Terni, Solco: «Dateci quanto ci spetta»

I dipendenti della coop fondata dalla Caritas denunciano ritardi nel pagamento di stipendi, assegni familiari e Tfr: «Situazione insostenibile»

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Dalle due alle tre mensilità arretrate, e poi Tfr a singhiozzo per chi è già andato in pensione da tempo, ma anche assegni familiari ritardati per chi ha figli piccoli: una situazione al limite del sostenibile, secondo quanto denunciano i lavoratori della cooperativa sociale di tipo B Solco (Solidarietà, lavoro, collaborazione), attiva a Terni da oltre 20 anni, alle prese con difficoltà che si trascinano da un po’, probabilmente acuite dal difficile momento che nel complesso il mondo della cooperazione sta attraversando.

La vicenda

Una quindicina i dipendenti interessati, che chiedono trasparenza e rispetto nei pagamenti ai vertici della coop, fondata dalla Caritas. A spiegare il quadro, anche a nome degli ormai ex colleghi, è un lavoratore che a fine dicembre ha deciso di dare le dimissioni per passare ad un’altra cooperativa, ma che ancora, stando al suo racconto, non ha visto l’ombra degli ultimi due stipendi che avrebbe dovuto percepire. «Mi è solo stato pagato il conguaglio dello stipendio di ottobre – dice -, chi è rimasto deve avere anche le mensilità del 2019. Ma i ritardi nei pagamenti sono stati una costante anche in precedenza, nonostante il lavoro ci fosse».

L’attività

I servizi offerti dalla cooperativa (opera segno della Caritas) sono vari e vanno dalla raccolta di abiti usati alle piccole manutenzioni, alla pulizia di chiese e grandi superfici, alla manutenzione del verde, a traslochi e servizi di facchinaggio. Tra i clienti, sia privati che enti ecclesiastici o pubblici, in particolare – almeno in passato – Comune di Terni e Asm. «Non chiediamo l’elemosina, siamo solo stanchi e vorremmo che ci fosse dato quanto ci spetta. Abbiamo affitti da pagare e bambini di crescere» continua l’ex dipendente, che racconta anche altre storie. «C’è un collega che nonostante sia andato in pensione ormai da quasi tre anni riceve 200 euro al mese di Tfr, un padre di famiglia a cui a settembre sono stati pagati gli assegni familiari di due anni prima».

I sindacati

«Stiamo seguendo il problema – spiega Angelo Manzotti, coordinatore dell’area sindacale territoriale di Terni della Cisl -, legato anche alla vicenda degli appalti dell’amministrazione comunale, visto che la cooperativa lavora prevalentemente con essa. Venendo meno questi appalti la coop è andata in sofferenza e sta trovando difficoltà. Bene o male nel territorio dava risposte in termini sociali, visto che impiega soprattutto personale svantaggiato, ma ora sta pagando lo scotto di un problema che riguarda nel complesso il settore delle cooperative». Secondo Manzotti, «è dunque giunto il momento che, con il Comune, ci si metta intorno al tavolo per discutere di questi aspetti legati al sociale nel territorio».

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