Terni, cane morto in terrazzo: c’è il processo

La vicenda del chiwawa trovato senza vita nell’agosto del 2017 finisce all’attenzione del tribunale. Earth chiederà di costituirsi parte civile

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È finita a giudizio per il reato di ‘abbandono di animali’ una 36enne ternana, proprietaria del cane di razza chiwawa morto nell’agosto del 2017 in un’abitazione della zona di San Valentino, dopo essere stato lasciato sul balcone per alcuni giorni. La scoperta era stata fatta dagli agenti della polizia Locale di Terni e dalle guardie zoofile dell’Enpa. La prima udienza del procedimento penale, di fronte al giudice monocratico di Terni, si terrà il prossimo luglio.

«Fare chiarezza»

In merito al procedimento avviato, esprime soddisfazione l’avvocato Massimo Longarini, legale dell’associazione Earth Umbria, che chiede anche «di fare la massima chiarezza in ordine alla morte di questo povero cane». Un punto di vista condiviso anche dal presidente nazionale di Earth, Valentina Coppola, e da quello locale di Terni, Niccolò Francesconi, che chiedono «interventi urgenti verso tutti quei crimini contro gli animali che sono sempre più frequenti a Terni ed in Umbria».

L’invito al Comune

Sia Longarini che Coppola e Francesconi invitano il Comune di Terni, senza mezzi termini, a costituirsi parte civile «per questo grave fatto e tutti i reati contro gli animali. Riguardo le dinamiche della morte del chiwawa – aggiungono – si confida nella magistratura per fare chiarezza riguardo l’accaduto. Certamente ci costituiremo parte civile nel contesto del processo».

La relazione della polizia

All’atto del ritrovamento della carcassa, la polizia locale di Terni aveva così relazionato: «Nel terrazzo c’erano solo due ciotole per cibo e acqua completamente vuote e un piccolo contenitore in plastica per cibo, ormai essiccato. La serranda della portafinestra che mette in comunicazione la terrazza con l’appartamento era abbassata fino a pochi centimetri da terra, impedendo l’ingresso dell’animale in casa».

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