Terni, campagna ‘british’ per l’ambiente

Prima città italiana ‘plastic straw free’ grazie ad un gruppo di ternani emigrati a Londra. Già 22 locali hanno sposato l’iniziativa

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«Vogliamo che Terni diventi la prima città italiana a prodursi in delle soluzioni concrete per ridurre il consumo delle cannucce di plastica monouso, non riciclabili a causa delle loro ridotte dimensioni. E auspichiamo che questo esempio positivo faccia da stimolo per altre simili iniziative da svilupparsi su tutto il territorio nazionale». Parte nel capoluogo umbro la campagna ‘Terni prima città italiana plastic straw free’. Obiettivo, rendere Terni una città modello nel contesto di una campagna ambientale partita in Gran Bretagna e destinata presto ad espandersi anche ad altre nazioni.

Salvaguardia del pianeta «Potrà sembrare strano – spiegano un gruppo di ternani emigrati a Londra che hanno deciso di sposare la campagna – che una tale proposta parta da una città industriale alle prese con seri problemi di inquinamento. Ma il punto è proprio questo: desideriamo che Terni cominci realmente a voltare pagina, non solo a livello locale, bensì pure facendosi promotrice di azioni concrete nella lotta per la salvaguardia del pianeta. Si calcola che solo in Italia vengano consumate ogni anno circa 2 miliardi di cannucce (dati Eunomia). Queste sono ritenute il quinto elemento inquinante presente sulle spiagge. Occorrono 500 anni prima che una cannuccia possa completamente distruggersi. Le cannucce possono causare gravi conseguenze per l’ambiente marino. Una volta in acqua, queste si suddividono in frammenti di piccolissime dimensioni, che rischiano di essere ingeriti dai pesci, ritornando poi nella nostra catena alimentare».

‘Terni in Action’ A livello europeo, lo scorso 15 gennaio è partita da Londra una campagna denominata ‘The last straw’ (l’ultima cannuccia). Nella capitale britannica, decine di grandi catene, pub, bar e ristoranti hanno già aderito all’appello, impegnandosi a sostituire le vecchie cannucce con altre di diverso materiale a minore impatto ambientale. «Perfino la regina Elisabetta – evidenziano – ha deciso di bandire l’uso delle cannucce nelle sue proprietà reali». L’idea di sposare la campagna dell’Evening standard è partita proprio da un gruppo di ternani emigrati a Londra, sicuri che l’iniziativa sarebbe presto arrivata anche in Italia. La messa in pratica nasce invece dalla sinergia con l’associazione culturale ‘Terni in Action’, in prima linea sul territorio nell’ambito del sociale, della cultura e del rispetto dell’ambiente.

22 locali al via «La nostra comune convinzione è che una simile politica possa ottenere una grande risonanza positiva per la nostra Terni. L’attuazione del progetto è molto semplice. Invitiamo pub, bar e ristoranti della città – già 22 gli esercizi commerciali ternani che hanno sposato il progetto – a sostituire progressivamente le vecchie cannucce con altre a minore impatto ambientale. Sarebbe auspicabile che le cannucce non vengano più inserite automaticamente nelle bevande, ma concesse solo su esplicita richiesta del cliente. Per rendere pure i consumatori consapevoli della portata di tale problematica, appositi gadget e materiale informativo saranno presto distribuiti presso gli esercizi che, con la loro adesione, si sono impegnati ad abbandonare l’uso di cannucce di plastica una volta esaurite le scorte di magazzino».

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