Terni, congresso Pd: «Città merita di più»

Nuova sortita di Antonello Fiorucci: «Tristezza per quanto avvenuto e per il dibattito negato. Se il Congresso si riduce ad una conta, la politica diventa residuale»

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Antonello Fiorucci

della mozione ‘Nativi democratici’
candidato Antonello Fiorucci

C’è tristezza per quanto avvenuto ieri nella sede del Pd di Via Mazzini. Purtroppo, in un un evento circoscritto ad una singola persona rischia facilmente di trasformarsi nell’unico evento rilevante.

Lo diciamo da settimane, il Pd merita di più, i nostri elettori meritano di più, i cittadini meritano di più. Con questo spirito, in questi giorni, abbiamo chiesto un dibattito pubblico, un confronto in cui misurarci sulle idee e sui temi cruciali per il Partito e per Terni.

Ci è stato opposto un problema di natura tecnica, ovvero che gli aventi diritto al voto al Congresso sono solo gli iscritti al PD e quindi il dibattito deve avvenire solo nei Circoli; come se gli iscritti al PD non fossero i primi beneficiari di un confronto pubblico tra le mozioni, come se il dibattito fosse un elemento da limitare o da rinchiudere all’interno di un recinto, come se esistesse una contrapposizione tra l’essere ternani e l’essere anche iscritti al PD di Terni. Quanto è lontano lo spirito del PD!

Se il Congresso si riduce ad una conta, la politica diventa residuale. Come lo è stata per troppi lustri, in cui non ha saputo difendere gli interessi strategici della città che è in balìa di un processo di marginalizzazione e meriodionalizzazione che rischia di declassare la città a paesotto, che la svuota in maniera crescente di funzioni, isolando il nostro territorio, facendo scappare i più giovani e soffocando chi resta.

Per noi questo congresso deve parlare anche di questo: di quale città vogliamo e di come deve essere il Partito Democratico per essere funzionale ad un progetto, ad un’idea. Non vogliamo ridurre il dibattito ai 15 minuti di presentazioni delle mozioni da parte dei candidati in circoli a volte vuoti. Chi farà tutto questo?

Vi diamo una risposta semplice: noi ci esponiamo prendendo questo impegno con le persone che sentono di far parte di questa storia, pensando ad un destino collettivo. Il nostro congresso continua per un PD, di iscritti e di elettori, per la città, aperta e che va ascoltata, e con in mente la difesa chiara dei processi democratici che rappresentano il cuore dell’attività politica. Onoreremo questo impegno oggi pomeriggio nei circoli, col rammarico di non riuscire ad arrivare ovunque, e poi nella città con incontri informali con chi vorrà scambiare delle idee con noi. Onoreremo questo impegno comunque, anche dopo il congresso, perché un PD diverso, a Terni, esiste già!

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