Convenzione Briccialdi, ok a rinnovo biennale

Terni, in attesa che si completi il processo di statalizzazione c’è il via libera al documento. Debiti, caccia a riduzione durata – trentennale – piano di ammortamento

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La scadenza della convenzione attuale è fissata al 31 dicembre e la giunta, in extremis, si è mossa per il rinnovo di durata biennale. Si parla dell’accordo tra il Comune di Terni e l’istituto superiore di studi musicali ‘Briccialdi’: c’è l’approvazione del documento, che ora necessita dell’ok del consiglio comunale. Di mezzo c’è anche la questione del piano di ammortamento trentennale per i debiti nei confronti di palazzo Spada.

LA CONVENZIONE IN SCADENZA E IL ‘PATTO’ PER AMMORTAMENTO DEBITI (OLTRE 2 MILIONI DI EURO, 60 RATE)

Statalizzazione e tempi

Letizia Pellegrini

Inevitabile un cenno all’iter di statalizzazione triennale del ‘Briccialdi’ nell’andare a firmare la nuova convenzione: «Prenderà avvio formale – viene specificato – solo entro il 2019 e per il processo il decreto legge 24 aprile 2017 ha stanziarto 22 milioni di euro per il 2018, 28,5 per il 2019 e 55 milioni di euro per il 2020; la statalizzazione sarà compiuta per la parte finanziaria solo nel 2020 e in base alle norme per l’avvio del processo triennale di statalizzazione implicherà una ridefinizione dei rapporti tra l’istituto e il Comune». E quindi via libera all’accordo ‘ponte’ «senza incidere sull’autonomia didattica e che assicuri comunque coinvolgimento più diretto del Briccialdi alla promozione e allo sviluppo della vita culturale della città».

IL BRICCIALDI E LA STATALIZZAZIONE: «PARTE IL PROCESSO, SVINCOLO FONDI»

Supporto e crediti: Comune vuole ridurre tempi

I ragazzi del Briccialdi all’Ast lo scorso 2 dicembre

Il Comune continuerà – tutto già indicato nel Dup 2018-2020 – a dare un supporto definito strategico, attraverso un finanziamento che potrà essere modificato durante la fase di approvazione del bilancio di previsione. C’è poi la partita dal debito da estinguere sponda Briccialdi che, da convenzione 2016, paga rate semestrali da 33 mila 438 euro per trenta anni: «È impegno delle parti prevedere e – quando possibile – elaborare forme di estinzione del debito che riducano la durata trentennale del piano di ammortamento», viene evidenziato nell’atto. Le spese di manutenzione straordinaria per palazzo Giocosi Mariani sono a carico del Comune – mantiene le due unità nel personale amministrativo – con beni mobili concessi in comodato gratuito.

 

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