Terni, controllo acque: ecco altro piezometro

Concessione del Comune ad Ast per installazione in via del Lanificio: verifica della potenziale esportazione della contaminazione riscontrata nelle acque sotterranee

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Dieci metri quadrati in concessione per cinque anni per un totale di 925 euro. Il Comune di Terni ha dato il via libera all’Ast – l’iter era iniziato il 28 agosto con la richiesta della società dell’amministratore delegato Massimiliano Burelli – per l’installazione di un piezometro in via del Lanificio, non lontano dagli stabilimenti di viale Brin: servirà al controllo delle acque sotterranee e, in particolar modo, la valutazione dell’esportazione della contaminazione riscontrata.

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Il ministero dell’Ambiente e l’Arpa

Massimo Calderini

Come detto l’istanza di occupazione risale a tre mesi fa e fa riferimento al piano di caratterizzazione integrativo dell’Ast. Da palazzo Spada è arrivato l’ok in quanto – in merito alle bonifiche ambientali – consente «la valutazione della potenziale esportazione della contaminazione riscontrata nelle acque sotterranee dell’area degli stabilimenti dell’Ast». Vale a dire la richiesta avanzata dal ministero dell’Ambiente alla società dopo aver ricevuto il parere dell’Arpa Umbria. Per ora non c’è il progetto relativo al piezometro – scatolare di protezione di grandezza 20×20 centimetri – ma è stata individuata l’area di posizionamento.

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Cinque anni

La durata della concessione – la firma dell’Ast sarà del rappresentante legale Massimo Calderini – è di sessanta mesi per un costo a carico della società di 185 euro annui, con la «possibilità di essere rinnovata fintanto che l’Ast avrà necessità il sondaggio mediante piezometro presso il sito di bonifica di interesse nazionale denominato ‘Terni-Papigno’».

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