Terni, caso-Prisciano: chiesta l’archiviazione

Il procedimento vede indagato un dirigente Ilserv per la questione-polveri. I cittadini del quartiere si oppongono: udienza a marzo

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L’indagine è quella per ‘disastro ambientale’ e ‘getto di cose pericolose’ che vede coinvolto un dirigente della Ilserv, incentrata sulla situazione ambientale – da sempre critica – del quartiere di Prisciano che sorge accanto all’acciaieria di Terni. Il fascicolo, premessa per un accertamento ad ampio raggio che il gip Maurizio Santoloci aveva disposto con le modalità dell’incidente probatorio, dopo la maxi-perizia illustrata lo scorso giugno in tribunale, è tornato al pm Raffaele Pesiri che ha chiesto l’archiviazione dell’intero procedimento.

TERNI, PRISCIANO: «POLVERI AGGRESSIVE»

Battaglia I circa sessanta cittadini residenti a Prisciano, la cui denuncia aveva dato il via all’indagine, si sono opposti a quella richiesta attraverso gli avvocati Federica Sabbatucci, Francesca Carcascio, Antonella Dello Stritto e Loris Mattrella. La decisione se l’indagine dovrà proseguire o meno spetterà al gip Federico Bona Galvagno e della questione si discuterà nell’udienza già fissata per il prossimo 6 marzo. La speranza dei residenti è che si prosegua e, anzi, si vada ancor più a fondo, valutando anche gli aspetti epidemiologici della situazione. E in aula sarà battaglia fra le parti.

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