Terni, povertà cresce: 2.340 persone aiutate

La San Vincenzo de’ Paoli traccia il bilancio del 2018: «Città in fase di stallo, manca la fiducia». I ‘nuovi poveri’ sono 174

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La società San Vincenzo de’ Paoli traccia il bilancio dell’attività svolta nel 2018 in occasione dell’assemblea annuale che si è svolta domenica 31 marzo nella parrocchia di San Valentino, a Terni, alla quale è intervenuto il vescovo Giuseppe Piemontese che ha ringraziato i presenti per il servizio svolto e li ha incoraggiati a proseguire la loro opera verso i più bisognosi, lodando in particolare l’associazione per la nuova conferenza dei bambini sorta nella parrocchia di Santa Maria del Rivo, «una realtà unica in ambito nazionale e alla quale mi auguro si possa presto aggiungere anche una conferenza dei giovani nella diocesi».

Il bilancio

Nel corso dell’assemblea è stato presentato, dalla presidente diocesana Alessandra Rossi, il bilancio del servizio offerto dalle varie conferenze parrocchiali della San Vincenzo e quella del consiglio centrale e dell’Emporio Bimbi di via Pascoli, e sono state condivise le esperienze alla luce delle nuove forme di povertà che interessano il territorio.

«Terni è in una fase di stallo»

«L’impegno è rivolto alla promozione del nostro carisma – ha detto la presidente Rossi – nelle comunità cattoliche. La nostra città si trova in una fase di stallo, ed è presente la mancanza di fiducia verso il futuro nelle famiglie e soprattutto nei giovani. L’assenza del lavoro, di stimoli da parte di una società sempre più chiusa in se stessa, nel sospetto e nella paura, fa sì che parole come amicizia ed integrazione debbano essere sempre più dimostrate e rese reali. La carità è diventata una necessità primaria per restituire fiducia e dignità a quanti l’hanno persa».

Gli aiuti

Nel 2018 la San Vincenzo ha aiutato 2.340 persone, appartenenti a 808 nuclei familiari, di questi 459 sono minori. Gli assistiti risultano aumentati rispetto a quelli dell’anno precedente, seppur di poco. È aumentato il numero di chi ha difficoltà economiche ed è aumentato di circa 50 unità il numero di minori seguiti, dovuto certamente all’attività dell’Emporio Bimbi che permette ai volontari di entrare in rapporto con famiglie nelle quali sono presenti bambini e ragazzi. Rispetto al 2017 sono state seguite 174 persone in più. La nascita della nuova Conferenza di Marmore ha permesso di entrare in contatto con un territorio più ampio.

La mappa di chi è in difficoltà

Del totale delle persone aiutate 47% sono italiani, 21% comunitari e 32% extracomunitari. Le famiglie italiane sono aiutate soprattutto con il sostegno morale e spirituale perché la povertà sicuramente pesa più a chi la vive come una nuova situazione, a chi un tempo aveva risorse anche per aiutare le persone più bisognose. Per quanto riguarda le famiglie straniere il sostegno è sto indirizzato sui temi dell’integrazione: si percepisce la difficoltà di chi ha dovuto lasciare il proprio paese a ricominciare una nuova vita.

Aiuti per 139 mila euro

Sono stati distribuiti aiuti per circa 139 mila euro, il 15% in più del 2017. Sono inoltre stati distribuiti alimenti ricevuti gratuitamente e beni non alimentari donati il cui valore può essere quantificato in 128 mila euro. La maggior parte degli interventi sono stati resi possibili grazie al contributo della Fondazione Carit che, come ogni anno, ha finanziato il progetto ‘Famiglia e dignità’, cofinanziato dalla Diocesi di Terni-Narni Amelia, terminato il 31 agosto 2018. Tale progetto si è concretizzato nel sostenere le famiglie per alleviare gli aspetti più critici della loro gestione ed a incentivare gli studi dei ragazzi per evitare la dispersione scolastica: pagamento di affitti, spese condominiali e utenze (luce, acqua e gas), distribuzione di circa 12 mila pacchi composti da generi alimentari e prodotti per l’igiene persona e della casa, pagamento di testi, materiali scolastici e spese per il servizio di trasporto e mensa.

