Terni, decade anche la Consulta integrazione

La comunicazione ai componenti dell’assemblea e del comitato esecutivo arriva dall’amministrazione comunale come conseguenza delle dimissioni del sindaco

Condividi questo articolo su

Come conseguenza delle dimissioni del sindaco e del decreto prefettizio sul consiglio comunale di Terni, anche la Consulta comunale per l’integrazione è decaduta. L’amministrazione comunale lo ha comunicato ai componenti dell’assemblea e del comitato esecutivo, facendo riferimento al regolamento della Consulta che specifica come ‘L’Assemblea e il Comitato esecutivo restano in carica per la durata del mandato del consiglio comunale’.

La Consulta comunale per l’integrazione è l’organo di rappresentanza democratica dei residenti nel Comune di Terni appartenenti ad etnie diverse da quella italiana. Ha funzione consultiva del consiglio comunale e della giunta comunale sulle tematiche dell’integrazione. La consulta, che ha un suo regolamento, è formata da un’assemblea di 25 membri, da un comitato esecutivo di 5 membri, da un presidente e un vicepresidente.

A Terni la Consulta comunale per l’integrazione non ha mai avuto, purtroppo, rapporti troppo sereni con l’amministrazione comunale. Ad inizio 2016, l’allora presidente Maria Hotico accusava l’amministrazione di «non prendere in considerazione seriamente la Consulta. Ci aspettiamo un accordo di coordinazione perché da soli non andiamo da nessuna parte». Concetti ribaditi nel tempo, dalla Hotico che a settembre 2016 fu costretta a lasciare la Consulta perché non più in possesso dei requisiti di cui era in possesso quando era stata eletta. Anche lì le discussioni non mancarono. Ma questa, ormai, è storia passata.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli