Cascata, tribunale e verde: bagarre a Terni

Orsini (Pd) attacca Cecconi: «Smania di annunci, post social farlocchi». La replica: «Ennesimo buco nell’acqua». E interviene Melasecche

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Un post facebook – poi rimosso – con dati errati sugli ingressi alla Cascata delle Marmore e parte la bagarre tra Valdimiro Orsini (Pd) e l’assessore Marco Cecconi. Confronto nato a livello social e proseguito per note stampa ufficiali, non una novità in questo periodo a Terni. Di mezzo ci finiscono anche le tematiche riguardanti il tribunale dei minori ed il ritiro delle deleghe social all’Usl.

«Post farlocchi»

Il post rimosso da Cecconi

L’esponente del Pd attacca l’assessore in merito ai dati lanciati sulla cascata delle Marmore: «La smania degli annunci e di sbandierare a tutti i costi un cambio di passo che non è nei fatti sta tradendo la giunta Latini. L’inondazione su facebook di post che alla prova dei dati e degli avvenimenti risultano farlocchi è un autentico boomerang, tant è che gli stessi autori sono costretti a ritirarli alla chetichella, sperando di passare inosservati. Cecconi martedì ha toccato le vette del monte Farlocco ha diffuso dati di accesso Cascata delle Marmore totalmente infondati, dicendo che la gestione in house del Comune aveva portato ad un incremento dei visitatori. Peccato che la realtà dei dati sia totalmente l’opposto. A seguito di accesso agli atti sono venuto a conoscenza che a gennaio del 2019 i paganti alla Cascata sono stati 2196, mentre nello stesso mese del 2018 erano stati 2928: chiaro che c’è stata una riduzione di un terzo. C’è poi, stando alla lunga lista di lamentele delle persone che non sono riuscite ad entrate alla Cascata o che hanno registrato disservizi come la chiusura dei sentieri, un danno di immagine ed erariale che produrrà, effetti, purtroppo duraturi nel tempo».

Tribunale minori, Asl e alberi

Valdimiro Orsini

Come detto ci sono di mezzo altri argomenti: «L’assessore Cecconi – sottolinea Orsini – non è nuovo a post del genere. Ad ottobre del 2018 ha annunciato che a Terni sarebbe stato aperto tambur battente una sezione distaccata del tribunale dei minori, con tanto di sopralluoghi in stanze del tribunale, peccato che ne siamo ancora in attesa, così come, altro annuncio dell’assessore, del ritiro delle deleghe del sociale alla Asl, cose che invece, puntualmente, non è avvenuta, anzi è stata confermata l’assegnazione alla Asl. La mania degli annunci spesso e volentieri si tinge di verde, la giunta Latini ha tagliato centinaia di alberi, annunciando che li avrebbe tutti rimessi. Ad iniziare dal Lungonera dove la decapitazione brutale dei pini è avvenuta a settembre e al momento, nonostante le inaugurazioni per pochi intimi – nonostante l’impiego delle vele pubblicitarie – e i proclami che parlavano di novembre, è stato sistemato un solo lato del Lungonera. Un’altra ecatombe di pini è avvenuta in questi giorni in via Bramante, dove l’unica soluzione messa in atto è quella della motosega, rifiutando a priori altre soluzioni come l’allargamento degli spazi verdi. La realtà è che il consigliere Melasecche utilizzava il tema degli abbattimenti degli alberi per alimentare l’opposizione che all’epoca conduceva insieme ad alcuni settori dell’ambientalismo cittadino e dei Cinque Stelle. Oggi, invece, da assessori parla dei tagli come di messa in sicurezza: è proprio vero che cambiando luogo di seduta del consiglio comunale cambiano le opinioni. Proprio vero – conclude – che l’unico cambio di passo possibile per questa città ormai sia solo quello di fare a meno di qualche assessore troppo smanioso di apparire».

«La sede a breve»

L’assessore Marco Cecconi

Il ‘titolare’ dei servizi sociali non lascia scorrere: «Temo che la smania delle polemiche – la replica – a tutti i costi oscuri alla vista di alcuni esponenti dell’opposizione i termini concreti delle cose, costringendoli loro malgrado a fare un ennesimo buco nell’acqua. Di questo si tratta, per esempio proposito della sede ternana del tribunale dei minori: prospettiva più che mai concreta ed imminente – vogliamo rassicurare il consigliere del Pd Orsini che, ne siamo certi, se ne rallegrerà con noi – rallentata solo a causa di un privatissimo, prolungato e grave problema di salute (sul quale sarebbero davvero inaccettabili speculazioni di sorta) del presidente del tribunale dei minori di Perugia, nostro primo nonché entusiasta interlocutore in questo percorso che abbiamo intrapreso con convinzione, acquisendo strada facendo anche l’adesione piena del presidente del tribunale di Terni (che nel frattempo ha già individuato l’aula destinata alle udienze nonché gli spazi riservati all’accoglienza ed all’ascolto in forma riservata ed assistita dei minori stessi), l’adesione piena dell’Ordine degli avvocati e delle diverse associazioni di settore, quali ad esempio, quelle che si occupano di adozioni ed affidi. Terni avrà a breve una sua sede del tribunale dei minori, dunque, esattamente come annunciato: e sarà, sì, una conquista ed un successo di tutta la città. Altrettanto dicasi per quello che riguarda il ritiro delle deleghe all’Asl: due delle quali (su un totale di quattro) saranno per l’appunto riacquisite in capo all’amministrazione comunale, esattamente come concordato sin dal 2018 con l’Asl stessa: con la quale abbiamo anche condiviso la scelta – da tempo nero su bianco – di far scattare il nuovo corso con l’avvio del prossimo anno scolastico, ovvero dal settembre 2019, trattandosi di deleghe connesse per l’appunto con i servizi scolastici. Nessun annuncio a vuoto, ancora una volta, con buona pace di chi ambisce chissà perché a dimostrare il contrario, agitandosi sempre un po’ troppo dietro ai movimenti del dito, piuttosto che osservare con la debita attenzione la luna. Le cose buone e ben fatte appartengono a tutti. E bisognerebbe compiacersene, piuttosto che tentare di negarle».

L’abbaglio sulla Cascata

In merito alla Cascata delle Marmore Cecconi risponde che «potremmo discutere per giorni sui meccanismi che hanno indotto, senza colpa alcuna, taluni uffici a fornire quelli di cui mi sono rallegrato (e che non ho certo inventato di mia iniziativa, estraendoli da chissà quale pallottoliere). Perché, per esempio, gli ingressi giornalieri in questi primi due mesi del 2019 sono stati più alti degli ingressi giornalieri 2018 nello stesso periodo. O perché, continuando negli esempi (e nelle modalità di calcolo connesse) le giornate di apertura dall’inizio di quest’anno sono state inferiori a quelle di gennaio-febbraio 2018 (e dunque, in cifra assoluta, si tratterebbe di dati non del tutto comparabili). La matematica, comunque, non ci fa paura e aiuta sempre a riflettere ma, sia come sia, il mio unico intento era e resta quello di ringraziare calorosissimamente i dipendenti comunali che adesso si occupano della Cascata delle Marmore. A loro, agli uffici, ai dipendenti e dirigenti tutti – quelli che si occupano di minori, di deleghe all’Asl, di Cascata e non solo – il mio rinnovato grazie per consentirmi e consentirci ogni giorno di mantenere la parola data, fare fede agli annunci, mettere in pratica idee e programmi. Alle opposizioni, invece rivolgo un invito a una maggior costruttività quasi scontato. Ad alcune tra queste, piuttosto – come nel caso del Pd – una sollecitazione ad assumersi prima o poi la piena responsabilità del disastro (economico, finanziario, di tenuta e decoro del verde o del tessuto urbano e chi più ne ha più ne metta) a quanto pare non è mai superfluo. A forza di bufale, hanno affossato – conclude – a hanno affossato la città sotto una montagna di conti, quelli sì davvero farlocchi».

«Alberi, incubo ricorrente di Orsini»

Enrico Melasecche

Chiamato in causa dallo stesso Orsini, a dare un altro po’ di fuoco alle polveri ci pensa anche l’assessore Melasecche: «In quanto agli alberi, incubo ricorrente del consigliere Orsini – scrive Melasecche –  appare ormai superfluo ribadire quello che tutti i cittadini stanno toccando con mano. Orsini dichiara che in via Bramante avremmo dovuto lasciare la situazione nelle condizioni di pericolosità e di intransitabilità dei marciapiedi a scapito delle migliaia di persone che anche con carrozzine o con difficoltà di deambulazione si recano ogni giorno negli uffici e negli ambulatori di quell’area. A differenza della giunta che lo stesso Orsini ha sostenuto nel recente passato, la nostra mette in sicurezze le strade e i marciapiedi, pianta ex novo alberature idonee alle esigenze ambientali e di manutenzione che non costringeranno i ternani a farsi carico della famigerata ‘tassa sui pini’ alla quale siamo stati costretti in tutti questi anni dalle non scelte degli amministratori del Pd. L’eredità lasciata dalle amministrazioni sostenute da Orsini – conclude l’assessore ai lavori pubblici – è fatta di viali e parchi interi disseminati di monconi di alberi abbattuti e non sostituiti, mentre la nostra giunta ha già messo a dimora circa 300 alberi in più rispetto a quelli che abbiamo dovuto sostituire per rendere più sicura e più bella la città. Aggettivi questi ultimi stranamente poco piacevoli per gli esponenti del Pd che ci attaccano e preferiscono strillare a vuoto».

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