‘Terni, immigrato senza biglietto aggredisce controllore che reagisce e lo mette ko: sospeso’: la notizia sarebbe di per sé interessante – un caso di cronaca a pieno titolo – se non fosse semplicemente una bufala. A lanciarla nella giornata di domenica, il sito ilfattodalweb.com (già finito sulla black list di Butac) e quindi, a seguire, un altro portale il cui nome è utile solo a confondere: lanozione.com
La bufala Sulla storia – risultata completamente fasulla a seguito dei doverosi riscontri – vale la pena spendere solo poche parole. Un controllore chiede il biglietto del bus ad un giovane di colore ma lui ne è sfornito. Nasce una discussione con il giovane che aggredisce l’addetto che, a sua volta, lo picchia e lo spedisce all’ospedale di Terni con una prognosi di 60 giorni. In una finta intervista l’addetto spiega di non essere razzista e di essere stato sospeso dal servizio in seguito all’episodio.
Il dubbio come medicina È del tutto evidente che bufale come questa – così come quella che, per rimanere a Terni, raccontava di fantomatici commercianti cinesi che rapiscono clienti per asportare gli organi – siano dannose, per chi fa il nostro mestiere e soprattutto per il clima sociale di una comunità già provata da altre mille tensioni. L’importante è non fidarsi mai troppo, come spesso consigliano le forze dell’ordine per evitare guai e truffatori. Lo consigliamo anche noi quando si tratta di notizie, perché porsi dubbi e domande è una delle poche medicine contro l’invasione di false notizie – molte delle quali a sfondo razzista – create ad arte.
