Terni, cimitero al buio: dilaga la protesta

Luci votive spente nonostante il Comune incassi 300 mila euro ogni anno. L’elettricista è soltanto uno per tutti i beni dell’ente

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Cimitero di Terni ‘al buio’, la segnalazione giunge direttamente da un lettore di umbriaOn che scrive: «Sono più di venti giorni che il cimitero urbano è senza illuminazione dentro le tombe ed i loculi. Ho contattato il Comune di Terni e mi hanno dettto che avrebbero provveduto, ma nessuno ha finora risolto il problema. Si avvicinano le festività natalizie e i nostri defunti devono stare al buio: non mi sembra una cosa bella né edificante».

Note dolenti La lamentela, fondata, offre lo spunto per comprendere meglio dimensioni e ragioni del disservizio, ancor più sgradito non solo per l’aspetto umano della questione, ma anche perché i cittadini ‘contrattualizzati’ – clienti del Comune che nel tempo si è riappropriato del servizio, già gestito in passato da Asm e Votiva Lux – pagano 19 euro l’anno, per un volume complessivo di introiti che si aggira sui 300 mila euro annui.

Linee datate Le zone del cimitero di Terni in cui l’illuminazione votiva manca completamente, sono diverse. Ad oggi non è ancora chiara la ragione – alcune linee elettriche sono decisamente datate ed inviduare il guasto non è sempre facile – ma ciò che preoccupa di più, è lo ‘spiegamento’ – per così dire – di mezzi messo in campo dal Comune per gestire i problemi elettrici di edifici e spazi di proprietà, come il cimitero appunto.

Un elettricista di numero Ad oggi, a seguito del pensionamento di un lavoratore già in mobilità, l’ente ha a disposizione un elettricista di numero. Che deve occuparsi dall’interruttore rotto in Bct – per dire – fino alla gestione di tutto il cimitero urbano (dalla sostituzione delle lampadine a problemi più complessi). E in queste condizioni e nonostante la buona volontà, è difficile che tutto funzioni a dovere. Così le lamentele che giungono quotidianamente agli uffici del pentagono, sulle tombe e i loculi ‘al buio’, in questo stato di cose rischiano di non trovare una risposta.

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