Terni, Ciam e bandi: concluse le indagini

Contestato il reato di truffa aggravata per 5 milioni di fondi comunitari e statali che sarebbero stati percepiti indebitamente

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Il tenente colonnello Marchetti

È stato formalmente chiuso dalla procura di Terni – pm titolare del fascicolo è Marco Stramaglia – il filone ternano dell’indagine ‘Ascensore in panne’, con cui il Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Terni, coordinato dal tenente colonnello Fabrizio Marchetti, nei mesi scorsi ha portato alla luce una maxi truffa incentrata su diversi bandi per progetti di sviluppo (Mise, Regioni Umbria e Sardegna) legati a finanziamenti comunitari e statali. Al centro del ‘sistema’, basato secondo gli inquirenti soprattutto su false fatturazioni, c’è la società ternana Ciam Servizi Srl – la stessa incaricata dal Comune di ristrutturare il parco di Cardeto – che avrebbe percepito indebitamente oltre 5 milioni di euro di erogazioni publiche.

Il pm Marco Stramaglia

Ipotesi truffa Fra gli indagati – difeso dagli avvocati Manlio Morcella e Fabrizio Petrarchini – figura Sandro Citarei quale amministratore della Ciam Servizi Srl, a cui viene contestata la ‘truffa aggravata’ per fatti che, secondo la procura, sarebbero avvenuti in un arco temporale che va dal 2010 al 2015. Esattamente un anno fa il gip di Terni, su richiesta del pm Stramaglia, aveva disposto il sequestro preventivo ‘per equivalente’ – ai fini della confisca – di beni per 5 milioni di euro fra cui diversi conti correnti, una villa con piscina a Quartu Sant’Elena (Cagliari), un appartamento di 300 metri quadrati a Terni ed un locale commerciale.

Corte dei Conti Il caso è finito già all’attenzione della procura della Corte dei Conti dell’Umbria che ha contestato un danno erariale di 4 milioni e 920 mila euro. L’udienza di merito, su questo fronte, è fissata per la metà di gennaio.

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