Il progetto-salute

Dal 1° settembre 2018 è in corso il nuovo progetto per l’anno 2018/2019, sempre finanziato dalla Fondazione Carit, con il cofinanziamento della Diocesi di Terni-Narni Amelia, nel quale è stata aggiunta la voce ‘Salute’, oltre a quelle sopracitate, in quanto si è riscontrato riscontrata nelle famiglie la difficoltà, sempre più forte, nel riuscire ad ottemperare al pagamento delle spese sanitarie necessarie.

‘La casa di Federico’

È una casa ideale in cui si ospitano tutte le persone che vivono in strada, nell’attesa di avere una casa vera e propria in cui prendersi cura di loro in maniera più efficace. A seguito del Decreto sicurezza e dell’ordinanza del Comune di Terni che vieta il bivacco e l’accattonaggio molesto, non ci sono più persone che dormono in stazione: hanno trovato ricoveri più protetti. Pertanto a dicembre è stata sospesa l’attività del giro notturno di assistenza ai senzatetto portata avanti dal 2001 e che coinvolgeva, nei tre giorni di uscita, quattordici volontari.

La rete solidale della San Vincenzo

«Le persone che grazie a questo servizio abbiamo conosciuto in questi anni – ha ricordato Alessandra Rossi -, continuano a ricevere le nostre cure amorevoli. Nel 2018 abbiamo distribuito sacchi a pelo, coperte, calzature e vestiario, corredi per il ricovero in ospedale, 1.152 sacchetti con prodotti per l’igiene personale e generi alimentari. Inoltre ci siamo fatti carico dell’assistenza in ospedale nei casi in cui qualcuno è stato ricoverato e di provvedere al necessario oltre a sostenere spese per medicinali e visite mediche. Abbiamo sostenuto spese di viaggio per le persone che hanno lasciato la città, pagato alcune notti in albergo quando le condizioni psico fisiche particolarmente provate lo richiedevano e fornito piccoli aiuti economici nei casi di estrema necessità. La maggior parte delle persone che incontriamo, vivono soprattutto in strada ma hanno un posto dove dormire magari per un tempo limitato perché ospiti di qualcuno o della Caritas o di parrocchie, si fanno trovare alla stazione soprattutto per parlare. Nell’anno abbiamo incontrato 41 diverse persone, il 10% in meno rispetto lo scorso anno. Di questo totale: 12 donne e 29 uomini, 38 italiani, 3 stranieri comunitari e, nel complesso, una forte diminuzione dei cittadini stranieri assistiti. Circa un terzo delle persone le abbiamo incontrate una sola volta, le altre in maniera costante. Ora tutte le persone che sono state conosciute nei vari anni in strada continuano a ricevere assistenza attraverso la conferenza Maria Regina della Pace».

L’Emporio dei bimbi

Risultati positivi per lo spazio dedicati ai bambini che fornisce tutti quei beni essenziali che spesso mancano nelle case: dagli alimentari ai pannolini ai prodotti per l’igiene personale, al materiale scolastico, abbigliamento, giocattoli e attrezzature per la prima infanzia. Nel corso del 2018 sono state inserite 16 nuove famiglie con 30 bambini, 17 maschi e 13 femmine. In totale nei due anni di vita dell’Emporio sono stati dati aiuti a 202 famiglie. I bambini che hanno usufruito dei servizi e beni sono stati 334 (177 maschi e 157 femmine) di 31 nazionalità diverse. Una solidarietà ‘a misura di bambino’ che fornisce aiuti concreti anche alle mamme con distribuzione di alimenti, vestiario, materiale scolastico. Lo scorso anno sono stati distribuiti 125 zaini, 108 astucci completi, 1.580 quaderni, 286 confezioni di pastelli, grembiuli, colle, forbici, matite. Oltre 5 mila sono stai i capi di abbigliamento distribuiti e oltre 4 mila prodotti per l’igiene personale: bagnoschiuma, creme, salviette umidificate e pannolini. E ancora tanti prodotti alimentari, dagli omogeneizzati al latte, biscotti, merendine, miele. Ed infine 1.481 giocattoli e 551 libri. «Al di là dei numeri – è stato detto – l’aspetto più bello di due anni di attività è stato il coinvolgimento dei volontari e dei loro figli, che sono stati i primi facilitatori di questa integrazione, partecipando attivamente alla vita dell’Emporio e ai laboratori. Tutti insieme hanno reso possibile una vera accoglienza, in quella che è diventata una casa di tutti colorata, allegra e senza barriere di nessun tipo».

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