Bretella Ast-San Carlo, serve bonifica bellica

Fase di progettazione e studi a Terni: bando da oltre 50 mila euro. Non solo: doppia prescrizione della soprintendenza, scatta ricerca di un archeologo

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Sondaggi per fini ambientali e geotecnici con elaborazione di analisi tecnico-scientifiche e soprattutto la bonifica sistematica terreste da ordigni bellici inesplosi. Due attività propedeutiche alla realizzazione della bretella stradale tra lo svincolo di San Carlo e l’Ast: il Comune, con due appositi bandi, ha iniziato la ricerca dei professionisti per tali compiti. La spesa complessiva – fondi regionali per le fase di progettazione – supera i 60 mila euro.

IL GRUPPO DI LAVORO COMUNALE PER LA REALIZZAZIONE DELL’OPERA

La bonifica bellica

Il dirigente ai lavori pubblici Renato Pierdonati, facendo il sunto della situazione, spiega nel documento che «il sito sul quale dovrà essere realizzata la bretella stradale si trova nelle immediate vicinanze delle acciaierie, preesistenti agli eventi bellici della seconda guerra mondiale e quindi, per loro natura, obiettivo militare ad alto rischio di bombardamenti». Prima del via libera per la realizzazione serve dunque la bonifica sistematica da ordigni bellici:  «Al momento il tracciato stradale individuato, pur ricalcando le previsioni del vigente Prg, deve essere confermato dall’esito positivo delle indagini ambientali tese ad accertare l’assenza di sostanze inquinanti che ne impedirebbero la realizzazione» e, dunque, per ora «la bonifica da ordigni bellici inesplosi deve essere limitata alle sole zone interessate dai sondaggi geognostici ed ambientali onde evitare dicoinvolgere aree che potrebbero non essere interessate dal tracciato definitivo». Progetto complessivo da 63 mila 771 euro, base d’asta fissata a quota 51 mila 428 euro.

I FONDI PER LA BRETELLA AST-SAN CARLO

La soprintendenza e l’archeologo

C’è poi la duplice richiesta della Soprintendenza in ambito archeologico. Altra gara indetta da 9 mila 220 euro di base. Due le prescrizioni imposte per la tutela di eventuali «contesti archeologici al momento non prevedibili»: si tratta dell’utilizzo di «sondaggi e/o saggi già previsti in progetto per fini ambientali e/o geotecnici anche ai fini archeologici con elaborazione delle relative analisi tecnico scientifiche ad opera di un archeologo professionista a spese della committenza; ­ l’assistenza archeologica durante le operazioni di cantiere comportanti scavo e movimento terra da parte di un archeologo professionista a spese della committenza e sotto la direzione della medesima soprintendenza». Scattata dunque la ricerca di un archeologo professionista».

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