Terni, cane aggredisce bimbo al ristorante

Il fatto è accaduto venerdì sera. Il piccolo – sette anni e mezzo – ha riportato venti giorni di prognosi. La madre: «Momenti terribili»

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Oltre dieci punti di sutura fra interni ed esterni e – soprattutto – un’enorme paura, quella vissuta da un bambino di sette anni e mezzo – e dai suoi familiari – che venerdì sera è stato aggredito da un cane – un pointer maschio di 4 anni – mentre si trovava a cena in un ristorante alla periferia di Terni, in aperta campagna.

Il racconto «Eravamo tutti insieme a cena per festeggiare il 40° compleanno di un nostro amico – racconta la madre del piccolo – e c’erano anche sei bambini, fra cui i miei due figli. Il ‘gruppetto’ ogni tanto si allontanava dalla tavolata per andare a giocare in un altro spazio, controllato ‘a vista’ da noi. La serata sembrava delle più piacevoli e c’era anche questo grosso cane, dei proprietari del ristorante, che passava di tanto in tanto fra i tavoli. Sembrava buono, mansueto, e i bambini lo hanno subito notato. Abbiamo chiesto ai camerieri se fosse tranquillo e se si poteva accarezzare: ci hanno risposto di sì e così glielo abbiamo permesso. Tutto sembrava davvero filare liscio, senza problemi».

Momenti terribili Ad un certo punto, però, uno dei due figli della donna, finito di giocare con gli amichetti, si dirige di nuovo verso la tavolata e, passando, fa una carezza all’animale che, di punto in bianco – questo il racconto che è stato verbalizzato in una denuncia sporta all’Arma dei carabinieri di Terni – lo aggredisce. Sono istanti terribili per tutti, con il piccolo che alla fine viene messo al sicuro: sulla fronte, però, ha due profonde ferite sanguinanti.

I soccorsi «Siamo subito andati al pronto soccorso dell’ospedale di Terni – prosegue la madre – con mio marito e anche l’altro nostro figlio di quattro anni che, terrorizzato, non ha mai smesso di piangere. Uno shock per tutti. Lì (l’accesso al nosocomio è avvenuto venerdì intorno alle 22.30, ndR) hanno disinfettato e lavato le ferite, applicando i punti di sutura. La prognosi è di venti giorni, salvo complicazioni. E ora dovrà assumere antibiotici. L’antitetanica no perché è già vaccinato».

Indagine La questione, come detto, è finita all’attenzione delle forze dell’ordine ma anche della Usl Umbria 2 a cui è stata segnalata ‘d’ufficio’ dai sanitari dell’ospedale per tutte le determinazioni del caso. Nella mattinata di sabato il bimbo è stato visitato anche dal personale della struttura di chirurgia maxillo facciale del Santa Maria. «Anche noi abbiamo un cane – conclude la donna – e abbiamo insegnato ai nostri figli ad amare gli animali. Se ci sono responsabilità, saranno le autorità a determinarlo, anche se per ammissione del proprietario l’animale non sarebbe nuovo ad episodi del genere. Di certo abbiamo tutti, mio figlio in primis, vissuto un’esperienza bruttissima che speriamo non lasci troppi segni. Addosso però c’è ancora la paura per quei momenti che non auguro a nessuno».

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