Terni, comandante Finanza si toglie la vita

Il colonnello Massimiliano Giua, 47 anni, si è ucciso con un colpo di pistola. Il corpo trovato sul Monte Argentario

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Tragedia per la Guardia di Finanza di Terni, ma soprattutto per la famiglia del colonnello Massimiliano Giua – i genitori, la sorella e la compagna -, comandante provinciale delle Fiamme Gialle che nella giornata di lunedì, in Toscana, si è tolto la vita con un colpo di pistola sparato con l’arma di ordinanza. Avrebbe lasciato anche tre lettere, una delle quali diretta ai suoi familiari più stretti. Sull’accaduto la procura di Grosseto ha aperto un fascicolo anche se non ci sarebbero particolari dubbi sulla dinamica.

L’ultimo giorno

A Terni da poco più di un anno, Giua (VIDEO) aveva soltanto 47 anni. Il corpo senza vita dell’ufficiale superiore è stato trovato sul Monte Argentario (Grosseto) da due escursionisti nella zona di Punta Telegrafo. Proprio nel capoluogo maremmano, Giua aveva guidato le Fiamme Gialle per quattro anni, pieni di soddisfazioni. Ai colleghi di Terni aveva detto che, dopo il weekend trascorso a Porto Santo Stefano, avrebbe passato il lunedì alle Terme di Saturnia. Lunedì mattina c’è stato un breve contatto telefonico con il comando, poi il suo cellulare è sempre risultato spento. Dopo tante ore, però, i timori hanno iniziato a farsi largo fino alla tragica scoperta.

Due lauree, giornalista

Pochi giorni fa, il 24 settembre, aveva partecipato alle celebrazioni per il Santo Patrono delle Fiamme Gialle, San Matteo, nella chiesa di San Salvatore a Terni. Nato in Germania ma per anni residente a Morlupo (Roma), Massimiliano Giua – ufficiale brillante, sempre affabile, sorridente e disponibile – aveva due lauree, in giurisprudenza e scienze della sicurezza economico finanziaria. Era anche giornalista pubblicista. Al Corpo della Guardia di Finanza, al comando regionale e a quello provinciale le condoglianze da parte della redazione e dell’editore di umbriaOn.

Paolo De Biagi

Il dolore del prefetto di Terni

Il prefetto Paolo De Biagi manifesta «il profondo dolore suo e di tutto il personale della prefettura» per la prematura scomparsa del colonnello Giua. Ne ricorda «la grande professionalità, la preparazione continuamente affinata attraverso lo studio e le pubblicazioni, il costante impegno al Comando della Guardia di finanza della provincia che sotto la sua guida ha ottenuto brillanti risultati». Con affetto ricorda «la sua figura di ufficiale e uomo discreto e determinato, di grande onestà e dignità. Mancherà a tutti – afferma il prefetto di Terni – e in particolare a chi è impegnato sul fronte della tutela della sicurezza e della legalità. Il suo contributo acuto, intelligente e concreto, la sua vicinanza sensibile e attenta alla comunità, la sua correttezza e il profondo senso del dovere. Ai suoi familiari, ai colleghi e collaboratori della Guardia di finanza, l’abbraccio più forte e solidale per la grave perdita».

Cordoglio

«A nome mio e della giunta esprimo le più sincere condoglianze alla famiglia e agli amici del colonnello Massimiliano Giua». Così il sindaco di Terni, Leonardo Latini, in una nota: «Ero accanto a lui poco tempo fa in occasione della festa di San Matteo a Terni protettore dei Finanzieri. Persona cordiale, affabile, mite e disponibile, un servitore dello Stato di indubbia onestà e senso del dovere. La sua tragedia ci ha scosso profondamente». Ad esprimere cordoglio sono anche il presidente della Provincia di Terni, Giampiero Lattanzi («La notizia ha gettato me, l’amministrazione provinciale e la città nello sconforto. Ho sempre apprezzato le eccezionali doti umane e gli eccellenti livelli professionali del colonnello Giua. La sua scomparsa priva i suoi cari di una persona meravigliosa e lascia un grande vuoto professionale ed umano») e il sindaco di Narni, Francesco De Rebotti («Ne ricordiamo con affetto la grande professionalità, il profondo senso dello Stato, l’educazione e la gentilezza. Una competenza ed uno stile, quelli del colonnello Giua, che anche gli studenti universitari del corso di laurea di Narni in Scienze della sicurezza hanno potuto apprezzare nelle sue lezioni. Ci stringiamo ai familiari ed ai colleghi con tutto il nostro affetto»).

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