Terni, bomba a Cesi: le spese per gli sfollati

9 mila euro per l’accoglienza durante la fase emergenziale per l’operazione di disinnesco

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Dai 2 mila 882 euro per la rimozione e il montaggio di un bombolone Gpl fino ai 66 per «acquisti vari accoglienza popolazione». Una serie di voci che portano il totale della spesa a 9 mila e 40 mila: questa la cifra che il Comune di Terni ha speso per attivare il soccorso e l’assistenza delle persone interessate dall’operazione di disinnesco dell’ordigno bellico in zona stazione di Cesi a fine luglio.

Le spese

In quella circostanza gli uffici della Protezione civile e salute pubblica avevano disposto servizi e forniture indispensabili per procedere con l’assistenza e l’accoglienza degli sfollati durante la fase emergenziale. Creditori da pagare e determina firmata: circa 2 mila 700 euro per la pulizia del palatennistavolo ‘De Santis’, 1200 per il trasporto delle persone con disabilità, quasi 700 per la stampa e la distribuzione dei volantini di avviso e poco meno di 200 per l’ospitalità in albergo.

29 LUGLIO, LA LUNGA GIORNATA PER IL DISINNESCO E IL TRASPORTO

Il pagamento

Via libera al pagamento dei creditori: «La spesa è indifferibile ed urgente e compatibile con i relativi stanziamenti di cassa e che il successivo pagamento può essere effettuato entro i termini contrattuali; l’obbligazione giuridica è tassativamente regolata dalla legge ed è necessaria per evitare che sia arrecati danni patrimoniali certi e gravi all’ente in quanto le misure precauzionali a tutela della pubblica incolumità sono obbligatorie e vanno assicurate anche per evitare danni alla salute pubblica».

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