Terni, concorso Pmal: «Bene, ma non basta»

Giorgio Lucci (Cgil Fp), Paolo Conti (Cisl Fp) e Guglielmo Bizzarri (Uil PA): «Ora ne serve uno, entro l’anno, per coprire tutte le esigenze professionali della ex Fabbrica d’Armi»

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«Finalmente qualche cosa si muove, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale un concorso per il Polo di mantenimento armi leggere, in tutto sono sei posti relativi al profilo professionale di ‘Assistente tecnico per la motoristica, la meccanica e le armi’. La nostra ambizione, di rivitalizzare e salvare da una inevitabile chiusura per mancanza di personale, una realtà importante per la città come la ex Fabbrica d’armi, non è stata ancora soddisfatta, però, ora a maggior ragione abbiamo la speranza di poterei riuscire».

Bene, ma non benissimo A dirlo sono Giorgio Lucci (Cgil Fp), Paolo Conti (Cisl Fp) e Guglielmo Bizzarri (Uil PA), che poi proseguono: «Sappiamo benissimo che sei posti di lavoro sono del tutto insufficienti, infatti, ad oggi lo stabilimento è sotto organico per circa 80 persone e che entro il 2020 ulteriori 28 persone andranno in pensione, però il fatto significativo è che è stata riconosciuta la drammaticità occupazionale».

L’appello I tre sindacalisti spiegano che le loro organizzazioni «considerano il bando di questo concorso solo un primo passo, ora il nostro obiettivo è quello di riuscire a far pubblicare entro il corrente anno un ulteriore concorso che riesca finalmente a coprire tutte le esigenze professionali della ex Fabbrica d’Armi, con il fine di seguitare ad essere un importante punto di riferimento per la forza armata e occupazionale per la città di Temi. Ancora una volta facciamo appello alle forze istituzionali dalla Regione al Comune di unirsi a noi, come è stato fatto in questo ultimo periodo, per raggiungere questo ambizioso, ma non irragiungibile obiettivo».

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