Terni, campus non si fa Gianluca Rossi critico

Il Comune mette nero su bianco la rinuncia della Regione. Il senatore del PD attacca: «Perso il più grande finanziamento pubblico dello scorso quinquennio»

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L’area che ‘non’ ospiterà il campus

L’idea era quella di creare una residenza universitaria in via Prampolini. Con tanto di contratto firmato il 26 aprile 2012 tra il Comune di Terni – cessione a titolo gratuito del diritto di superficie sull’area e della proprietà degli immobili – e la Regione per la realizzazione del progetto: a cinque anni di distanza c’è la delibera di giunta che mette fine a quell’idea, già naufragata nei mesi scorsi.

Residenza per studenti Un punto d’appoggio, una sorta di ‘campus’ per gli oltre mille studenti – su un totale di oltre 2 mila e 300 – del polo didatticato di Terni che provengono da fuori provincia. Alla base del ‘patto’ tra Comune e Regione c’era questa soluzione, mai realmente decollata al di là dell’impegno preso da palazzo Donini nel realizzare le strutture sulla superficie e sugli immobili ceduti da palazzo Spada. Sulla faccenda non mancarono le polemiche.

Gli spazi

La richiesta di spiegazioni Dopo quattro anni e mezzo senza passi in avanti il Comune, lo scorso 7 dicembre, aveva chiesto spiegazioni alla Regione ricevendo il 30 gennaio la risposta di rinuncia al diritto di superficie – oltre 3 mila metri quadri, per sessanta anni – e al diritto di proprietà superficiaria. Il progetto prevedeva una residenza con tre piani elevati e uno elevato: 84 posti letto con aule studio, una mensa, una sala riunioni e una palestra. Un investimento complessivo da oltre 13 milioni di euro, la metà finanziati dalla Regione.

LA DELIBERA CHE CHIUDE I GIOCHI

La rinuncia Si arriva dunque a giovedì scorso. La giunta ternana ha chiuso definitivamente il discorso approvando una delibera per la riassunzione dei beni concessi a titolo gratuito e l’assegnazione degli immobili al progetto speciale direazionale aziende e patrimonio per la manutenzione e valorizzazione dell’area. E ora? Nel 2016 fu approvato dal consiglio comunale l’atto di indirizzo ‘La casa a chi studia’ che, rispetto all’idea originaria, si scosta abbastanza. Prevede infatti la creazione di un progetto per contratti speciali di affitto e vendita di immobili a studenti.

Gianluca Rossi Immediata la reazione del senatore Gianluca Rossi (PD), che sul sul profilo Facebook commenta così: «Apprendo che il progetto del campus universitario a Terni è stato definitivamente abbandonato. Non entro nel merito delle ragioni che hanno indotto Regione e Comune a prendere una strada diversa. Ma mi rimane il rammarico della mancata realizzazione di un progetto su cui mi ero speso in prima persona insieme ad Adisu, riuscendo ad ottenere il più grande finanziamento pubblico dello scorso quinquennio. Peccato».

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