Terni, casa per anziani: spuntano le violenze

Indagini della polizia sull’abitazione privata chiusa con un’ordinanza del sindaco: presunti maltrattamenti agli ospiti

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Nessuna insegna e nessun cartello pubblicitario, solo il passaparola aveva fatto conoscere la struttura – un’abitazione privata nella periferia sud di Terni – gestita da una ternana sessantenne – con precedenti penali per violenza privata e minaccia in concorso -, ai parenti degli anziani ospiti che pagavano dagli 800 ai mille euro al mese, in contanti e senza fattura.

Presunte violenze Quando uno di questi anziani non autosufficienti, alcuni mesi fa, è dovuto ricorrere alle cure dei sanitari per presunte patite violenze, è emerso che la ‘casa di riposo’ non aveva le necessarie autorizzazioni ed è stata avviata un’indagine dalla polizia. La seconda sezione della squadra Mobile ha svolto gli accertamenti e i controlli sulla struttura, insieme alla Usl2, che hanno confermato che si trattava di un’abitazione privata, non adeguata e priva di qualsivoglia autorizzazione, all’interno della quale sono stati trovati due anziani non autosufficienti.

La denuncia La proprietaria dell’abitazione è stata denunciata, il centro è stato chiuso con un’ordinanza del sindaco di Terni e gli ospiti sono stati affidati ai parenti, che li hanno collocati in strutture protette e riconosciute a livello regionale.

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