Terni, delitto Moracci: sconto agli assassini

Non più l’ergastolo ma 18 anni di reclusione – omicidio ‘preterintenzionale’ anziché ‘volontario’ – per i due autori materiali della rapina sfociata nell’omicidio del 91enne

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Non più l’ergastolo, ma 18 anni di reclusione ciascuno. Per la corte d’assise d’appello di Perugia, i due autori materiali della rapina sfociata nell’omicidio del 91enne ternano Giulio Moracci – il 21enne Gheorghe Buzdugan e il 22enne Elvis Epure, entrambi di nazionalità rumena – sono colpevoli di omicidio ‘preterintenzionale’ e non di omicidio ‘volontario’ come stabilito dal tribunale di Terni nel giudizio di primo grado.

Ergastolo ‘cancellato’ È stata la corte d’assise d’appello di Perugia, nella giornata di mercoledì, a decidere di non confermare le condanne all’ergastolo inflitte lo scorso aprile dal gup Maurizio Santoloci ai due autori materiali della rapina sfociata nell’omicidio dell’anziano, fatto avvenuto il 28 aprile del 2015 nella casa di via Andromeda – a Terni – dove Giulio Moracci viveva con la moglie Fioranna. Gheorghe Buzdugan ed Elvis Epure erano stati giudicati con le modalità del giudizio abbreviato.

Gheorghe Buzdugan

«Soddisfatti a metà» L’obiettivo dei legali difensori dei due – gli avvocati Luca Maori (VIDEO) e Giuseppe Squitieri – era quello di ottenere una consistente riduzione della pena e non si può dire che non ci siano riusciti, anche se – spiega l’avvocato Maori – «per noi si tratta comunque di omicidio colposo, e non preterintenzionale, e questo aspetto cercheremo di farlo valere in Cassazione. La pena dell’ergastolo, inflitta a Terni, era oggettivamente esagerata e non rapportata alla condotta reale degli imputati. Giustizia è stata fatta, ma solo in parte».

Battaglia in aula Di contro l’avvocato Andrea Colacci, legale della famiglia Moracci (VIDEO), in aula si è battuto per la conferma degli ergastoli inflitti dal tribunale di Terni. In primo grado il pm Barbara Mazzullo aveva chiesto, per entrambi, una condanna a 18 anni di reclusione, sulla base dell’equivalenza fra attenuanti e aggravanti. Diversamente, mercoledì mattina in aula la procura generale presso la corte d’appello di Perugia ha chiesto la conferma dei due ergastoli ma la corte d’assise, alla fine, ha deciso diversamente.

«Delusi» Alla luce della sentenza, i familiari di Giulio Moracci non nascondono la propria delusione, nella generale compostezza che li ha caratterizzati lungo tutto l’iter processuale. A parlare per loro è l’avvocato Colacci: «Bisognerà attendere le motivazioni della corte d’assise d’appello (che dovranno essere depositate entro 60 giorni dalla sentenza, ndR) per capire quale tipo di ragionamento sia stato seguito. A nostro giudizio l’omicidio preterintenzionale è il meno ravvisabile fra le varie fattispecie applicabili alla tragedia di via Andromeda. C’è un’enorme differenza con l’omicidio volontario e questa sentenza, di cui abbiamo preso atto, ci lascia perplessi. Vedremo se la procura generale presso la corte d’appello intenderà impugnarla in Cassazione».

L’avvocato Colacci e il figlio della vittima, Filippo

Gli ergastoli Ai due ergastoli ci si era arrivati perché il giudice Santoloci aveva riconosciuto tutte le aggravanti contestate dall’accusa – l’aver agito in cinque e più persone per compiere la rapina, le modalità particolarmente efferate del fatto e l’aver approfittato delle condizioni di minorata difesa dei due anziani – senza concedere le attenuanti generiche. Il giudice – accogliendo in toto le richieste formulate dal legale della famiglia Moracci, aveva anche stabilito un risarcimento di 150 mila euro in favore del figlio della vittima, Filippo, e della vedova Fioranna, anche lei vittima della brutale rapina.

Le altre condanne Deve ancora essere fissato, invece, l’appello per le condanne inflitte lo scorso giugno dalla corte d’assise di Terni agli altri soggetti coinvolti nell’assassinio del 91enne: 26 e 24 anni di reclusione ai basisti Claudio Lupi e Gianfranco Strippoli, 20 anni al ‘palo’ Daniel Buzdugan e alla colf Angela Cioce. Per tutti era scattato l’arresto a seguito delle indagini condotte dal nucleo investigativo e dal reparto operativo dei carabinieri di Terni.

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