Terni, cade in una buca e il Comune la multa

Vicenda grottesca per una 45enne ternana finita a terra per un sampietrino mancante. «Non era sulle strisce»: danno e beffa

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La storia, a voler essere gentili, è quantomeno curiosa, anche se la diretta interessata – una ternana di 45 anni – non usa la stessa delicatezza nel definirla. E come darle torto: «È semplicemente una vergogna. Una presa in giro».

La caduta «Venerdì 1° settembre – racconta – erano le 9.30 circa, mi trovavo in via Cristoforo Colombo, nei pressi di piazza Ridolfi, e stavo attraversando la strada. Mentre camminavo, sono finita con un piede dentro una buca causata da un sampietrino mancante e sono caduta a faccia avanti. Per istinto, con la mano sinistra ho cercato di attutire il colpo ma ho comunque battuto il ginocchio e la stessa mano».

Soccorsa Spaventata, fra l’altro stava sopraggiungendo anche un’auto in un punto peraltro dalla visibilità non eccelsa, la donna è stata subito soccorsa da un’avvocatessa che si trovava dietro di lei e da due ausiliare del traffico al lavoro in zona. «Mi hanno aiutata a rimettermi in piedi e poi mi hanno accompagnata al bar, facendomi sedere e dandomi un po’ d’acqua. Sono state gentili».

I rilievi Quest’ultime hanno subito segnalato l’accaduto alla polizia municipale che è intervenuta sul posto con due agenti per effettuare i rilievi: «Vista la dinamica, uno di loro mi ha fatto presente che sono sommersi di denunce perché il Comune, da tempo, non ha più la polizza in grado di coprire incidenti ed infortuni del genere. Così i cittadini sono costretti a fare causa se vogliono vedere riconosciute le proprie ragioni».

I dolori Fatti i rilievi e verbalizzato l’episodio, la donna è tornata a casa dove si è messa a riposo per qualche giorno, fra ghiaccio e antidolorifici per i pesanti fastidi accusati alla spalla ed al ginocchio. «Non essendomi rotta nulla, ho evitato di farmi medicare al pronto soccorso e mi sono arrangiata un po’ da sola. I dolori c’erano e ci sono, ma insomma, ho preferito sorvolare senza mettermi a fare causa al Comune».

La sorpresa Tempo cinque giorni e mercoledì pomeriggio, al telefono della donna è arrivata una chiamata dal comando della polizia municipale. «Ho risposto e l’agente dall’altro capo del telefono mi ha detto che sarei dovuta passare presso il loro ufficio per ritirare la multa che mi era stata fatta per aver attraversato a cento metri dalle strisce pedonali. All’inizio ho pensato ad uno scherzo, poi invece quando ho capito che era tutto vero, mi sono un po’, diciamo, risentita».

«Presa in giro» «Di fatto sono stata multata dallo stesso ente che ha causato indirettamente, per l’assenza di manutenzioni, la mia caduta. Se non è una presa in giro questa… Non credo proprio che lascerò cadere la cosa, voglio andare fino in fondo a questo punto, visto che devo anche convivere con i dolori». Dalla municipale, informalmente, fanno sapere che «purtroppo quando si interviene in casi del genere ma anche negli incidenti fra veicoli, vengono accertate anche le eventuali infrazioni commesse anche da chi ha patito il danno». Insomma un ‘atto dovuto’ che fa irritare non poco, figlio di una sistema e di una burocrazia che non conosce buonsenso.

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