazione integrata ambientale. Contro questa decisione, sabato manifestazione di protesta e ricorso al Tar del comitato ‘No inceneritori’

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Terni Biomassa

Può tranquillamente lavorare. L’impianto Terni Biomassa di Maratta – per il quale si sono registrate polemiche e siparietti politici sui quali sarà utile tornare – ha ricevuto l’autorizzazione integrata ambientale (Aia) dalla Regione.

IL DOCUMENTO DELLA REGIONE 

Tutto previsto L’assessore Fernanda Cecchini, nei giorni scorsi, era stata chiara quando aveva annunciato che Terni Biomassa non si poteva fermare e, infatti, Paolo Grigioni e Emanuele Smacchi – del servizio Autorizzazioni ambientali – hanno posto le firme sul documento che mette fine, per ora, alla faccenda.

Una manifestazione del Comitato ‘No inceneritori’

«Tatticismi della Regione»  Immediata la reazione del comitato ‘No inceneritori’ di Terni: «Come prevedibile Terni Biomassa è stato autorizzato definitivamente. La Regione Umbria – dicono dal comitato – trincerata dietro i tecnicismi normativi non ha avuto il coraggio di fermare l’ennesimo impianto inquinante nella Conca malgrado anni e anni di mobilitazioni e iniziative cittadine; malgrado le evidenze dello Studio Sentieri, malgrado la consapevolezza generale di uno stato ambientale assolutamente compromesso».

L’accusa Ma il ‘No inceneritori’ non si limita a questo: «Il Comune di Terni, nelle vesti del suo sindaco/medico, ha sostanzialmente dato vita ad una messa in scena annunciando lo scorso anno il proprio parere negativo, facendo presagire la reale possibilità anche guiridica di arrivare al diniego dell’autorizzazione. E invece si è scoperto che non ha prodotto alcun parere tecnico, la stessa Regione lo ha smentito. Per non parlare della Asl, costretta dalla mobilitazione popolare a presentarsi per la prima volta in venti anni ad una conferenza dei servizi con un proprio documento; che nella fattispecie non ha influito minimamente nel procedimento».

Sabato manifestazione Quella già programma per sabato prossimo, quindi, per il comitato ‘No inceneritori’ «sarà la manifestazione dell’indignazione ma anche la dimostrazione che non ci fermeremo. Lanceremo la raccolta fondi per il ricorso al Tar a cui inziamo a lavorare con i nostri legali già da oggi. Che dire? Per Regione, Comune, Asl e Arpa a Terni è possibile tutto. E’ possibile concentrare decine di camini industriali, due inceneritori inutili e chissà cos’altro ancora»

Seguono aggiornamenti

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